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adeguamento liturgico
Formello
Civita Castellana
chiesa
parrocchiale
S. Lorenzo Martire
Parrocchia di San Lorenzo Martire
Fondazioni; Struttura; Pavimenti e pavimentazioni; Elementi decorativi; Interni; Campanile; Pianta
presbiterio - intervento strutturale (1984); cattedra - aggiunta arredo (1995)
X - XI(costruzione originaria intero bene); 1574 - 1582(ricostruzione intero bene); 1576 - 1576(realizzazione affreschi); 1677 - 1678(restauro campanile); 1713 - 1714(realizzazione dipinto); 1744 - 1744(realizzazione altare maggiore); 1792 - 1792(realizzazione affreschi); 1795 - 1796(realizzazione meridiana); 1866 - 1866(realizzazione soffitto); 1958 - 1958(rimozione meridiana); 2006 - 2008(ripristino meridiana); 2007 - 2007(restauro fonte battesimale); 2010 - 2010(revisione copertura); 2015 - 2015(tinteggiatura superfici interne)
Chiesa di San Lorenzo Martire
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di San Lorenzo Martire <Formello>
Altre denominazioni S. Lorenzo Martire
Ambito culturale (ruolo)
maestranze romane (costruzione edificio originario)
Notizie Storiche

X - XI (costruzione originaria intero bene)

Tra la fine del X° e l’inizio del XI° secolo, fu realizzata il primitivo edificio addossato a Palazzo Chigi e citato in un bolla di Benedetto IX° del 1033.

1574 - 1582 (ricostruzione intero bene)

Nel 1574 ebbero inizio i lavori di rimozione e ricostruzione di una nuova Chiesa, su progetto probabilmente attribuibile a Guidetto Guidetti, collaboratore di Michelangelo e di Giacomo Della Porta. I lavori terminarono nel 1582.

1576  (realizzazione affreschi)

Nel 1576 furono realizzati gli affreschi della Presentazione della Croce e della Madonna in trono col Bambino e Sante Vergini, ad opera del pittore Donato Palmieri da Formello, allievo e collaboratore del Vasari.

1677 - 1678 (restauro campanile)

Nel 1677 fu restaurato il campanile a seguito di crolli dovuti ad un fulmine che aveva colpito la parte superiore. Il restauro terminò nel 1678.

1713 - 1714 (realizzazione dipinto)

Nel 1713 fu realizzato un dipinto presso l'Altare Maggiore con San Gregorio Magno e Santa Francesca Romana che intercedono presso la Madonna a favore delle anime purganti; l'opera si concluse nel 1714.

1744  (realizzazione altare maggiore)

Nel 1744 fu realizzato e posto in loco un nuovo Altare Maggiore dedicato a S. Lorenzo. Il precedente fu spostato nella navata di destra.

1792  (realizzazione affreschi)

Nel 1792 il pittore siciliano Antonio Pennisi realizzò tre affreschi: La flagellazione di Cristo, I Santi Pietro e Paolo e San Bartolomeo e San Francesco.

1795 - 1796 (realizzazione meridiana)

Nel 1795 l’allora Parroco della Chiesa di San Michele Arcangelo, Don Luigi de Sanctis, fece realizzare la Meridiana la quale era utilizzata per rilevare il mezzogiorno solare al fine di regolare l’orologio della torre campanaria.

1866  (realizzazione soffitto)

Nel 1866 fu realizzato l’attuale soffitto ligneo decorato a cassettoni per volere della famiglia Chigi.

1958  (rimozione meridiana)

Nel 1958 fu rimossa la Meridiana ed la suo posto fu posta una nuova pavimentazione.

2006 - 2008 (ripristino meridiana)

Per volere del Parroco Don Luigi Peri, che ne aveva ritrovato resti, frammenti e testimonianze in sagrestia e nel deposito, fu ripristinata la Meridiana a mezzo di un accurato lavoro di ricomposizione affidato ad artisti locali. I lavori si conclusero nel 2008.

2007  (restauro fonte battesimale)

Nel 2007, su iniziativa del Parroco, è stato eseguito il restauro del vecchio fonte battesimale ligneo.

