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Palagnana
Stazzema
Lucca
chiesa
parrocchiale
Santi Anna e Antonio
Parrocchia dei Santi Anna e Antonio abate
Pianta; Impianto strutturale; Coperture; Campanile; Prospetti; Elementi decorativi; Pavimenti interni
presbiterio - aggiunta arredo (1980-1989)
XVIII sec. - XVIII sec.(impianto intero bene); 1859 - 1859(menzione campanile); 1894 - 1894(sostituzione pavimentazione)
Chiesa dei Santi Anna e Antonio
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa dei Santi Anna e Antonio <Palagnana, Stazzema>
Altre denominazioni S. Anna e S. Antonio abate
Chiesa dei Santi Anna e Antonio abate
Ambito culturale (ruolo)
maestranze area lucchese (impianto)
Notizie Storiche

XVIII sec.  (impianto intero bene)

La chiesa è stata costruita nel corso del secolo XVIII su iniziativa dei pastori della zona.

1859  (menzione campanile)

Sopra la porta di accesso al campanile è apposta una lapide in pietra su cui sono incise le seguenti parole: “NECESSE TRANSLATA PIE AUCTA A. D. 1859”.

1894  (sostituzione pavimentazione)

Su una delle mattonelle di marmo della pavimentazione è incisa la data 1894.
Descrizione

Palagnana è una piccola frazione del Comune di Stazzema situata ai piedi del Monte Croce costituita da case sparse e circondata da boschi di castagni e faggi. La chiesa è stata costruita nel corso del secolo XVIII per iniziativa dei pastori che si erano insediati presso i pascoli vicini. L’edificio di culto, nato sotto le dipendenze della Parrocchia di Stazzema, è diventato indipendente nel 1928 con l’elezione a Parrocchia di Palagnana. Non è stato possibile reperire informazioni riguardo eventuali interventi sull’edificio della chiesa, l’unica testimonianza è la data 1894 incisa su una delle mattonelle della pavimentazione, riferita, con ogni probabilità, al rifacimento della stessa. La torre campanaria si trova di fronte alla facciata della chiesa, ed è caratterizzata da un basamento leggermente rastremato verso l’alto e da una cella campanaria coronata da una merlatura a coda di rondine. La torre campanaria è stata costruita nel XIX secolo, come risulta dall’iscrizione su una lapide in pietra murata sopra la porta di ingresso su cui sono incise le seguenti parole: “NECESSE TRANSLATA PIE AUCTA A. D. 1859”. Di recente l’interno è stato restaurato, in particolare per quanto riguarda le decorazioni pittoriche, molto appesantite dall’aggiunta di nuovi motivi decorativi.
Pianta
La chiesa presenta pianta rettangolare.
Impianto strutturale
L’impianto strutturale è costituito da muratura continua portante in pietra e copertura lignea a capanna.
Coperture
Il tetto a capanna della chiesa presenta manto di copertura in laterizio.
Campanile
Il campanile, posizionato di fronte alla facciata della chiesa, presenta pianta quadrata con basamento e singola cella campanaria aperta sui quattro lati con una finestra centinata. La sommità della torre è caratterizzata da una merlatura a coda di rondine.
Prospetti
I fronti esterni sono intonacati e tinteggiati di color giallo pastello. La facciata presenta forma a capanna con porta di ingresso in posizione centrale incorniciata con lastre di pietra serena.
Elementi decorativi
Le volte a botte con lunette sono dipinte con sfondo celeste e rifiniture a cornice nei toni del giallo e arancione pastello. In chiave di volta è stato dipinto un medaglione contenente simboli sacri. Le pareti laterali sono caratterizzate da lesene dipinte in rosa antico.
Pavimenti interni
La pavimentazione della chiesa è realizzata con mattonelle quadrate di marmo disposte a scacchiera.
Adeguamento liturgico

presbiterio - aggiunta arredo (1980-1989)
L’intervento di adeguamento liturgico, con carattere di stabilità, ha visto il prolungamento del primo gradino della predella dell’altare maggiore storico verso il centro del presbiterio attraverso una pedana lignea trapezoidale, dove, alla sua estremità, è stato collocato l’altare della celebrazione in legno. Sulla sinistra, a ridosso della balaustrata e a diretto contatto con la pavimentazione del presbiterio, si trova un leggio in legno che funge da ambone; mentre sulla destra dell’altare maggiore storico e poggiante direttamente sulla pavimentazione del presbiterio, una poltrona lignea viene utilizzata come sede del celebrante. La riserva eucaristica è rimasta quella nel tabernacolo, in marmo, dell’altare maggiore storico.
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