chiese italiane censimento chiese edifici di culto edifici sacri beni immobili patrimonio ecclesiastico beni culturali ecclesiastici beni culturali della Chiesa cattolica edilizia di culto restauro adeguamento liturgico Villa Fisciano Salerno - Campagna - Acerno chiesa sussidiaria S. Lorenzo martire Parrocchia di Santi Andrea e Lorenzo Pianta; Facciata; Coperture; Pavimenti e pavimentazioni; Campanile presbiterio - intervento strutturale (2000) 1309 - 1309(menzione intero bene); 1447 - 1447(menzione intero bene); 1511 - 1511(menzione intero bene); 1564 - 1564(ristrutturazione cappella); 1667 - 1667(menzione altare maggiore); 1677 - 1677(menzione intero bene ); 1960 - 1960( menzione intero bene)
Chiesa di San Lorenzo Martire
Tipologia e qualificazione
chiesa sussidiaria
Denominazione
Chiesa di San Lorenzo Martire <Villa, Fisciano>
Altre denominazioni
S. Lorenzo martire
Ambito culturale (ruolo)
maestranze campane (costruzione)
Notizie Storiche
1309 (menzione intero bene)
La prima notizia della chiesa è del 1309: S. Lorenzo "de Puzulano", con il rettore Matteo de Lanzano.
1447 (menzione intero bene)
Nel 1447 la rettoria della chiesa viene assunta canonicamente dal chierico Antonio Rossi da Napoli, nipote dell'arcivescovo Barnaba Orsini.
1511 (menzione intero bene)
Il cardinale Fregoso, nella visita pastorale del 1511, la classifica tra le parrocchie dell'arcipretura di S.Severino ed osserva che in essa non si conservano l'Eucarestia e gli oli santi perchè situata il luogo poco frequentato.
1564 (ristrutturazione cappella)
Nel 1564 si rileva che la cappella a sinistra entrando è malandata. Quindi viene ordinato dal parroco di ristrutturarla a spese del rettore, dei fedeli e del cappellano in parti uguali, poichè non è patronale ed è senza dote. Il parroco non abita in parrocchia, ma nella vicina Calvanico
1667 (menzione altare maggiore)
Nella visita del 1667 l'altare maggiore è ben tenuto ed è sormontato da un'icona dipinta su tavola riproducente la b.V. Maria, s. Lorenzo e s. Giovanni Battista.
Per il resto tutto è in regola, solo la pila dell'acqua benedetta risulta spezzata.
1677 (menzione intero bene )
Nella visita del 1677 vi è l'economo e, a causa della cronica povertà della chiesa, gli arredi e i vasi sacri appaiono modesti. Nella chiesa vi è l'altare di Montevergine, eretto per devozione della famiglia de Luca.
1960 ( menzione intero bene)
Con decreto arcivescovile del 12 gennaio 1960 "ad tempus in forma aeque principaliter" a S.Andrea di Villa.
Descrizione
L’immobile presenta uno schema planimetrico semplice: la chiesa è planimetricamente orientata secondo l’asse est-ovest con la zona absidale rivolta ad ovest. Oggi lo schema di pianta della chiesa è ad unica navata. L’attuale aula presenta una copertura a due falde sorrette da capriate lignee a vista. Sul lato sinistro del fronte principale il campanile a pianta pressochè quadrata e cupolino in copertura. Dall'altare maggiore si accede ai locali pertinenziali a servizio dell’edificio religioso.
Pianta
La Chiesa presenta una pianta rettangolare che comprende l'aula e l'altare maggiore.
Facciata
La facciata principale della chiesa, trattata con colorazioni chiare, presenta paraste decorative laterali; sul cornicione di coronamento si innalza un timpano triangolare nel quale si apre una piccola apertura ogivale. Al di sopra del portale unico di ingresso è posto un medaglione circolare raffigurante la San Lorenzo Martire. Altre due aperture più grandi sono poste simmetricamente al di sotto del tipano e presentano infissi in legno. A sinistra si erge il campanile.
Coperture
La copertura della chiesa è a due falde sorrette da capriate lignee a vista con tavolato in legno.
Il manto di copertura è rifinito con tegole e coppi.
Pavimenti e pavimentazioni
L'aula presenta pavimentazione in piastrelle quadrate a motivi geometrici.
Campanile
Il campanile di modeste dimensioni è ripartito in 2 ordini di livello con sovrastante base
per l’erezione del cupolino ogivale.
Adeguamento liturgico
presbiterio - intervento strutturale (2000)
Il presbiterio è costituito dal tabernacolo inserito tra marmi policromi, dall'altare e da leggio e sede mobile in legno.