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beni culturali della Chiesa cattolica
edilizia di culto
restauro
adeguamento liturgico
Grammichele
Caltagirone
santuario
rettoria
Madonna del Piano
Parrocchia di Spirito Santo
aula; presbiterio; prospetto; coperture
altare - aggiunta arredo (2014); ambone - aggiunta arredo (2014)
1510 - XVI(fondazione antica chiesa e convento); 1693 - XVII(danni terremoto del 1693 antica chiesa e convento); 1693 - 1699(descrizione eremo antica chiesa e convento); 1705 - XVIII(iscrizione datazione ricostruzione attaule chiesa); 1718 - XVIII(lavori di restauro
decorazioni e pitture attaule chiesa); 1726 - XVIII(festa di Santa Maria del Piano attaule chiesa); 1776 - 1901(occupanti convento convento); 1792 - XVIII(archivio arcivescovile di Siracusa convento); 1875 - XIX(legge eversiva chiesa e convento); 1901 - XX(ultimo eremita convento); 1975 - XX(danni sisma 1975 chiesa); 1986 - XX(lavori di restauro e nuova pavimentazione chiesa); 1988 - XX(restauro affresco Dormitio Virginis chiesa); 1993 - XX(restauri dipinti e affreschi chiesa); 2014 - XXI(restauri affreschi chiesa); 2015 - XXI(restauro affreschi abside chiesa)
Santuario della Madonna del Piano
Tipologia e qualificazione santuario rettoria
Denominazione Santuario della Madonna del Piano <Grammichele>
Altre denominazioni Ex Romitorio
Santuario di Maria Maggiore del Piano
Santuario di Santa Maria Maggiore del Piano
Autore (ruolo)
Navanzino, Francesco (pavimento)
Mangiavillano, Angelo (lavori di restauro abside e presbiterio)
Ambito culturale (ruolo)
maestranze siciliane (costruzione chiesa e convento)
maestranze siciliane (lavori di restauro)
maestranze siciliane (pavimentazioni interne)
maestranze siciliane (restauro abside e presbiterio)
Notizie Storiche

1510 - XVI (fondazione antica chiesa e convento)

Nel 1510 gli eremiti laici irregolari che abitavano il romitorio di Santa Maria Maggiore del Piano furono autorizzati a vestire il saio dal Vescovo siracusano D. Dalmazio Gabriele (1469-1511). Il Patronato della chiesa della Madonna del Piano apparteneva alla famiglia dei Principi di Butera che ne avevano affidato il priorato ai frati eremiti nel 1575 guidati da fra Nicola di Piazza Armerina. L’antico romitorio di Santa Maria del Piano viene brevemente citato anche dall’Abate Vito Amico nel suo Dizionario Topografico della Sicilia.

1693 - XVII (danni terremoto del 1693 antica chiesa e convento)

Il terremoto del gennaio del 1693 distrusse integralmente la vecchia chiesa, ma conservò buona parte del convento di cui vennero demolite alcune parti poste a sud est. La città di Grammichele sostenne la riedificazione della chiesa e delle pertinenze danneggiate dal sisma.

1693 - 1699 (descrizione eremo antica chiesa e convento)

Secondo la Veridica Relatione scritta da un anonimo testimone del terremoto del 1693, nell’antico romitorio «si ritrovavano quattro eremiti, stavano con le sue commodità circa le celle e nell’oratorio si adorava la Sacrosanta Imagine di Santa Maria Maggiore dipinta in quatro sopra la tela, quale restò intatta sotto le rovine del Terremoto. Vi era la Cappella di stucco pulitissima e dorata. A latere vi era la Cappella del Transito di nostra signora. Vi era un pulitissimo lettrio dove quelli fratelli heremiti la notte andavano all’horatione. Vi era il suo organetto, e l’altare Maggiore guardato d’una pulitissima cancellata di cipresso. Vi era la sua commoda sacristia con tutti addobbi necessarii.» Il 28 novembre del 1699 il vescovo di Siracusa Asdrubale Termini visitava il Santuario prendendo atto della minore consistenza dei danneggiamenti subiti dal complesso edilizio in confronto all’immane disastro verificatosi in Occhiolà durante il sisma del 1693.

