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Argegna
Minucciano
Lucca
chiesa
parrocchiale
Nostra Signora della Guardia
Parrocchia di Nostra Signora della Guardia
Pianta; Impianto strutturale; Coperture; Prospetti; Elementi decorativi; Pavimenti interni; Campanile
presbiterio - intervento strutturale (1999)
1895 - 1895(impianto intero bene); 1901 - 1901(ampliamento intero bene); 1920 - 1920(menzione intero bene); 1945 - 1945(ristrutturazione intero bene); 2005 - 2005(ristrutturazione intero bene)
Chiesa di Nostra Signora della Guardia
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di Nostra Signora della Guardia <Argegna, Minucciano>
Ambito culturale (ruolo)
maestranze area lucchese (impianto)
Notizie Storiche

1895  (impianto intero bene)

Nel 1895 iniziano i lavori di costruzione del Santuario sul Monte Argegna con l’intento di realizzare dapprima un edificio piccolo da aprire il prima possibile al culto, e poi ampliarlo negli anni successivi in base ai fondi a disposizione. (1)

1901  (ampliamento intero bene)

Nel 1901 viene inaugurato il primo ampliamento della chiesa consistente nell’aggiunta delle navate laterali; nel resoconto della giornata si riporta la necessità di eseguire ancora dei lavori di rifinitura come per esempio la ripulitura e intonacatura delle pareti e il completamento della pavimentazione interna. (1)

1920  (menzione intero bene)

Il Santuario di Argegna, compreso il territorio dei Carpinelli, è dichiarato “Curazia autonoma”. (1)

1945  (ristrutturazione intero bene)

Il santuario viene danneggiato dai combattimenti della Seconda Guerra Mondiale nell’anno 1945: in particolare la copertura si presenta parzialmente crollata e la facciata porta i segni di colpi di mitragliatrice. La data precisa dell’intervento non è nota, ma negli anni seguenti, una volta reperiti i fondi, tutti i danni vengono riparati.

2005  (ristrutturazione intero bene)

Nel 2005 la chiesa è oggetto di un intervento di ristrutturazione, in particolare si procede alla revisione del tetto, comprensiva di sostituzione delle orditure lignee e al rifacimento del pavimento interno. (2)
Descrizione

Il Santuario della Nostra Signora della Guardia sul monte Argegna nasce per volontà dell’allora parroco di Sermezzana Don Pierotti che, interpretando come segno divino un sogno congiunto fra lui e il collega Don Badino relativo ad un piccolo santuario sul suddetto monte meta di pellegrinaggi, decide di chiedere il permesso al Vescovo di Massa per la costruzione. Il Vescovo oltre a concedere il permesso finanzia in piccola parte l’impresa che vede la posa della prima pietra nel 1895. L’intento del parroco era di realizzate dapprima un edificio piccolo a pianta rettangolare voltato a botte, da aprire il prima possibile al culto, per poi ampliarlo negli anni successivi in base ai fondi a disposizione. Già nel 1901 viene inaugurato il primo ampliamento della chiesa consistente nell’aggiunta delle navate laterali. Dal resoconto della giornata si desume la necessità di eseguire ancora dei lavori di rifinitura fra i quali la ripulitura e intonacatura delle pareti e il completamento della pavimentazione interna. Luogo di caldo combattimento durante l’ultimo anno di Seconda Guerra Mondiale, il 1945, la chiesa subisce ingenti danni, in particolare alla copertura e al fronte principale; non è nota la data precisa, ma negli anni seguenti, una volta reperiti i fondi, l’edificio viene interamente riparato. L’intervento più recente eseguito sulla chiesa è datato 2005 e consiste nella revisione del tetto, comprensiva di sostituzione delle orditure lignee e nel rifacimento del pavimento interno.
Pianta
La chiesa presenta pianta rettangolare divisa in tre navate; le prime tre campate dall’ingresso sono adibite ad aula, mentre l’ultima a presbiterio. All’esterno, un portico corre davanti al fronte principale e alla parete laterale destra; adiacente alla parete laterale sinistra vi è invece un corpo di fabbrica che ospita sacrestia e canonica.
Impianto strutturale
La struttura della chiesa è realizzata in muratura continua portante e copertura a capanna con orditura lignea. All’interno le tre navate sono divise da pilastri a sezione rettangolare collegati da archi a sesto ribassato. Il portico esterno, su pilastri a sezione rettangolare e archi a tutto sesto, presenta una copertura indipendente dalla chiesa con forma a capanna in legno.
Coperture
Il tetto della chiesa è a capanna lignea con manto di copertura in tegole marsigliesi in laterizio.
Prospetti
All’esterno i paramenti murari sono intonacati in bianco con cornici in marmo bianco per le aperture. Il fronte principale e il laterale destro sono divisi a circa metà altezza da un portico realizzato con pilastri a sezione rettangolare scanditi da archi a tutto sesto e coperto rispettivamente con volte a botte e a crociera. La facciata presenta forma a capanna con tre porte di ingresso che denunciano la divisione in tre navate dell’interno della chiesa; sopra le laterali, nell’altezza del portico, una finestra di forma circolare, sopra la centrale, oltre il portico, un timpano dipinto con l’immagine sacra della Madonna con Bambino.
Elementi decorativi
La chiesa presenta un apparato decorativo molto semplice: pilastri e pareti tinteggiati in color bianco crema, mentre gli archi, le volte e le lesene addossate ai pilastri di scansione delle navate, e relativa modanatura, in celeste.
Pavimenti interni
La pavimentazione interna della chiesa è realizzata a scacchiera in marmo bianco e grigio scuro.
Campanile
La chiesa è provvista in copertura di una piccola vela campanaria, al momento sprovvista di campana.
Adeguamento liturgico

presbiterio - intervento strutturale (1999)
L’intervento di adeguamento liturgico, con carattere di stabilità, ha visto prima di tutto la rimozione completa delle balaustrate, e il rifacimento della pavimentazione del presbiterio, con la collocazione, di fronte all’altare maggiore storico, direttamente sul pavimento, dell’altare della celebrazione in marmo bianco. Sulla sinistra, adiacente al piano del presbiterio, su una pedana lignea, si trova un leggio in legno che funge da ambone; mentre sulla destra, posta affianco all’altra maggiore storico, una poltrona lignea viene utilizzata come sede del celebrante. La riserva eucaristica è rimasta quella nel tabernacolo, in marmo, dell’altare maggiore storico. Sulla sinistra della controfacciata si trova il fonte battesimale storico usato per l’amministrazione del Battesimo.
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