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restauro
adeguamento liturgico
Migliano
Fosciandora
Lucca
chiesa
parrocchiale
S. Michele Arcangelo
Parrocchia di San Michele arcangelo
Facciata; Pianta; Presbiterio; Impianto strutturale; Coperture; Pavimenti e pavimentazioni; Elementi decorativi; Campanile
presbiterio - intervento strutturale (1971-1979)
X sec. - X sec.(costruzione intero bene); 1661 - 1661(erezione a parrocchiale intero bene); 1668 - 1668(costruzione campanile); 1772 - 1772(ampliamento intero bene); 1825 - 1825(elevazione a pievania intero bene); 1920 - 1920(danni da sisma intero bene); 2005 - 2005(manutenzione straordinalria copertura); 2009 - 209(restauri interni ); 2012 - 2012(danni da sisma intero bene); 2016 - 2016(restauri intero bene)
Chiesa di San Michele Arcangelo
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di San Michele Arcangelo <Migliano, Fosciandora>
Altre denominazioni S. Michele Arcangelo
Ambito culturale (ruolo)
maestranze area lucchese (costruzione)
maestranze area lucchese (ampliamento)
Notizie Storiche

X sec.  (costruzione intero bene)

L’oratorio di San Michele è stato costruito nel X secolo.

1661  (erezione a parrocchiale intero bene)

Nel 1661 la chiesa di San Michele fu dichiarata chiesa parrocchiale.

1668  (costruzione campanile)

Nel 1668 fu innalzato il campanile.

1772  (ampliamento intero bene)

Nel 1772 la chiesa di San Michele fu ampliata alle forme attuali

1825  (elevazione a pievania intero bene)

Il 20 marzo 1825 fu elevata a Pievania dall'Arcivescovo di Lucca.

1920  (danni da sisma intero bene)

Nel 1920 la chiesa fu danneggiata dal sisma del 7 settembre.

2005  (manutenzione straordinalria copertura)

Nel 2005 sono stati fatti lavori di manutenzione straordinaria alla copertura.

2009 - 209 (restauri interni )

Nel 2009 sono stati fatti restauri alle decorazioni pittoriche.

2012  (danni da sisma intero bene)

Nel 2012 la chiesa e stata danneggiata dal sisma del 25 gennaio.

2016  (restauri intero bene)

Nel 2016 sono stati fatti lavori di restauro.
Descrizione

A partire dal 1598 i Parroci del paese di Ceserana rimasero privi dell'uso della Canonica per l’opposizione di alcuni castellani e pertanto, nel 1626, il Rettore, don Giovanni Marovelli, fu costretto a trasferirsi a Migliano dove iniziò a far funzionare come chiesa parrocchiale l'oratorio di S. Michele, esistente già nel sec. X e arricchito nel suo patrimonio da tale Bosco Giuliano nel 1478. Nel 1661 la chiesa di Migliano venne dichiarata ufficialmente chiesa parrocchiale, con quelle di Ceserana e Villa dichiarate coparrocchiali. La chiesa di S. Michele fu elevata a Pievania nel 1825 dall'Arcivescovo di Lucca e, nel 1678, fu costruita la maestosa torre campanaria. La facciata è articolata da un apparato architettonico classico in pietra e intonaco, dove paraste in arenaria la configurano come un tempio tetrastilo. Nella campata centrale si apre il portale d’ingresso incorniciato in arenaria e concluso superiormente da un frontone triangolare spezzato; al centro del timpano si apre una finestra orbicolare che illumina l’interno. L’edificio, a pianta rettangolare con l’asse maggiore orientato a sud-est, si compone di un piè di croce e un capocroce suddivisi in due campate, uno spazio di crociera e due brevi bracci laterali. Lo spazio interno è scandito da una decorazione a stucco che vede l’uso di paraste in stile composito. L’aula è coperta da una volta a botte con unghie, mentre lo spazio di crociera è coperto da una cupola racchiusa in un tiburio: i bracci del transetto sono voltati a botte.
Facciata
La facciata a capanna è articolata da un apparato architettonico classico in pietra e intonaco, dove quattro paraste in arenaria, impostate su un basamento sempre in pietra, vanno a sorreggere la porzione dell’architrave di una trabeazione continua, su cui si impostano altre quattro paraste tozze, che si interrompono poco sotto il frontone triangolare che conclude la facciata. Nella campata centrale, dove si interrompe il basamento di pietra, si apre il portale d’ingresso incorniciato in arenaria, che viene concluso superiormente da un frontone triangolare spezzato che ospita al centro la statua del santo titolare. Al centro del timpano maggiore si apre una finestra orbicolare che illumina l’interno.
Pianta
L’edificio ha una forma in pianta rettangolare, con l’asse maggiore orientato da sud-est a nord-ovest e l’ingresso in quest’ultima posizione. L’interno a croce si compone di un piè di croce e un capocroce suddivisi in due campate, uno spazio di crociera e due brevi bracci laterali.
Presbiterio
Il presbiterio è ospitato nell’ultima campata del capocroce ed è soprelevato di tre gradini rispetto al piano dell’aula.
Impianto strutturale
Le parti strutturali dell’edificio sono costituite da: muratura continua, arconi trasversali, catene, volte, cupole e impalcati lignei.
Coperture
Il manto di copertura è in coppi ed embrici di laterizio.
Pavimenti e pavimentazioni
L’edificio è pavimentato in marmi bianchi e grigi disposti a scacchiera.
Elementi decorativi
L’interno dell’edificio è scandito articolato da un apparato architettonico plastico che vede paraste in stile composito che suddividono lo spazio in quattro campate, coperto da una volta a botte con unghie. Lo spazio di crociera è coperto da una cupola racchiusa in un tiburio, mentre i bracci del transetto sono voltati a botte. Di particolare interesse risultano le paraste; infatti; sono porzioni di pilastri ottagonali con solo tre facce emergenti dalla parete.
Campanile
Il campanile sorge nella parte tergale sinistra dell'edificio ed è in pietrame. Vi si aprono in successione, una piccola finestra archivoltata, una bifora e una finestra archivolta al piano della cella campanaria. La torre è coronata da merli ghibellini.
Adeguamento liturgico

presbiterio - intervento strutturale (1971-1979)
L’intervento di adeguamento liturgico, con carattere di stabilità, ha visto la rimozione delle balaustrate, dell’altare maggiore storico e la collocazione, al centro del presbiterio e a diretto contatto della pavimentazione, dell’altare della celebrazione in legno, con paliotto dorato e dipinto. Sulla sinistra, in prossimità del gradino del presbiterio e a diretto contatto della pavimentazione, si trova l’ambone in legno; mentre dietro l’altare della celebrazione, a diretto contatto della pavimentazione, un’antica poltrona in legno è usata come sede del celebrante. Come riserva eucaristica è in uso il tabernacolo, in legno dorato, dell’altare laterale sinistro.
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