chiese italiane censimento chiese edifici di culto edifici sacri beni immobili patrimonio ecclesiastico beni culturali ecclesiastici beni culturali della Chiesa cattolica edilizia di culto restauro adeguamento liturgico Vizzini Caltagirone santuario rettoria Maria Santissima del Pericolo Parrocchia di San Giovanni Evangelista aula; prospetto; coperture altare - aggiunta arredo (2017); ambone - aggiunta arredo (2017) 1757 - 1760(Lexicon topographicum Siculum citazione grotta Madonna del Peridolo); 1800 - 1850(intero bene costruzione ); 1920 - XX(lapide marmorea collocazione ); 1950 - XX(corona aurea cerimonia); 1990 - 1992(conservativo restauro); 1992 - XX(corona aurea cerimonia); 2006 - XXI(consolidamento restauri); 2011 - XXI(altare inaugurazione); 2015 - XXI(definizione zona presbiteriale restauro); 2018 - XXI(intero bene inaugurazione)
Santuario di Maria Santissima del Pericolo
Tipologia e qualificazione
santuario rettoria
Denominazione
Santuario di Maria Santissima del Pericolo <Vizzini>
Altre denominazioni
Chiesa di Sant'Elena
Autore (ruolo)
Leone, Raffaele (lavori di restauro)
Caffo Fulvia (lavori di restauro)
Sinatra, Marco Aurelio (lavori di restauro e consolidamento)
Ambito culturale (ruolo)
maestranze siciliane (costruzione chiesa)
maestranze siciliane (lavori di restauro)
maestranze siciliane (lavori di restauro)
maestranze siciliane (lavori di restauro e consolidamento)
Notizie Storiche
1757 - 1760 (Lexicon topographicum Siculum citazione grotta Madonna del Peridolo)
L’abate catanese Vito Amico nell’opera “Lexicon topographicum Siculum” edita a Palermo tra 1757 e 1760, annotava: «[…] La Madonna del Pericolo, la cui immagine splendida per prodigi, si venera in un antro […] ».
1800 - 1850 (intero bene costruzione )
La chiesa venne costruita intorno alla prima metà del XIX secolo.
1920 - XX (lapide marmorea collocazione )
Nel 1920 venne collocata una epigrafe marmorea dal decano G. Santoro, cultore di storia patria e geloso custode delle tradizioni del santuario, per ricordare la visita di S. Gregorio Magno: «Qui fra i trepidi lumi - della rustica volta sacra dalla Vergine - Gregorio Magno - recandosi apocrisario alla corte bizantina - nella purità di un mistico mattino - chiamava il Figlio dell’Eterno –implorando sulla città ospitale – presagi d’aurore più belle.»
1950 - XX (corona aurea cerimonia)
Nel 1950 per lo zelo di don Vincenzo Li Volti , parroco di San Giovanni evangelista e vicario foraneo del II vicariato, il 24 ottobre 1992 la madonna del Pericolo fu solennemente incoronata di corona aurea dal Vescovo mons Vincenzo Manzella, con l’assistenza del presbitero diocesano e con la partecipazione di autorità civili politiche e militari della Regione della Provincia dei Comuni del comprensorio calatino e di numerosi fedeli assiepati nella grande basilica di San Giovanni Battista.
In ottemperanza ad un decreto del Capitolo Vaticano del 1950 e per lo zelo di don Vincenzo Li Volti, parroco di San Giovanni evangelista e vicario foraneo del II vicariato, il 24 ottobre 1992 la Madonna del Pericolo fu solennemente incoronata di corona aurea dal Vescovo mons Vincenzo Manzella, con l’assistenza del presbitero diocesano e con la partecipazione di autorità civili politiche e militari della Regione della Provincia dei Comuni del comprensorio calatino e di numerosi fedeli assiepati nella grande basilica di San Giovanni Battista.
2006 - XXI (consolidamento restauri)
La chiesa Maria del Pericolo, è stata restaurata a cura della Soprintendenza ai Beni Architettonici Catania, responsabile del procedimento l’architetto Fulvia Caffo.
2011 - XXI (altare inaugurazione)
Il giorno 10 dicembre Mons Calogero Peri Vescovo della Diocesi di Caltagirone inaugurava la chiesa e l’altare.
2015 - XXI (definizione zona presbiteriale restauro)
Interventi di restauro finalizzati al recupero e alla conservazione dell’edificio e alla definizione della zona presbiteriale curati dall’architetto Marco Aurelio Sinatra.
