"sant’Antonio era già eretta nel 1690". (Caffaro vol. VI 614-617)
1796 (committenza intero bene)
"Nel 1796 diversi abitanti della Frazione Sant'Antonio di Cantalupa richiedono all’Autorità religiosa di poter costruire a proprie spese una Cappella, facendo presente la scarsa percorribilità di strade e sentieri per raggiungere la parrocchia del Monastero. […] Viene offerto il terreno, oltre ad un importante lascito, ed i lavori vengono affidati al capomastro Valvovio di Cumiana su progetto dell’Ing. Gavio." (AA.VV., 2009, Comunità di Cantalupa)
1811 (inizio lavori intero bene )
"Sant’Antonio, raggiunge l'attuale forma tra il 1811 e il 1813" (Caffaro vol. VI 614-617)
1814 (completamento intero bene)
"A causa della rivoluzione francese e delle conseguenti ristrettezze finanziarie si procede lentamente e con difficoltà, viene consacrata solo nel 1814, ma gran parte dell’arredo viene completato successivamente." (AA.VV., 2009, Comunità di Cantalupa)
1817 (passaggio di proprietà intero bene)
Passaggio della chiesa (ora) parrocchiale sotto la Diocesi di Pinerolo, in tale documento compare anche la cappella di sant’Antonio. (Caffaro vol. VI 614-617)
1818 (visita pastorale intero bene)
Il documento più antico, in possesso dell’Archivio Diocesano è la relazione della Visita Pastorale del Vescovo Bigex. (ADP Tit.03 Cl.05 Ser.03)
1883 (visita pastorale intero bene)
Relazione delle Parrocchia del 1883 che, oltre a quanto documenta sulla chiesa parrocchiale, contiene una sezione con ampie notizie sulle cappelle. (ADP Tit.04.00 Cl. 10 Ser.5 7) Altri documenti su queste si trovano nell’Archivio Diocesano. (ADP Tit.04.05 Cl.11)
1978 (restauro intero bene)
"Verso gli anni ’60 nel ‘900, «La situazione si deteriora, c’è umidità sui muri e nel pavimento crepe, e porte in pessimo stato.» Nel 1978 si costituisce un comitato per i restauri più urgenti: «rafforzamento, incanalamento acque, costruzione di un terrapieno lungo la strada, riparazione del tetto." (AA.VV., 2009, Comunità di Cantalupa)
1978 (adeguamento liturgico intero bene)
L’arredo interno viene fatto seguendo i consigli di Mons. Giachetti e dell’esperto Prof. Marchiando Pachiola, con nuovo altare conciliare, nuova pavimentazione, cordolo in pietra e in legno. (AA.VV., 2009, Comunità di Cantalupa)
1979 (orologio carattere generale)
Nell’aprile del 1979 con contributo comunale viene collocato un nuovo orologio della ditta Trebino con controllo a pendolo. (AA.VV., 2009, Comunità di Cantalupa)
1983 (Restauro carattere generale)
"Tinteggiatura dell’interno con i quattro evangelisti, ma a causa del costo del decoratore Vecchiato Antonio (sei milioni), gli affreschi esterni sono restaurati da Cappa Annibale." (AA.VV., 2009, Comunità di Cantalupa)
1990 (vela campanaria carattere generale)
"Nel 1990 le campane vengono automatizzate e l’orologio viene aggiornato da una centrale di controllo al quarzo." (AA.VV., 2009, Comunità di Cantalupa)
2001 (visita pastorale carattere generale)
"In questi anni è stata dotata di impianto di riscaldamento e rifatto l'impianto elettrico a norma di legge. La gestione è curata da tre Rettori." (Archivio corrente della Diocesi di Pinerolo, Fondo Stato patrimoniale delle parrocchie, Fascicolo Parrocchia di Santa Maria Assunta di Cantalupa (Cappella di Sant'Antonio Abate) visita pastorale del Vescovo di Pinerolo Mons. Giorgio Grietti, relazione sullo stato degli immobili)
Descrizione
La cappella di Sant'Antonio Abate si trova fuori il concentrico storico, nella omonima frazione di Cantalupa; è libera su tutti e quattro i lati ed è prospiciente a due vie.
