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Terravecchia
Giffoni Valle Piana
Salerno - Campagna - Acerno
chiesa
sussidiaria
S. Egidio e Leone
Parrocchia di Santi Martino Leone e Nicola in S. Maria a Vico
Impianto strutturale; Pianta; Pavimenti e pavimentazioni; Facciata
presbiterio - aggiunta arredo (2010 ca.)
1309 - 1309(menzione intero bene); 1534 - 1534(menzione intero bene); 1564 - 1568(menzione intero bene); 1565 - 1565(menzione intero bene); 1609 - 1609(menzione intero bene)
Chiesa di Sant'Egidio e San Leone
Tipologia e qualificazione chiesa sussidiaria
Denominazione Chiesa di Sant'Egidio e San Leone <Terravecchia, Giffoni Valle Piana>
Altre denominazioni Chiesa di San Egidio e San Leone
S. Egidio e Leone
Ambito culturale (ruolo)
maestranze campane (costruzione)
Notizie Storiche

1309  (menzione intero bene)

Per ambedue le chiese le prime notizie risalgono all'anno 1309.

1534  (menzione intero bene)

Nel 1534 a provvista pastorale della parrocchia di S. Egidio è riservata alla S. Sede , che con bolla di Paolo III la conferisce ad Antonio de Georgiis.

1564 - 1568 (menzione intero bene)

Nella visita pastorale del 1564 la parrocchiale di S. Egidio, a navata unica. è priva di sagrestia, il campanile ha due campane. Con decreto arcivescovile del 1 febbraio 1568 è unita alla parrocchiale di S. Leone. La parrocchiale di S. Leone, sita nella piazzetta del casale di Terravecchia, è anch'essa a navata unica con ingresso ad occidente, ad est invece vi è l'altare maggiore con un'icona lignea, ad ovest l'effigie di S. Leone e di S. Pietro Apostolo con in mezzo la B. Vergine col Bambino in braccio, infine vi è il tabernacolo con il Santissimo e il fonte battesimale presso la porta d'ingresso.

1565  (menzione intero bene)

Nella visita del 12 febbraio 1565 la parrocchia di S. Leone è di collazione di S. Pietro a Corte di Salerno. Cappellano è d. Pirro Granato, rettore Giovan Paolo Gallo. La parrocchia conta 20 fuochi ed ha una rendita di 12 ducati annui da dividere in parti uguali tra il cappellano e il rettore. La chiesa ha bisogno solo di alcuni arredi sacri. A causa di una infermità agli occhi il cappellano non celebra, è sostituito da d. Giovan Antonio Cancellieri.

1609  (menzione intero bene)

Nella visitadel 20 maggio 1609 S. Leone ha il cappellano e il rettore. La rettoria, in affitto per 12 ducati, risulta unita alla parrocchiale di S. Egidio. Il Santissimo si conserva all'altare maggiore. Il cappellano ha l'obbligo di celebrare tutte le domeniche, nelle feste di precetto e ancora il lunedì per i defunti e il sabato per la b. Vergine.
Descrizione

La chiesa nell'antico borgo di Terravecchia, addossandosi alle adiacenti abitazioni del centro storico. Si tratta di un edificio a pianta rettangolare, ad unica navata, in struttura in muratura portante con copertura in capriate lignee a vista. L'interno risulta in buono stato; le pareti sono intonacate, tinteggiate in colori chiari e impreziosite con stucchi, fregi e modanature in color oro. L'aula è pavimentata con piastrelle quadrate in cotto. La facciata principale, interamente intonacata, è costituita da due ordini; quello inferiore presenta l'ingresso con infisso in legno massiccio con soprastante apertura rettangolare vetrata e, ai lati, due paraste verticali color ocra; quello superiore, a chiusura, è costituito dal timpano triangolare incorniciato con modanature, ospitante l'alloggiamento di due campane.
Impianto strutturale
Struttura in muratura portante con copertura in capriate lignee a vista
Pianta
Edificio a pianta rettangolare, ad unica navata.
Pavimenti e pavimentazioni
L'aula è pavimentata con piastrelle quadrate in cotto.
Facciata
La facciata principale, interamente intonacata, è costituita da due ordini; quello inferiore presenta l'ingresso con infisso in legno massiccio con soprastante apertura rettangolare vetrata e, ai lati, due paraste verticali color ocra; quello superiore, a chiusura, è costituito dal timpano triangolare incorniciato con modanature, ospitante l'alloggiamento di due campane.
Adeguamento liturgico

presbiterio - aggiunta arredo (2010 ca.)
Il presbiterio è costituito dal tabernacolo inserito tra marmi policromi, dall'altare maggiore in legno, dal leggio e dalla sede mobili in legno.
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