2018 - XXI (intero bene inaugurazione)
Il 27 gennaio del 2018 la chiesa è stata riaperta dopo i restauri iniziati dal compianto Padre Verdemare e parzialmente inaugurati, con la consacrazione dell’altare e il rifacimento di tutti i luoghi liturgici; lavori che oggi sono stati completati. Giorno 23 gennaio l’ immagine della Madonna del Pericolo è stata risistemata nella collocazione originaria all’interno della chiesa del Pericolo splendente di nuova bellezza, dalla chiesa di Sant’Agata. I lavori di restauro, sono stati finanziati dalla Conferenza Episcopale Italiana con i fondi dell'8Xmille; l'intervento prevedeva, anche la costruzione di un elegante soffitto a capriate.
Descrizione
Il Santuario della Madonna del Pericolo, è collocato nella zona a sud ovest del centro storico.
La chiesa presenta una impostazione planimetrica ad aula trapezoidale allungata, con terminazione absidale trapezoidale. L’edificio è coronato da una serie di pertinenze poste intorno alla zona absidale. All’interno dell’aula sono presenti delle lesene, prive di connotazioni architettoniche canoniche, che suddividono i lati perimetrali maggiori in tre sezioni, la centrale più ampia, le laterali simmetricamente più piccole. La facciata della chiesa è costituita da una superficie piana ad impianto retto e squadrato, segnata dall’ordine gigante dorico su piedistalli. La quinta d’affaccio risulta costituita prevalentemente da campiture libere di pietra lasciata a faccia a vista incorniciate dall’ordine architettonico che si rivela con elementi dal lieve aggetto in pietra, tra cui le paraste che ne delimitano i lati; il portale in pietra con arcata a tutto sesto e strombatura modanata, sopra il quale è collocato il finestrone, la cui parte sommitale è in aderenza con il soprastante architrave. Le coperture a falda inclinata sono costituite da un sistema di capriate lignee che hanno il compito di sorreggere i sovrastanti arcarecci in legno lamellare, il tavolato ed il manto di copertura in coppi alla siciliana.
aula
La chiesa presenta una impostazione planimetrica ad aula trapezoidale allungata, con terminazione absidale trapezoidale. L’edificio è coronato da una serie di pertinenze poste intorno alla zona absidale.
All’interno dell’aula sono presenti delle lesene, prive di connotazioni architettoniche canoniche, che suddividono i lati perimetrali maggiori in tre sezioni, la centrale più ampia le laterali simmetricamente più piccole. Al centro del lato sinistro della navata si trova la grotta della Madonna del Pericolo conservata nel suo aspetto originario. Il lato destro della navata presenta la stessa impostazione del lato sinistro, nella sezione centrale, dentro una macchinetta scenografica d’architettura piuttosto semplice, è collocato il dipinto della Madonna del Pericolo che con la mano destra tiene sul grembo il Bambino benedicente e con la sinistra il globo terrestre, ascrivibile al XVII secolo; le sezioni poste ai lati contengono nicchie leggermente incassate nella muratura.
La copertura della navata è costituita da un tetto a due falde sorrette da capriate in legno lamellare sopra il quale è disposto il tavolato e il soprastante manto di tegole a coppi; la copertura dell’abside è costituita da un tetto a due falde. La pavimentazione è costituita da lastre basaltiche levigate, bocciardate, e da lastre in pietra calcarea.
prospetto
La facciata della chiesa è costituita da una superficie piana ad impianto retto e squadrato, segnata dall’ordine gigante dorico su piedistalli.
La quinta d’affaccio risulta costituita prevalentemente da campiture libere di pietra lasciata a faccia a vista incorniciate dall’ordine architettonico che si rivela con elementi dal lieve aggetto in pietra, tra cui le paraste che ne delimitano i lati; il portale in pietra con arcata a tutto sesto e strombatura modanata, sopra il quale è collocato il finestrone, la cui parte sommitale è in aderenza con il soprastante architrave.
La parte sommitale dell’edificio è definita da una trabeazione dal lieve aggetto con fregio arricchito da triglifi, che sostiene un frontone triangolare che rivela l’impostazione della retrostante copertura che copre la navata. Sulla cuspide del frontone è collocato un campanile ad arco a tutto sesto su piedritti, terminato da un frontone triangolare.
coperture
Le coperture a falda inclinata sono costituite da un sistema di capriate lignee che hanno il compito di sorreggere i sovrastanti arcarecci in legno lamellare, il tavolato ed il manto di copertura in coppi alla siciliana.
Adeguamento liturgico
altare - aggiunta arredo (2017)
L'altare di forma rettangolare è costituito da una struttura in lastre di marmo massello policrome, esso è posto in posizione assiale.
ambone - aggiunta arredo (2017)
L'ambone di forma regolare è stato realizzato con lastre di marmo nero, con un motivo a basso rilievo di venatura bianca, posto sul fronte, esso è posto sul lato di destra guardando dall'aula.