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Quarto
Pozzuoli
chiesa
parrocchiale
S Maria libera nos a scandalis
Parrocchia di Santa Maria Libera Nos a Scandalis
Coperture; Elementi decorativi; Pavimenti e pavimentazioni; Impianto strutturale; Pianta
presbiterio - aggiunta arredo (1967)
1893 - 1899(rifacimento intero bene); XX - XX(rivestimento con piastrelle facciata principale); XX - XX(rifacimento copertura); XX - XX(demolizione parziale facciata principale); XXI - XXI(risanamento conservativo facciata principale); 2017 - 2017(consolidamento terreno fondazioni); 2017 - 2017(restauro apparato decorativo)
Chiesa di Santa Maria libera nos a scandalis
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di Santa Maria libera nos a scandalis <Quarto>
Altre denominazioni S Maria libera nos a scandalis
Autore (ruolo)
ing. Cassitto (rifacimento intero edificio di culto anno 1899)
Ambito culturale (ruolo)
neoromanico (rifacimento intero edificio)
Notizie Storiche

1893 - 1899 (rifacimento intero bene)

Tra il 1893 e il 1899 la chiesa venne completamente ricostruita sulle macerie della precedente che era crollata nella notte tra il 22 e 23 marzo 1893.

XX  (rivestimento con piastrelle facciata principale)

Nel periodo tra 1l 1970 ed 1980 la facciata principale della chiesa venne rivestita con piastrelle in klinker.

XX  (rifacimento copertura)

All'inizio degli anni novanta il Provveditorato LL PP, a seguito degli eventi sismici del 1980, fa realizzare il rifacimento del tetto di copertura con una capriata con grosse travi di ferro sormontata da una lamiera rivestita da un manto di tegole in cotto, il tutto poggiato su un grosso cordolo perimetrale in cemento. Il progetto dell'intervento, a firma dell'ing. Francesco D'Amore prevedeva lavori di consolidamento mediante infissione di catene nella muratura degli archi alla copertura previa perforazione e successiva iniezione di cemento, cuciture negli spicchi delle volte a crociera nell’incrocio con i timpani e gli archi di appoggio mediante perforazioni armate ed iniettate di cemento, cuciture delle lesioni di alcune murature e delle finestre circolari, cuciture di lesioni agli alloggi delle celle nella zona dell’ex convento, pitturazione con pittura lavabile interna e doratura degli elementi decorativi, rifacimento dell’intonaco esterno e revisione del rivestimento.

XX  (demolizione parziale facciata principale)

La facciata principale è stata interessata da una demolizione parziale, con l'eliminazione del campanile originario e la realizzazione di una facciata simmetrica a due spioventi e la realizzazione di una nuova e discutibile torre campanaria in acciaio, arretrata e posizionata su una delle cappelle laterali della chiesa.

XXI  (risanamento conservativo facciata principale)

Nel 2004 il Provveditorato alle OO.PP. per la Campania realizzò un progetto di risanamento conservativo della facciata principale della chiesa, eliminando il rivestimento in klinker e completando la finitura della stessa con intonaco, ricostruendo l'originaria cella campanaria e realizzando cornici in stucco così da ripristinarne l'aspetto originario e portare la facciata alla sua attuale configurazione.

2017  (consolidamento terreno fondazioni)

L'edificio ecclesiastico in oggetto ha subito più volte nel tempo cedimenti in fondazione e indagini geologiche hanno riscontrato un terreno di fondazione di scarsa consistenza e compattezza. Nell'ambito del primo stralcio del progetto di restauro in corso, è stato effettuato il consolidamento del terreno di fondazione con resine poliuretaniche ad alta pressione di rigonfiamento che, espandendosi, hanno trasmesso al volume solido circostante un’azione di compattazione con conseguente aumento della capacità portante.

2017  (restauro apparato decorativo)

L'apparato decorativo presente all'intradosso delle volte e degli archi di copertura è oggetto dell'intervento di restauro in corso che ha portato al reincollaggio dello stesso al supporto murario con la realizzazione di micro iniezioni con barre in vetro e resine con la ricostruzione analogica delle parti mancanti.
Descrizione

La chiesa di S. Maria libera nos a scandalis è a navata unica ripartita in due campate, sormontate da volte a crociera, ed un abside semicircolare di chiusura. Ai lati della navata si sviluppano quattro cappelle per ciascun lato, di cui le ultime due contrapposte ospitano rispettivamente altari dedicati a S. Gerardo e al S. Cuore di Gesù. Subito dopo l'arco trionfale di collegamento tra abside e navata, troviamo ai lati di quest'ultima le penitenzierie sormontate da loggette. Alle spalle dell'altare maggiore sul fondo della chiesa si trova la statua policroma di S. Maria. Dall'area presbiteriale si accede alla sacrestia ed a locali di disimpegno e di accesso all'attigua struttura destinata a uffici e casa canonica.
Coperture
Al di sopra delle volte di copertura della navata si trova una capraia con grosse travi di ferro sormontata da lamiere coperte da tegole in laterizio. I rinfianchi delle volte sono svuotati. La zona absidale coperta da una cupola semicircolare è sormontata a sua volta da una struttura in ferro a falda unica inclinata, di quota inferiore rispetto alla capriata. Le volte e la cupola sono in laterizio.
Elementi decorativi
La chiesa è ricca di stucchi e gessi che ne decorano le volte, gli archi e parte delle pareti che delimitano la navata principale.
Pavimenti e pavimentazioni
La chiesa e caratterizzata da una pavimentazione il lastre 50x50cm di marmo arabescato intervallate da tozzetti in marmo nero 10x10cm. Soprattutto nella zona dell’aula tra l’ingresso ed il presbiterio detto pavimento si presenta rotto in più punti risultando sconnesso e non perfettamente planare.
Impianto strutturale
L'edificio ecclesiastico è caratterizzato da una struttura portante in muratura di tufo. l'aula liturgica è coperta da 2 volte a crociera intervallate da archi e da una cupola semicircolare, tutto realizzato in mattoni di laterizio.
Pianta
La chiesa presenta una pianta semplice, ad unica navata culminante in un abside semicircolare e con quattro cappelle laterali per lato.
Adeguamento liturgico

presbiterio - aggiunta arredo (1967)
Inserimento di un altare in marmo bianco, posto dinanzi all'altare originario presumibilmente per volere del sacerdote Santucci Giuseppe.
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