1705 - XVIII (iscrizione datazione ricostruzione attaule chiesa)

Sopra l’affresco dell’Assunzione della vergine, collocato nella parte sinistra della zona presbiteriale, un cartiglio riporta la seguente iscrizione in cui si ricorda la data di ultimazione della chiesa ed i soggetti che ne promossero la ricostruzione: «Ex sumptibushuius domi, edificata iure Haec capela a.n.d. 1705 tempore amini strationis F. Frn. A. civi. Minaru cv assistia R.P. Stephano a Regno Neapolis.»

1718 - XVIII (lavori di restauro, decorazioni e pitture attaule chiesa)

Il frate Giuseppe Carobene promuoveva il restauro e la decorazione di pitture della chiesa, e la costruzione della croce in pietra, come ricordano le iscrizioni apposte sulla più grande delle due campane storiche.

1726 - XVIII (festa di Santa Maria del Piano attaule chiesa)

Un mandato di pagamento emesso dal tesoriere del comune di Grammichele, testimonia che nel 1726 venivano pagate a Mariano Barone onze una e tarì sei per «solennizzare la festa di Santa Maria del Piano.» Testimonianza delle antiche radici della festa della Madonna del Piano di cui l’amministrazione civica si faceva carico.

1776 - 1901 (occupanti convento convento)

Nel 1776 il romitorio era abitato da cinque eremiti.

1792 - XVIII (archivio arcivescovile di Siracusa convento)

Nel 1792 il romitorio era abitato da due eremiti.

1875 - XIX (legge eversiva chiesa e convento)

Nel 1875 lo Stato requisiva una parte dei beni immobili appartenenti al Santuario, si trattava di terreni coltivati ad uliveti e vigneti dell’estensione di oltre quattro ettari.

1901 - XX (ultimo eremita convento)

Nel 1901 l’ultimo eremita presente nel romitorio frate Giuseppe Murgo Vanella veniva nominato economo.

1975 - XX (danni sisma 1975 chiesa)

Il 30 luglio del 1975 un evento sismico arrecava alcuni danni alle strutture della chiesa e del convento.

1986 - XX (lavori di restauro e nuova pavimentazione chiesa)

Nel 1986 l’edificio venne sottoposto ad una campagna di restauro conservativo. Nello stesso anno venne collocata una nuova pavimentazione in maiolica bianca e azzurra realizzata dalla Ditta Francesco Navanzino di Caltagirone, tale scelta cromatica e tipologica venne determinata dal ritrovamento nella zona absidale della chiesa di alcuni frammenti del vecchio pavimento.

1988 - XX (restauro affresco Dormitio Virginis chiesa)

Nel 1988 venne restaurato l’affresco raffigurante la Dormitio Virginis presente nella parete destra del presbiterio, come ricorda il cartiglio soprastante.

1993 - XX (restauri dipinti e affreschi chiesa)

Restauro del dipinto della Madonna con bambino attribuito a Francesco Vaccaro recante la data del 27 maggio 1887. Restauro dell’affresco dell’Assunzione della vergine commissionato da Padre Angelo Pennisi al restauratore P. Randone.

2014 - XXI (restauri affreschi chiesa)

Il progressivo deterioramento degli affreschi presenti nella chiesa, ha dato l’avvio ad una serie di iniziative pubbliche finalizzate alla raccolta di fondi per il loto restauro conservativo; è stato costituito un comitato titolare della raccolta fondi e delle attività di promozione del progetto, che vede il coinvolgimento di enti pubblici quali scuole, circoli, associazioni e singoli cittadini attenti alla conservazione e alla valorizzazione dei beni artistici e culturali.

