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Laterza
Castellaneta
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parrocchiale
Maria SS. Assunta
Parrocchia di Maria Santissima Assunta
Facciata; Pianta; Pavimenti e pavimentazioni; Interno; Struttura
altare - aggiunta arredo (1966); fonte battesimale - aggiunta arredo (1966)
1112 - 1112(completamento intero bene); XIX - XIX(restauri interno bene); 2010 - 2010(completamento campanile); 2018 - 2020(restauro intero bene)
Chiesa di Maria Santissima Assunta
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di Maria Santissima Assunta <Laterza>
Altre denominazioni Chiesa di Santa Maria la Grande
Maria SS. Assunta
Ambito culturale (ruolo)
maestranze pugliesi (costruzione)
Notizie Storiche

1112  (completamento intero bene)

La chiesa fu consacrata il 27 Aprile del 1112

XIX  (restauri interno bene)

Interventi di restauro, databili al primo decennio del XIX secolo, hanno modificato la spazialità interna e la facciata

2010  (completamento campanile)

Il campanile è di recente realizzazione e sostituisce un precedente in cemento armato mai completato

2018 - 2020 (restauro intero bene)

Consolidamento e restauro delle facciate e sostituzione degli infissi. Impermeabilizzazione copertura
Descrizione

Del complesso abbaziale di Santa Maria La Grande resta oggi la sola chiesa che fu consacrata il 27 Aprile del 1112, come attesta l’epigrafe di fondazione murata in controfacciata, per volere della Contessa Matilde moglie di Alessandro, Conte di conversano e signore di Matera e destinata a Giovanni, nell’occasione consacrato “abate “ di molti monaci. La chiesa segue lo schema basilicale con absidi a vista, orientate ad Est, e tre navate, scandite da due file di massicci pilastri. La facies originaria della chiesa fu pesantemente stravolta da interventi di consolidamento e restauro del primi decenni dell’ottocento che hanno modificato sia la spazialità interna che la facciata principale. Della redazione originaria dell’edificio sono ancora perfettamente leggibili il prospetto posteriore con le tre absidi estradossate ed il motivo degli archetti pensili scanditi da lesene che orna sia le absidi sia la parte superiore della facciata laterale.
Facciata
La facciata principale, tripartita verticalmente da due larghe paraste che separano la zona centrale più alta da quelle corrispondenti alle navate laterali, più basse e con falde spioventi. Il portale, il timpano a volute ed i pinnacoli riecheggiano motivi tardo barocchi. Per l’illuminazione delle navate laterali vi sono in facciata due occhi; mentre una bifora, sul portale d’ingresso, illumina la navate principale. Molto interessante è la bifora, nella quale la colonnina in marmo a sezione ottagonale ed il capitello di forma cubica sono elementi di spoglio probabilmente della prima edizione della chiesa.
Pianta
L’impianto planimetrico della chiesa ha uno sviluppo longitudinale con absidi estradossate. L’interno misura m 19,60 x 12,80. La chiesa si sviluppa in cinque campate; l’ultima è stata occupata in parte dalla realizzazione della cantoria in muratura durante i lavori di ristrutturazione dei primi decenni dell’ottocento
Pavimenti e pavimentazioni
L’attuale pavimentazione in marmo beige, formata da quadrati 50 per 50 posizionati con venature perpendicolari tra loro, è circa di 30 cm più alta rispetto a quello originaria tanta da occludere parzialmente la vista del basamento dei pilastri. L’attuale pavimentazione copre il precedente pavimento in battuto di cemento a riquadri. Il pavimento della zona presbiteriale è a scacchiera in marmo grigio chiaro e grigio scuro
Interno
La navata principale ha una larghezza doppia rispetto alle laterali; anche se quest’ultime oggi si presentano ridotte dalla costruzione di pilastri di rinforzo addossati agli originari per il sostegno delle volte in muratura che hanno sostituito le capriate lignee. La chiesa infatti è divisa trasversalmente in campate ed ogni campata è ricoperta da una volta a stella su base rettangolare nella navata principale e volte a crociera nelle navate laterali. All’interno le navate sono scandite da cinque archi, su pilastri a sezione circolare, costruiti in blocchi tufacei, ed arricchiti dalla parte della navata centrale da lesene che corrono dal piano di calpestio lungo le colonne fino a sdoppiarsi intorno agli archi. La conformazione di questi pilastri rimanda alla tipologia del pilastro piatto con due mezze colonne addossate; qui il pilastro sembra restringersi alla lesena, mentre le colonne diventano preminenti. I capitelli hanno semplice forma cubica a spigoli smussati. Alla zona absidale si accede attraverso un gradino. La parete di fondo è rivestita per circa 2 mt da doghe longitudinali in marmo rosa con modanatura in marmo grigio e nella parte sovrastante una tela che rappresenta l’assunzione della Vergine ad opera del pittore Malvani realizzata nel 1941.
Struttura
La chiesa presenta muratura a faccia a vista nei prospetti. All’interno le volte e le pareti perimetrali in tufo sono intonacate. Le colonne e i capitelli e gli archi sono realizzati in “carparo”, tufo locale, a vista
Adeguamento liturgico

altare - aggiunta arredo (1966)
L’altare originario in pietra viene sostituito nel 1966 con l’ attuale in marmo e viene realizzato l’ambone anch’esso in marmo.
fonte battesimale - aggiunta arredo (1966)
Nel 1966 viene posto sul presbiterio il fonte battesimale che precedentemente si trovava in fondo alla chiesa. Il fonte battesimale è ricavato in una vasca monolitica in pietra con figure umane ad altorilievo. Probabilmente la vasca da fontana, come denotano i fori in corrispondenza delle bocche dei quattro personaggi, è un elemento di spoglio del complesso abbaziale originario.
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