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Campo
Gallicano
Lucca
chiesa
parrocchiale
S. Giuliano Martire
Parrocchia di San Giuliano martire
Pianta; Impianto strutturale; Coperture; Campanile; Prospetti; Pavimenti interni
presbiterio - aggiunta arredo (2018)
1613 - 1740(menzione intero bene); 1821 - 1821(ampliamento intero bene); 1948 - 1948(menzione intero bene); 1967 - 1967(restauro intero bene)
Chiesa di San Giuliano Martire
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di San Giuliano Martire <Campo, Gallicano>
Altre denominazioni S. Giuliano Martire
Ambito culturale (ruolo)
maestranze area lucchese (impianto)
maestranze area lucchese (ampliamento)
Notizie Storiche

1613 - 1740 (menzione intero bene)

Sull’architrave della porta di ingresso della chiesa è riportata la seguente iscrizione: “A.D. MDCXIII … R MDCCXL”.

1821  (ampliamento intero bene)

Nel 1821 la chiesa è oggetto di un intervento di restauro e ampliamento di cui non sono noti i dettagli. (1)

1948  (menzione intero bene)

La chiesa di San Giuliano a Campo fu eretta a Parrocchia nel 1948. (2)

1967  (restauro intero bene)

Nel 1967 la chiesa è oggetto di un intervento di restauro nell’ambito del quale viene rifatto il tetto del campanile e restaurati gli intonaci interni ed esterni.
Descrizione

Le origini della chiesa parrocchiale di Campo, dedicata a San Giuliano, non sono note, sicuramente è stata costruita con funzione di oratorio e trasformata solo successivamente in parrocchiale come testimoniato in alcuni documenti ufficiali datati 1948 riguardanti l’erezione a Parrocchia. Fino a tale anno l’edificio di culto a pianta rettangolare, voltato a botte con lunette, risultava ufficialmente alle dipendenze della Parrocchia di Perpoli. Leggere oggi le fasi di trasformazione di questa chiesa nel tempo risulta difficile in quanto i paramenti murari sono interamente intonacati, ma si dispone di alcuni indizi interessanti a questo proposito indicati dall’iscrizione sull’architrave della porta di ingresso che riporta le seguenti lettere: “A.D. MDCXIII ... R MDCCXL”. L’ipotesi più probabile è che la prima data, 1613, si riferisca all’impianto, tesi avvalorata sia dalle dimensioni dell’edificio che dalle caratteristiche del campanile, mentre la seconda, 1740, sembra da attribuirsi ad un successivo intervento di restauro. L’ultimo intervento degno di nota eseguito sulla chiesa risale al 1957 quando sono stati restaurati gli intonaci interni ed esterni e rifatta la copertura del campanile.
Pianta
La chiesa presenta pianta rettangolare.
Impianto strutturale
L’impianto strutturale è costituito da muratura continua portante in pietra e copertura lignea a capanna.
Coperture
Il tetto a capanna presenta manto di copertura in laterizio.
Campanile
Il campanile, a pianta quadrata, si trova in posizione adiacente alla parete di estremità del presbiterio e presenta una singola cella campanaria aperta sui quattro lati con finestre centinate. I paramenti murari sono pietra facciavista.
Prospetti
I fronti esterni della chiesa sono intonacati e tinteggiati in color grigio. La facciata presenta forma a capanna con porta di ingresso in posizione centrale incorniciata con lastre di pietra serena. Gli spigoli del fronte principale sono caratterizzati da una lesena su basamento in pietra.
Pavimenti interni
La pavimentazione della chiesa è realizzata in graniglia con disegni a mosaico lungo la fascia centrale che congiunge l’ingresso all’area presbiterale.
Adeguamento liturgico

presbiterio - aggiunta arredo (2018)
L’intervento di adeguamento liturgico, con carattere di stabilità, ha visto la collocazione, al centro del presbiterio e a diretto contatto con la pavimentazione, dell’altare della celebrazione in legno. Sulla sinistra, a ridosso della balaustrata e a diretto contatto con il pavimento, un leggio in ferro funge da ambone; mentre dietro l’altare della celebrazione, in prossimità dei gradini della predella dell’altare maggiore storico e poggiante anch’essa direttamente sul pavimento, un’antica poltrona lignea è stata adattata a sede del celebrante. La riserva eucaristica è rimasta quella nel tabernacolo, in marmo, dell’altare maggiore storico.
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