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Massafra
Castellaneta
chiesa
rettoria
S. Lorenzo Martire
Parrocchia di San Lorenzo Martire
Pavimenti e pavimentazioni; Pianta; Struttura
altare - aggiunta arredo (2012)
XVI - XVI(ristrutturazione intero bene); XVI - 1582(completamento intero bene); XVIII - XVIII(ristrutturazione intero bene); XX - 1996(restauro intero bene)
Chiesa di San Lorenzo Martire
Tipologia e qualificazione chiesa rettoria
Denominazione Chiesa di San Lorenzo Martire <Massafra>
Altre denominazioni Antica chiesa Madre
Chiesa del Santissimo Crocifisso
Chiesa Santissimo Crocifisso
S. Lorenzo Martire
Ambito culturale (ruolo)
maestranze pugliesi (costruzione)
Notizie Storiche

XVI  (ristrutturazione intero bene)

Decorazioni parietali ed arredi interni

XVI - 1582 (completamento intero bene)

Fu il generoso mecenate, barone Pappacoda a far costruire la chiesa in originale stile militare (chiesa fortificata) su un avamposto del Castello. L'edificio fu consacrato nel 1582.

XVIII  (ristrutturazione intero bene)

Interventi sulle decorazioni interne dell'edificio

XX - 1996 (restauro intero bene)

Lavori di consolidamento e restauro che hanno interessato tutto l'edificio.
Descrizione

La struttura, che va dalla porta d'ingresso sino all'abside, è un edificio organico realizzato secondo un progetto in cui le nicchie e tutto quello che si può osservare nascono in una perfetta sintonia. Solo qualche ripensamento venne in corso d'opera, soprattutto per quanto riguarda i costoloni.L'interno è ad una sola navata rettangolare con pilastri divisori polistili. Le volte delle due prime campate sono a crociera, evidenziate da costoloni, mentre quella del coro è a vela. Sul capitello che si trova sopra la semi colonna collocata a destra dell'ingresso è scolpito il leone in cammino che si morde la coda (stemma araldico dei Pappacoda), datato Anno Domini 1533. La seconda fase di grande importanza per la fabbrica è quella settecentesca, durante la quale la chiesa subisce una completa rivoluzione. In questo periodo viene demolita e ampliata la parte terminale. Sul lato sinistro vi è una grande nicchia ricoperta di affreschi. Sul fondo una Madonna in trono con Bambino, con ai lati l'iscrizione “S.M.-D.C.N.P.” (Santa Maria di Costantinopoli Nostra Patrona). Nell'intradosso della nicchia sono raffigurati da un lato un S. Eligio Vescovo, con abiti pontificali, in atto di benedire e dall'altro un S. Antonio Abate, con libro e bastone. Nel sottarco è rappresentato il Padre Eterno benedicente, contornato da angeli. Sul lato sinistro dell'ingresso è collocato il battistero. L'ingresso alla zona absidale è caratterizzata da una preziosa balaustra realizzata nel settecento e da una piccola scalinata di cinque gradini. A fare da maestoso sfondo all'altare maggiore è la Macchina Lignea di stile barocco del 1783 con il coro ligneo intarsiato. È una struttura a due piani di legno dipinto e indorato, con quattro statue collocate sui lati, a mò di pinnacoli. Sei colonne variamente decorate seguono le rientranze e le sporgenze del primo piano, mentre in quello superiore un sistema di paraste prosegue verso l'alto il gioco delle colonne. Due aperture sulla facciata contengono, in basso, una nicchia con la statua di S. Michele Arcangelo e, nell'ordine superiore, un grande dipinto della Madonna della Scala, l'uno e l'altra patroni di Massafra. Completa il tutto una ricca decorazione di cornici, cartigli, festoni e rosette.
Pavimenti e pavimentazioni
La pavimentazione della navata è costituita da mattoni in marmo beige con leggere venature grigie; in corrispondenza delle nicchie laterali, si sono conservate piccole porzioni della vecchia pavimentazione di chianche. L'abside presenta una pavimentazione costituita da mattoni quadrati in cotto, mentre nel Cappellone del Sacramento la pavimentazione è in marmi policromi.
Pianta
La struttura presenta uno sviluppo longitudinale a navata unica. Costoloni definiscono e disegnano gli spazi; le prime due campate presentano una copertura a crociera, mentre l'abside presenta una volta a vela. Nella seconda campata destra si apre il Cappellone del Sacramento costituito da due ambienti di forma quadrata, di cui il primo con soffitto a cupola, mentre il secondo voltato a vela. Simmetricamente, sul lato sinistro della navata, si apre l'ingresso per la sacrestia, a pianta quadrata e dal quale si ha accesso ad un altro ambiente che si sviluppa sul lato sinistro della zona absidale. La luce all'interno della chiesa è data dal grande rosone in controfacciata, da due finestre sul lato destro, una sul lato sinistro e da tre finestre nella zona absidale.
Struttura
Esternamente l'intera struttura si presenta definita da blocchi di tufo rivestiti da uno scialbo color sabbia. Internamente l'intera superficie si presenta scialbata di bianco; nel Cappellone del Sacramento le pareti e la volta sono rivestite in parte da marmi policromi e in parte si presentano scialbate di celeste e color oro.
Adeguamento liturgico

altare - aggiunta arredo (2012)
Nella zona absidale, in posizione centrale, davanti all'antico altare maggiore è collocata la mensa eucaristica, recentemente realizzata e dedicata, costituita da due pilastri in marmo bianco con foglie d'acanto sui cui poggi il piano della mensa medesima.
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