chiese italiane censimento chiese edifici di culto edifici sacri beni immobili patrimonio ecclesiastico beni culturali ecclesiastici beni culturali della Chiesa cattolica edilizia di culto restauro adeguamento liturgico Mercato San Severino Salerno - Campagna - Acerno chiesa parrocchiale S. Giovanni in Parco Parrocchia di Santa Maria delle Grazie in San Giovanni in Parco Campanile; Facciata; Impianto strutturale; Pavimenti e pavimentazioni; Pianta altare - aggiunta arredo (1975 circa) 980 - 1444(menzione carattere generale); 1466 - 1468(menzione carattere generale); 1579 - 1586(menzione carattere generale); 1750 - 1750(restauro carattere generale); 1809 - 1857(menzione carattere generale); 1811 - 1880(menzione carattere generale); 1941 - 1965(menzione carattere generale)
Chiesa di San Giovanni in Parco
Tipologia e qualificazione
chiesa parrocchiale
Denominazione
Chiesa di San Giovanni in Parco <Mercato San Severino>
Altre denominazioni
Chiesa di Santa Maria delle Grazie S. Giovanni in Parco
Ambito culturale (ruolo)
maestranze campane (costruzione)
Notizie Storiche
980 - 1444 (menzione carattere generale)
Della chiesa e convento domenicano si ha notizia nel 980. Nel 1309 la chiesa è detta "S. Maria de Castro". Nel 1444 Giovanni Sanseverino dispone nel testamento un lascito di 6000 ducati per la costruzione di un complesso monastico per i domenicani a Mercato San Severino e vuole che vi sia sepolto.
1466 - 1468 (menzione carattere generale)
Risale al 1466 la bolla papale per la costruzione del complesso ottenuta da Roberto Sanseverino, mentre nel 1468 il capitolo generale dei domenicani dichiara il convento priorato.
1579 - 1586 (menzione carattere generale)
Nel 1579 si ha l'erezione della confraternita del Rosario nella chiesa di S. Giovanni in Palco ed il contratto per l'esecuzione di una pala d'altare per la Confraternita del Rosario ad opera del pittore Cornelis Smet (opera probabilmente non eseguita.
Nel 1585 viene commissionata una pala d'altare per la Confraternita del Rosario allo scultore Bartolomeo Clarino e al pittore Fabrizio Santafede (pagamento finale nel 1586)
1750 (restauro carattere generale)
Risale al 1750 il completamento dei radicali restauri alla chiesa.
1809 - 1857 (menzione carattere generale)
Nel 1809 si ha l' alienazione del monastero in favore del comune, mentre nel 1857 la chiesa viene affidata all'Arciconfraternita del Rosario.
1811 - 1880 (menzione carattere generale)
Nel 1811 la sede parrocchiale è trasferita nella chiesa di S. Antonio. Nel 1841 la parrocchia torna nella sua antica sede. Nel 1869 la sede ritorna in S. Antonio ed il titolo è modificato in "S. Maria delle Grazie e S. Antonio". Nel 1880 la sede è trasferita nella chiesa di S. Maria delle Grazie ed il titolo resta doppio. In un secondo momento i due titoli parrocchiali si dividono e la sede di S. Maria delle Grazie è trasferita nella chiesa di S. Giovanni in Parco, ex convento domenicano, fondato nel 1466 e soppresso nel 1811.
1941 - 1965 (menzione carattere generale)
Nel 1941 vengono eseguiti i lavori di rifacimento del pavimento. A seguito del bombardamento del 1943 l'edificio subisce dei danni.
risale al 1965 l'erezione della chiesa a parrocchia.
Descrizione
La chiesa appare oggi nelle forme dovute alle trasformazioni di metà Settecento. Il prospetto principale si articola su due ordini divisi da un cornicione. Al piano terra l'ingresso è costituito da un grande arco a tutto sesto con stemma soprastante che immette in un atrio antistante l'ingresso alla chiesa. Sulla destra si erge l'imponente mole del campanile, in pietre squadrate e monofore in tufo grigio con cornici marcapiani con toro, modanata e con mensole. L'interno ha una navata centrale unica larga ed ampia, con due cappelle che fanno da braccio trasversale alla croce della pianta. Due serie di cappelle intercomunicanti formano come due navate ai fianchi di quella centrale.
Campanile
A destra della facciata la torre campanaria si erge su tre livelli di cui uno basamentale in blocchi di pietre squadrate di tufo a vista, mentre i restanti due livelli superiori presentano cantonali e monofore in tufo grigio con cornici marcapiani con toro, modanata e con mensole. Il resto della facciata è rifinito ad intonaco.
Facciata
La facciata presenta al piano terra un grande arco a tutto sesto con stemma soprastante che immette in un atrio antistante l'ingresso alla chiesa. Al livello superiore, in asse con 'arco, una vetrata con soprastante orologio è incorniciata da archi in rilievo a tutto sesto.Il basamento è costituito da blocchi di pietra bianca.
Impianto strutturale
L'impianto strutturale è in muratura portante
Pavimenti e pavimentazioni
La pavimentazione dell'aula liturgica è costituita da piastrelle quadre in cotto poste ortogonalmente all'ingresso, caratterizzate da un gioco cromatico che va dal giallo ocra al verde con iscrizioni nella parte centrale.
Pianta
La pianta della navata ha uno sviluppo rettangolare. Presenta un salto di quota a due terzi della lunghezza, in corrispondenza del pulpito ed un ulteriore salto che separa con due gradini l'ula liturgica dal presbiterio.
Adeguamento liturgico
altare - aggiunta arredo (1975 circa)
La chiesa è stata adeguata alle indicazioni del Concilio Vaticano II in materia di adeguamento liturgico. L'altare è costituito da una mensa sporgente sul blocco sottostante caratterizzato da fasce laterali in marmo con interposte fasce di legno nella zona centrale. L'intero sistema poggia su un basamento in marmo bianco.