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restauro
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Grammichele
Caltagirone
chiesa
rettoria
San Rocco
Parrocchia di Spirito Santo
aula; prospetto; coperture
altare - aggiunta arredo (1970); ambone - aggiunta arredo (1970)
1693 - XVII(ditruzione integrale per evento sismico antica chiesa); 1726 - XVIII(ricostruzione chiesa); 1930 - XX(ricostruzione ex novo dell'edificio attuale chiesa)
Chiesa di San Rocco
Tipologia e qualificazione chiesa rettoria
Denominazione Chiesa di San Rocco <Grammichele>
Ambito culturale (ruolo)
maestranze siciliane (costruzione chiesa)
Notizie Storiche

1693 - XVII (ditruzione integrale per evento sismico antica chiesa)

La chiesa di San Rocco sorgeva ad Occhiolà, il centro abitato posto a breve distanza da Grammichele, fino al 1693, quando venne completamente rasa al suolo insieme all’intera cittadina dal terremoto. Nella veduta di Occhiolà il piccolo edificio è chiaramente individuabile, in posizione isolata ad est del centro abitato. La chiesa fu una delle prime ad essere ricostruita nell’odierna Grammichele a nord del centro abitato.

1726 - XVIII (ricostruzione chiesa)

La ricostruzione della chiesa venne ultimata nel primo ventennio del XVIII secolo infatti, il 18 marzo del 1726 il tesoriere dell’Università di Grammichele Sebastiano Maurici pagava «A Don Francesco Sinagra tarì ventotto per haver comprato un messale, carte di gloria ed altro per servigio della Chiesa di San Rocco di questa città».

1930 - XX (ricostruzione ex novo dell'edificio attuale chiesa)

A causa di rilevanti problematiche strutturali la chiesa venne integralmente demolita, e ricostruita da capo, ampliandone le dimensioni precedenti.
Descrizione

La chiesa di San Rocco, sorge nelle immediate vicinanze della famosa piazza esagonale della città di Grammichele, prospiciente uno slargo che ne conferisce ampio respiro rispetto alle costruzioni limitrofe. La chiesa presenta una navata ad aula con terminazione absidale semicircolare; il pavimento è realizzato in marmo, le pareti perimetrali contengono nicchie poco profonde incassate nella muratura. La copertura a falde inclinate è caratterizzata da un sistema di capriate in legno sormontate da arcarecci e tavolato, su cui poggia il manto di tegole del tipo coppi alla siciliana. Nell'intradosso è presente una volta a botte con unghie di raccordo ai finestroni posti sul registro superiore dei prospetti laterali, realizzata in canne e gesso sorretta da struttura in legno. La facciata della chiesa è costituita da una superficie piana ad impianto retto e squadrato, realizzato interamente in pietra intagliata. Il registro inferiore è costituito da un basamento in pietra lavica, quello superiore in pietra bianca a corsi murari orizzontali; le estremità laterali sono definite da paraste in lieve aggetto contraddistinte da un capitello di ordine dorico. La parte centrale è caratterizzata dal portale d’accesso all’aula con arco a tutto sesto bugnato, sopra il quale è posta la croce ad estremità svasate inscritta in un cerchio. Il prospetto è segnato da una trabeazione dal lieve aggetto sul cui fregio è posta la scritta «Deo Optimo Maximo et divo Rocho», sopra la quale è posto un campanile costituito da tre arcate terminate da un frontone triangolare.
aula
La chiesa presenta una navata ad aula con terminazione absidale semicircolare; la navata è coperta con volta a botte con unghie di raccordo ai finestroni posti sul registro superiore dei prospetti laterali. Il pavimento è realizzato in marmo. Le pareti perimetrali contengono nicchie poco profonde incassate nella muratura. Nella parete destra si colloca l’altare della Madonna del pericolo in cui è collocato un altare in marmi policromi ed il dipinto realizzato dal pittore caltagironese Pino Romano. Sulla Parete sinistra si colloca la cappella del Crocifisso, in cui è custodito un altare in marmi policromi con un soprastante crocifisso ligneo ascrivibile alla prima decade del XIX secolo. L’abside custodisce il vecchio altare maggiore in marmo sopra il quale si trova una nicchia murale con la statua di San Rocco in legno di ignoto autore. Sulla parete destra si colloca una tela ascrivibile alla seconda metà del XIX secolo raffigurante San Rocco assunto in gloria tra angeli in abito da pellegrino con due conchiglie al petto; sulle pareti dell’aula sono esposti quattordici quadri ad olio su metallo componenti una via crucis ascrivibile alla prima metà del XIX secolo.
prospetto
La facciata della chiesa è costituita da una superficie piana ad impianto retto e squadrato, realizzato interamente in pietra intagliata. Il registro inferiore è costituito da un basamento in pietra lavica, quello superiore in pietra bianca a corsi murari orizzontali; le estremità laterali sono definite da paraste in lieve aggetto contraddistinte da un capitello di ordine dorico. La parte centrale è caratterizzata dal portale d’accesso all’aula con arco a tutto sesto bugnato, sopra il quale è posta la croce ad estremità svasate inscritta in un cerchio. Il prospetto è segnato da una trabeazione dal lieve aggetto sul cui fregio è posta la scritta «Deo Optimo Maximo et divo Rocho», sopra la quale è posto un campanile costituito da tre arcate terminate da un frontone triangolare.
coperture
La copertura a falde inclinate è caratterizzata da un sistema di capriate in legno sormontate da arcarecci e tavolato, su cui poggia il manto di tegole del tipo coppi alla siciliana. Nell'intradosso è presente una volta a botte con unghie di raccordo ai finestroni posti sul registro superiore dei prospetti laterali, realizzata in canne e gesso e sorretta da una struttura in legno.
Adeguamento liturgico

altare - aggiunta arredo (1970)
L'altare di forma rettangolare è composto da un unico piedistallo centrale, che sorregge la sovrastante mensa, esso è stato realizzato in truciolato rivestito con lamina di formica, occupa posizione assilale rispetto sia al presbiterio che all'aula.
ambone - aggiunta arredo (1970)
L'ambone di forma rettangolare, è stato realizzato in truciolato rivestito con lamina di formica, esso è posto sul lato sinistro guardando dall'aula.
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