2015 - XXI (restauro affreschi abside chiesa)

Il giorno 13 maggio si è conclusa una fase del ciclo di restauri che prevedono il recupero dell’apparato di affreschi contenuti nella chiesa promossi da Don Salvo Luca Rettore del Santuario della Madonna del Piano. Questa fase di restauri prevedeva la pulizia e il consolidamento dell’apparato decorativo del presbiterio, in particolare di una porzione della volta e della parte centrale dell’altare, effettuati dalla Ditta Angelo Mangiavillano.
Descrizione

Il Santuario di Santa Maria Maggiore del Piano è costituito da un antico convento e dalla sua chiesa posti a circa cinque chilometri a nord di Grammichele. L’edificio sorgeva sul tragitto di un’antica regia trazzera che attraversando la Sicilia collegava Palermo con Siracusa e divenne nel tempo un luogo di sosta per viandanti. La chiesa presenta una impostazione planimetrica ad aula rettangolare suddivisa in tre registri di cui il primo, quello posto in prossimità dell’accesso alla navata, è occupato da una volta a sesto ribassato che connette il lato sinistro con quello destro, creando una cantoria retrostante al grande finestrone che illumina l’interno della chiesa. La navata è coperta da volta a botte con unghie di raccordo alle pareti laterali. Il prospetto della chiesa di Santa Maria del Piano in Grammichele è costituito da una superficie piana ad impianto retto e squadrato, come gli alzati del convento e delle sue pertinenze che si elevano ai suoi lati, pur attestandosi ad un’altezza inferiore. La copertura è costituita da un tetto a falde inclinate, sorretto da una struttura principale a capriate in legno su cui poggiano gli arcarecci, il tavolato ed il manto di copertura in coppi del tipo alla siciliana.
aula
La chiesa presenta una impostazione planimetrica ad aula rettangolare suddivisa in tre registri di cui il primo, quello posto in prossimità dell’accesso alla navata, è occupato da una volta a sesto ribassato che connette il lato sinistro con quello destro, creando una cantoria retrostante al grande finestrone che illumina l’interno della chiesa. Due acquasantiere sono poste in prossimità dell’ingresso simmetricamente sui due lati del portone d’accesso alla navata. Sotto l’arcata della cantoria sono collocati a destra un affresco raffigurante la Visita di Maria a Santa Elisabetta e sulla parete di sinistra un affresco raffigurante il risveglio di San Giuseppe. Le pareti laterali della chiesa sono segnate dalla presenza dell’ordine architettonico che si eleva su due registri sovrapposti. La navata è coperta da volta a botte con unghie di raccordo alle pareti laterali. Nella seconda sezione della parete a destra, è collocata una nicchia che occupa il terzo inferiore dello spazio definito dalle lesene lievemente sporgenti dell’ordine architettonico. Più avanti è collocato l’altare del Crocifisso all’interno di un’arcata a tutto sesto, le cui partiture intradossali sono arricchite dalla presenza di un ciclo di affreschi è collocato un crocifisso in carta pesta e in legno intagliato e dipinto. Nella nicchia si distinguono all’interno di un apparato decorativo omogeneo ad affreschi 5 distinte scene incorniciate da cartigli, al centro dell’intradosso dell’arco è raffigurato il Padre eterno, nella parte sinistra il Cristo incoronato di spine percosso e deriso, e l’Orazione di Gesù Cristo nell’Orto degli Ulivi. Nella parte a destra in alto la scena di Gesù alla colonna , in basso la caduta di Gesù sotto la croce. Nel lato sinistro della navata accanto alla sezione contenente gli affreschi del risveglio di San Giuseppe, è posta una nicchia simmetricamente uguale a quella posta sul lato destro della navata, più avanti, all’interno di una nicchia definita da un’arcata a tutto sesto si colloca l’altare di Santa Caterina, al cui interno è collocata la statua con la Madonna del Piano con il bambino, che viene porta in processione la sera dell’8 di settembre. In questa occasione viene esposta nella nicchia una tela che raffigura la compatrona di Grammichele: Santa Caterina di Alessandria, per l’occasione vengono esposti alcuni ex voto donati per grazia ricevuta. La parete di fondo della nicchia presenta alcune parti rimanenti di un grande affresco raffigurante la disputa di Santa Caterina con i filosofi. Altre porzioni di affreschi sono presenti nell’intradosso dell’arcata della nicchia e dei piedritti.