Il prospetto principale è caratterizzato da un frontone a timpano impostato su una semplice trabeazione in muratura con cornici e capitelli laterizi. Il resto del fronte è segnato da una coppia di lesene binate, sorrette da un basamento ciclopico, al di sotto del quale vi è un recente rivestimento in pietra. Al centro della facciata vi è il portone in legno, incorniciato da un portale coperto da un tettuccio in lose e struttura il legno; al di sopra una lapide di dedicazione, l'oculo affrescato e a lato di quest'ultimo due ulteriori affreschi raffiguranti Sant'Antonio Abate e Sant'Antonio da Padova. Sulle facciate sono visibili alcune buche pontaie, sul lato sud è presente una meridiana e sul muro dell'abside vi è un campanile a vela con sotto l'orologio.
La copertura ha una sezione regolare a capanna ed è realizzata in coppi piemontesi sorretti da travatura in legno. Non vengono segnalate infiltrazioni.
Le murature sono in pietra a spacco e malta di calce, il fronte è realizzato in laterizio misto a pietre. L'edificio ha una pianta rettangolare a un unico corpo e navata e abside emiciclico;
Internamente lo spazio è scandito da lesene che sorreggono una trabeazione sulla quale poggia, nella parte centrale, una volta a vela a base quadrata. L'ingresso e il presbiterio sono coronati da volte a botte separati da arconi ribassati contenuti da catene fissate con chiavi all'esterno. Sull'ingresso vi è la cantoria.
La pavimentazione dell'aula è realizzata in “bargioline” quadrate disposte a scacchi in diagonale bianco ferroso e grigio tenue, nel passaggio centrale sono disposte ortogonalmente, a lato oblique. Il presbiterio ha una pavimentazione monolitica in calcestruzzo e frammenti di marmo lucidati.
Internamente la chiesa è intonacata e tinteggiata con tinte piene che definiscono le specchiature, le lesene poggiano su uno zoccolo rivestito in pietra di recente fattura. I capitelli hanno volute pensili e collarini ad imitare un dubbio ordine ionico, l'architrave e la cornice sono composti da semplici aggetti in intonaco, il fregio è a tinta unita. La volta a vela è affrescata sui pennacchi con la raffigurazione dei quattro evangelisti e un ciclo centrale.
Coperture
La copertura ha una sezione regolare a capanna ed è realizzata in coppi piemontesi sorretti da travatura in legno. Non vengono segnalate infiltrazioni.
Pavimenti e pavimentazioni
La pavimentazione dell'aula è realizzata in “bargioline” quadrate disposte a scacchi in diagonale bianco ferroso e grigio tenue, nel passaggio centrale sono disposte ortogonalmente, a lato oblique. Il presbiterio ha una pavimentazione monolitica in calcestruzzo colorato in pasta e frammenti di marmo lucidati.
Impianto strutturale
Le murature sono in pietra a spacco e malta di calce, il fronte è realizzato in laterizio misto a pietre. L'edificio ha una pianta rettangolare a un unico corpo e navata e abside emiciclico; Internamente lo spazio è scandito da lesene che sorreggono una trabeazione sulla quale poggia, nella parte centrale, una volta a vela a base quadrata. L'ingresso e il presbiterio sono coronati da volte a botte separati da arconi ribassati contenuti da catene fissate con chiavi all'esterno. Sull'ingresso vi è la cantoria.
Adeguamento liturgico
presbiterio - intervento strutturale (1979)
L'altare antico ligneo è stato smontato e immagazzinato nel sottotetto (come dice il rettore). L'attuale mensa è in legno dalle forme semplici ed è posto su predella in marmo chiaro. Sulla parete absidale è posto il grande crocifisso ligneo con sotto il seggio costituito da una panca curva. A lato dell'altare sono attualmente posizionati due armadi della sacrestia.
Non sono state rinvenute autorizzazioni da parte di organi ecclesiastici e civili inerenti all'adeguamento.