chiese italiane censimento chiese edifici di culto edifici sacri beni immobili patrimonio ecclesiastico beni culturali ecclesiastici beni culturali della Chiesa cattolica edilizia di culto restauro adeguamento liturgico Palagonia Caltagirone chiesa rettoria San Nicola di Bari Parrocchia di San Pietro aula; prospetto; coperture altare - aggiunta arredo (1980) 1506 - XVI(antica chiesa datazione); 1794 - XVIII(Rev. Octavio Ximenes datazione pavimento); 1821 - XIX(archivio Diocesi di Caltagirone citazione chiesa); 1930 - XX(demolizioni chiusura); 1949 - XX(restauro progetto); 1960 - XX(campanile demolizione); 2004 - XXI(riapertura chiesa restauro ); 2014 - XXI(riapertura al culto restauro )
Chiesa di San Nicola di Bari
Tipologia e qualificazione
chiesa rettoria
Denominazione
Chiesa di San Nicola di Bari <Palagonia>
Ambito culturale (ruolo)
maestranze siciliane (costruzione chiesa)
Notizie Storiche
1506 - XVI (antica chiesa datazione)
La chiesa è ascrivibile agli albori del XVI secolo; una iscrizione rinvenuta durante il recente restauro, riporta la data del 1506.
1794 - XVIII (Rev. Octavio Ximenes datazione pavimento)
Il pavimento di ceramica, datato 1794 riporta la seguente iscrizione: «Anno a Nat. D.ni 1794 efformatum - ab Ill. et Rev. Archi-Presb. et Par. D. D. - Octavio Ximenes - Pro Comis - o SS.mae Cruciatae.», (Realizzato nel1'anno dalla Natività del Signore 1794 dall'Ill.mo e Rev. Arciprete e Parroco Signor Don Ottavio Ximenes Pro Commissario della Crociata). Nella chiesa ha sede l'antica confraternita laicale sotto il titolo della anime del Purgatorio.
1821 - XIX (archivio Diocesi di Caltagirone citazione chiesa)
In una lettera redatta da don Angelo Vita, che riporta la data del 6 gennaio del 1821, custodita presso gli archivi della Diocesi di Caltagirone, vengono ricordati i nomi delle chiese esistenti nella città di Palagonia in quell’anno: la chiesa madre sotto il titolo di San Pietro, Sant’Antonio Abate, Madonna di Trapani, Santa Maria della Grazia, Santissimo Crocifisso, Santa Maria di Belverde (sotto il titolo di San Leonardo), San Nicola di Bari, San Damiano, la cappella di Santa Febronia (detta del Calvario) e la chiesa di Sant’Antonio di Padova con annesso convento dei padri riformati.
1930 - XX (demolizioni chiusura)
Intorno al 1930 la chiesa versava in condizioni precarie, per la mancanza di manutenzione; venne pertanto chiusa al culto rimanendo in uno stato di abbandono. Negli anni 60 si è reso necessario abbattere la volta di copertura della navata e il campanile, ormai fatiscenti. Per restaurare concretamente la chiesa, grazie all'intervento dell’arciprete don Filippo Vitanza, la Soprintendenza ai beni architettonici, stanziò 50 milioni di lire per il consolidamento della facciata e delle mura perimetrali.
1949 - XX (restauro progetto)
Risale al 1949 un progetto di restauro conservativo e consolidamento.
1960 - XX (campanile demolizione)
Negli anni 60 fu necessario abbattere la volta di copertura della navata, e il campanile, ormai fatiscenti. Per restaurare concretamente la chiesa, grazie all'intervento dell’arciprete don Filippo Vitanza, la Soprintendenza ai beni architettonici, stanziò 50 milioni di lire, utilizzati per il consolidamento della facciata e delle mura perimetrali.