2010  (revisione copertura)

Nel 2010 fu eseguita la revisione della copertura limitatamente alla parte corrispondente all'aula, escludendo il presbiterio e la sagrestia. I lavori riguardarono il restauro dei morali in legno, la pulizia del sottotetto e la posa di impermeabilizzazione.

2015  (tinteggiatura superfici interne)

Nel 2015 è stata eseguita la ri-tinteggiatura della parte superiore destra della navata principale, con il ritocco di alcuni stucchi degradati e la pulizia delle fasce in peperino.
Descrizione

L’impianto planimetrico consta di aula a tre navate e cinque cappelle laterali; lo spazio è scandito da due file di quattro colonne quadrate, sulle quali sono impostati archi a tutto sesto. Al termine della navata principale si trova l’abside rettangolare affiancato dalla sagrestia a destra e dal deposito paramenti a sinistra. La struttura portante dell’edificio è costituita da muri in pietra locale di tipo arenaria; la copertura consiste in un tetto a due falde eseguito con capriate lignee, travature in legno, pianelle in cotto, manto finale di coppi e tegole alla romana. A copertura della navata principale vi è in controsoffitto ligneo a cassettoni mentre le navate laterali sono coperte con volte a crociera. La facciata principale, di linguaggio piuttosto semplice e di aspetto visibilmente asimmetrico, è costituita dal portone d’ingresso e dal campanile; gli unici elementi di rilievo sono le cornici ed il timpano che coprono l’ingresso. Internamente, lo spazio è suddiviso da colonne sormontate da archi a tutto sesto e rifinite con lesene e sovrastante architrave di ordine ionico. Inoltre le superfici sono caratterizzate dalla presenza di dipinti lungo le pareti longitudinali collocati all’interno delle nicchie. L’aula è illuminata da finestre collocate sui muri della navata principale e da una finestra semi-circolare posta nella parte alta dell’abside. L’Altare Maggiore è addossato al fondo dell’abside mentre al centro trovasi il nuovo Altare di epoca contemporanea. La pavimentazione dell’aula è costituita da mattonelle quadrate in graniglia di cemento mentre nell’abside vi sono lastre in marmo nero.
Fondazioni
Del tipo a sacco in pietre locali e tufo.
Struttura
Strutture portanti verticali in muratura di pietra locale; volte a crociera delle navate laterali in conglomerato cementizio pozzolanico.
Pavimenti e pavimentazioni
Granigliato in cls nell'aula e cappelle laterali; lastre in marmo nero nel presbiterio.
Elementi decorativi
Presenti gli affreschi della Presentazione della Croce e della Madonna in trono col Bambino e Sante Vergini, attribuite a Donato Palmieri, allievo e collaboratore del Vasari. Stessa mano anche per il dipinto San Lorenzo in carcere battezza il suo carceriere che si trova presso un altare laterale con alla base lo stemma della cittadina. San Gregorio Magno e Santa Francesca Romana che intercedono presso la Madonna a favore delle anime purganti si trovano sull’altare di destra, mentre tre opere di Antonio Pennisi sono lungo la navata di destra: La Flagellazione di Cristo, Santi Pietro e Paolo e San Bartolomeo.
Interni
Di grande importanza e notevole fascino è la Meridiana che si trova a tergo nella navata destra; grazie al volere del Parroco Don Luigi Peri, essa è tornata a svolgere la sua funzione calendariale.
Campanile
Di tipica fattura romanica; presenta tre ordini di bifore su tutte le facciate; fasce marcapiano con mensole in pietra e ricorsi in mattoncini di cotto.
Pianta
Impianto romanico a tre navate con cappelle laterali e terminazione absidale rettangolare. Ai lati dell'abside vi sono la sagrestia a destra e il deposito paramenti a sinistra.
Adeguamento liturgico

presbiterio - intervento strutturale (1984)
Nel 1984 fu posto un nuovo Altare in marmo nero e rivestita la pavimentazione del presbiterio con lo stesso marmo utilizzato per l'Altare.
cattedra - aggiunta arredo (1995)
Nel 1995 sono state aggiunte nuove sedute per concelebranti e ministranti.
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