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Gesualdo
Sant'Angelo dei lombardi - Conza - Nusco - Bisaccia
chiesa
sussidiaria
S. Antonino
Parrocchia di Santi Nicola e Antonino
Impianto strutturale; Struttura; Pavimenti e pavimentazioni; Elementi decorativi
presbiterio - intervento strutturale (1998)
1642 - 1642(costruzione intero bene); 1642 - 1642(costruzione altari policromi); 1666 - 1666(costruzione sacrestia); 1827 - 1827(restauro interno navata); XX - XX(costruzione casa canonica); 1990 - 1999(consolidamento e restauro intero bene); 2021 - 2022(manutenzione straordinaria copertura); 2021 - 2022(risanamento e restauro superfici interne); 2021 - 2022(restauro facciata principale); 2022 - 2022(automazione infissi)
Chiesa di Sant'Antonino
Tipologia e qualificazione chiesa sussidiaria
Denominazione Chiesa di Sant'Antonino <Gesualdo>
Altre denominazioni Chiesa di Sant' Antonino
S. Antonino
Ambito culturale (ruolo)
maestranze campane (costruzione)
Notizie Storiche

1642  (costruzione intero bene)

La chiesa fu edificata nel 1642 da Nicolò Ludovisi in suffragio perpetuo di Polissena Mendoza, ultima discendente della nobile casata degli Appiani di Piombino, da lui sposata, in seconde nozze, nel 1632.

1642  (costruzione altari policromi)

Quattro dei cinque altari presenti sono in marmo policromo e alabastro gesualdino; così come il fonte battesimale e le due pile dell’acqua benedetta sostenute l’una da un’aquila bicipite e l’altra da un drago.

1666  (costruzione sacrestia)

La sagrestia fu fatta realizzare, in adiacenza alla chiesa, nel 1666 da Giovanbattista Ludovisi, figlio del predetto Nicolò.

1827  (restauro interno navata)

L’abate Giacomo Catone, nel 1827, rese la struttura bella e interessante, arricchendo le pareti dell’interno e la volta con pregevoli decorazioni a stucco.

XX  (costruzione casa canonica)

Negli anni '50, per interessamento dell’abate Giovanni Campanella, furono edificati i locali della casa canonica, in sopraelevazione della sacrestia. Contestualmente venne realizzato l'attuale campanile.

1990 - 1999 (consolidamento e restauro intero bene)

Dopo il terremoto del 1980 l'edificio fu interessato da consistenti lavori di consolidamento strutturale e da interventi di restauro delle superfici decorate e degli elementi lapidei presenti. I lavori si conclusero verso la fine degli anni '90 del secolo scorso.

2021 - 2022 (manutenzione straordinaria copertura)

Realizzazione degli interventi di smontaggio del manto di copertura realizzato in coppi e controcoppi in laterizio e posa in opera degli elementi per la realizzazione di un tetto ventilato con il riutilizzo degli elementi in laterizio preesistenti.

2021 - 2022 (risanamento e restauro superfici interne)

Risanamento delle pareti interne con trattamento deumidificante e desalinizzante con successivo restauro delle superfici intonacate e degli elementi a stucco danneggiati. Finitura superficiale con tinte a calce nei colori originari.

2021 - 2022 (restauro facciata principale)

Interventi di revisione e restauro delle superfici intonacate; pulitura e trattamento protettivo degli elementi lapidei presenti sul prospetto principale. Completamento dell'intervento con tinteggiatura del prospetto con tinta a calce.

2022  (automazione infissi)

Interventi atti all'utomazione delle uniche finestre presenti nell'edificio, capaci di garantire un ricambio d'aria costante e migliorare la condizione igrometrica interna.
Descrizione

L’interno è ad una sola navata con altari e magnifici stucchi che decorano le pareti laterali ed il coro. Sono presenti marmi policromi e la pavimentazione è prevalentemente in pietra locale ed è articolata con motivi geometrici. La facciata presenta un ampio portale in pietra con sovrapposto timpano ai lati del quale, in posizione più rialzata, si trovano due finestre rettangolari contornate da massicce ornie anch’esse in pietra locale. Un rosone di semplice fattura, sempre in pietra locale, sovrasta una grossa lapide che testimonia proprio la volontà del Principe di perpetuare suffragi in memoria della seconda moglie Polissena Mendoza. Sopra detta lapide è posto lo stemma dei Ludovisi, in fondo, ai due lati, sono scolpiti un drago alato e un’aquila bicipite, insegne araldiche delle famiglie nobili imparentate con il principe Ludovisi.
Impianto strutturale
Edificio in muratura continua del tipo a sacco, con all'interno ambienti voltati e copertura lignea a due falde.
Struttura
Muratura portante in pietra realizzata secondo la tipologia a sacco.
Pavimenti e pavimentazioni
La pavimentazione è prevalentemente in pietra locale ed è articolata con motivi geometrici.
Elementi decorativi
Le pareti laterali della navata e la volta dell'aula liturgica sono decorate con fregi a stucco realizzati nella prima metà dell'800.
Adeguamento liturgico

presbiterio - intervento strutturale (1998)
Gli interventi di consolidamento e restauro eseguiti nel corso degli anni novanta del secolo scorso hanno portato al ridisegno dell'area presbiteriale con l'inserimento di elementi mobili, posti nella zona antistante l'antico altare maggiore in marmi policromi.
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