2004 - XXI (riapertura chiesa restauro )
Il giorno 22 giugno del 2004 è stata inaugurata la riapertura della chiesa San Nicola di Bari, dopo l’esecuzione di lavori di restauro che l’hanno sottratta all’incuria. La Chiesetta è stata riaperta al pubblico per ospitare eventi culturali.
2014 - XXI (riapertura al culto restauro )
Il 6 dicembre del 2014 la Chiesa di San Nicola è stata riaperta al culto.
Descrizione
La chiesa di S. Nicola è collocata nella parte sud orientale della città di Palagonia. La chiesa è dotata di una facciata definita da una superficie piana ad impianto retto e squadrato segnata in alzato dall’ordine gigante dorico. Gli elementi dell’ordine architettonico circoscrivono campiture in pietra, che evidenziano gli elementi del portale d’accesso all’edificio e la finestra centrale. La parte sommitale del prospetto è definita dal profilo a capanna in lieve aggetto realizzato con elementi lapidei, che rivela l’impostazione della retrostante copertura a due falde. L’edificio presenta una impostazione planimetrica ad aula rettangolare. All’interno della navata, l’ordine architettonico corinzio ripartisce i prospetti laterali maggiori in due sezioni, e definisce le trame dell’apparato decorativo in stucchi a rilievo dell’intera aula, il cui recente restauro ne ha messo in evidenza l’evoluzione morfologica nel corso degli anni. Le coperture a falda inclinata sono costituite da un sistema di capriate in legno lamellare che hanno il compito di sorreggere i sovrastanti arcarecci in legno lamellare, il tavolato a vista nella parte intradossale, ed il manto di copertura in coppi alla siciliana.
aula
La chiesa presenta una impostazione planimetrica ad aula rettangolare. All’interno della navata, l’ordine architettonico corinzio ripartisce i prospetti laterali maggiori in due sezioni, e definisce le trame dell’apparato decorativo in stucchi a rilievo dell’intera aula, il cui recente restauro ne ha messo in evidenza l’evoluzione morfologica nel corso degli anni.
Le due sezioni si fronteggiano simmetricamente lungo i lati maggiori della navata esponendo due altari, contrapposti simmetricamente, e collocati in prossimità dell’altare maggiore; le due sezioni che si fronteggiano in prossimità dell’ingresso, presentano un’arcata in pietra interrotta dalla prominente parasta dell’ordine architettonico.
La zona presbiteriale risulta sopraelevata da un gradino, e presenta nella parete di fondo l’ altare maggiore, definito da un portale di architettura in pietra.
La copertura della navata è realizzata con capriate lignee a vista. Il pavimento è realizzato in piastrelle di terracotta di forma esagonale, al centro della navata, due lastre di vetro consentono la visione della cripta; la cantoria settecentesca posta al di sopra dell'ingresso principale, retta da due colonne, è stata eliminata.
prospetto
La chiesa è dotata di una facciata definita da una superficie piana ad impianto retto e squadrato segnata in alzato dall’ordine gigante dorico. Gli elementi dell’ordine architettonico circoscrivono campiture in pietra che evidenziano gli elementi del portale d’accesso all’edificio, in pietra e la finestra centrale. La parte sommitale del prospetto è definita dal profilo a capanna in lieve aggetto realizzato con elementi in pietra, che rivela l’impostazione della retrostante copertura a due falde.
Sul lato destro del prospetto è collocato il basamento di una torre campanaria in pietra. Il campanile, era costituito da alcune elevazioni che si ergevano sopra un alto podio, unico elemento oggi rimasto dopo la demolizione, insieme alla scala a chiocciola lapidea interna.
coperture
Le coperture a falda inclinata sono costituite da un sistema di capriate in legno lamellare, che hanno il compito di sorreggere i sovrastanti arcarecci in legno lamellare, il tavolato a vista nella parte intradossale, ed il manto di copertura in coppi alla siciliana.
Adeguamento liturgico
altare - aggiunta arredo (1980)
L'altare di forma rettangolare è costituito da una struttura in legno massello di noce scuro, esso è posto in posizione assiale.