presbiterio
La parte terminale dell’aula pur presentando una morfologia molto semplice con una parete di fondo piatta preceduta da colonne binate che sorreggono un’arcata a tutto sesto, espone un apparato decorativo molto ricco, in cui la decorazione in rilievo di stucchi si mescola con gli affreschi a trompel’oeil per creare una quinta di grande effetto scenografico. L’ambiente, sul quale si aprono due finestre rettangolari poste lateralmente, è coperto da una volta a padiglione riccamente decorata con affreschi e stucchi. La parete destra del presbiterio presenta un affresco che raffigura la Dormitio Virginis, un cartiglio soprastante ricorda il suo restauro avvenuto nel 1988. Nella parete sinistra è collocato un altro grande affresco che raffigura la Vergine assunta in cielo, sopra cui a sinistra è raffigurato San Girolamo e a destra Sant’Onofrio che riceve la comunione da un angelo. La parete di fondo del presbiterio è occupata da una quinta scenografica d’architettura costituita da un basamento in cui si colloca l’altare a vari registri, sul quale si elevano due grandiose colonne tortili con decori a rilievo. Le colonne sostengono una trabeazione riccamente decorata con stucchi a rilievo al cui centro è collocata la statua dell’Immacolata Concezione sorretta da due angeli. Al centro della scenografia si colloca un grande dipinto ad olio che raffigura la Madonna con il bambino. L’intradosso della volta a padiglione è decorato con episodi della vita di Maria tra cui la Nascita, la Presentazione al tempio di Maria bambina, lo Sposalizio di Maria e Giuseppe, la Visita di Maria a Sant’Elisabetta. Al centro della cupola è raffigurato l’Eterno Padre e lo Spirito Santo.
prospetto
Il prospetto della chiesa di Santa Maria del Piano in Grammichele è costituito da una superficie piana ad impianto retto e squadrato, come gli alzati del convento e delle sue pertinenze che si elevano ai suoi lati, pur attestandosi ad un’altezza inferiore. La quinta d’affaccio è segnata dalla presenza dell’ordine architettonico gigante di carattere dorico, i cui elementi dal lieve aggetto, sono realizzati in pietra intagliata; presenta un coronamento costituito dalla imponente trabeazione in pietra, sopra la quale si eleva un campanile, raccordato tramite volute, costituito da una singola arcata. Il portale d’ingresso, posto nella parte centrale della facciata è arricchito da elementi lapidei ad intagli disposti secondo uno schema tradizionale dell’architettura religiosa, ad incorniciare con un lieve aggetto l’accesso alla navata. I piedritti del portale che cingono l’arcata a tutto sesto, che consente l’accesso alla navata presentano una impostazione a bugne. Sopra il portale si colloca un finestrone che si raccorda tramite volute.
coperture
La copertura è costituita da un tetto a falde inclinate, sorretto da una struttura principale a capriate in legno su cui poggiano gli arcarecci, il tavolato ed il manto di copertura in coppi del tipo alla siciliana.
Adeguamento liturgico

altare - aggiunta arredo (2014)
L'altare di forma tendente al quadrato è stato realizzato in lastre massello di pietra bianca, esso è posto in posizione assiale rispetto al presbiterio ed all'aula, l'apparato iconografico è stato realizzato dal Maestro grammichelese Luigi Gismondo.
ambone - aggiunta arredo (2014)
L'ambone di forme semplici, è stato realizzato in lastre di pietra bianca, esso è stato posto sul lato sinistro guardando dall'aula, l'apparato iconografico è stato realizzato dal Maestro grammichelese Luigi Gismondo.
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