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beni culturali della Chiesa cattolica
edilizia di culto
restauro
adeguamento liturgico
Villa
Fisciano
Salerno - Campagna - Acerno
chiesa
parrocchiale
S. Andrea
Parrocchia di Santi Andrea e Lorenzo
Impianto strutturale; Coperture; Campanile; Elementi decorativi; Facciata; Fondazioni; Pavimenti e pavimentazioni
presbiterio - aggiunta arredo (2013)
966 - 966(menzione carattere generale); 1140 - 1140(generale carattere); 1197 - 1197(generale carattere); 1309 - 1338(generale carattere); 1407 - 1407(generale carattere); 1407 - 1407(edificazione intero bene); 1564 - 1576(riedificazione intero bene); 1667 - 1667(menzione altari); 1960 - 1960(menzione carattere generale); 1984 - 1985(ricostruzione copertura); 2013 - 2013(restauro intero bene)
Chiesa di Sant'Andrea
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di Sant'Andrea <Villa, Fisciano>
Altre denominazioni Chiesa di San Andrea
S. Andrea
Ambito culturale (ruolo)
maestranze campane (costruzione chiesa)
Notizie Storiche

966  (menzione carattere generale)

Nel 966 la località è indicata in un contratto di fitto di una terra arborata in un luogo avente tra i confini un «ballone in sanctum andrea de eodem locum Rota», ubicazione che corrisponde all'attuale frazione di Villa.

1140  (generale carattere)

Nel maggio 1140 l'arcivescovo Guglielmo la concede ad Alberto, abate del monastero di Montevergine "aaudita fama et cognita religione huius monasterii". I verginiani ne prendono possesso nel maggio dello stesso anno.

1197  (generale carattere)

Nella bolla di papa Celestino III, del 4 novembre 1197, la chiesa di S. Andrea è confermata, con uomini, mulino ed altri possedimenti, tra i beni appartenenti a Montevergine in tenimento di S. Severino (L'originale della bolla è andato perduto, ma risulta pubblicata da diversi autori (Renda, Verace-Costo, Mastrullo) e in MONGELLI, Gli Abati, 21 (n. 88), 22).

1309 - 1338 (generale carattere)

Nel 1309 è rettore Nicola Cursario, cappellano Giovanni da Villa. Nel 1338 è tenuta in beneficio da Eduardo, arcidiacono salernitano.

1407  (generale carattere)

Nell'aprile del 1047 Alferio, abate e arciprete di S. Massimo, dà in beneficio a Stefano prete la chiesa di S. Andrea.

1407  (edificazione intero bene)

Nel 1407 è già parrocchia. Il 3 settembre infatti si ottiene il permesso di edificare un oratorio "sub vocabulo S. Margaritae Virginis et Martiris [.....] prope parrochialem ecclesiam S. Andreae" nel casale di Villa dello "Stato" di S. Severino. Tra le parrocchie della Terra di S. Severino è ricordata nella relazione della visita pastorale del cardinale Fregoso, con l'annotazione dell'assenza del cappellano per la morte del titolare ( Il 30 aprile 1600 con bolla arcivescovile è conferita la cappellania di S . Leonardo e S. Francesco di Paola nella chiesa parrocchiale di Villa di patronato della famiglia Ansalone).

1564 - 1576 (riedificazione intero bene)

Nella visita dell'8 dicembre 1564 rettore e cappellano sono riuniti nella persona di d. Mariano Ansalone, la parrocchia conta 160 fuochi ed ha una rendita annua di 26 ducati. In quest'anno è in corso di costruzione la nuova chiesa, che nel 1576 non è stata ancora completata. Il Santissimo si conserva all'altare maggiore, gli oli sacri presso un altro altare. I fedeli, a causa della povertà della chiesa, chiedono all'arcivescovo di unire in perpetuo rettoria e cappellania. L'8 giugno 1576, col beneplacito e consenso dell'arcivescovo di Salerno, fra Serafino Cavalli di Brindisi, "humilis generalis magister" dell'O.P., concede facoltà a fra Vincenzo da Nocera di erigere la cappella del Rosario nella chiesa di S. Andrea di Villa. L'erezione avviene il 3 luglio dello stesso anno, gli iscritti sono tenuti a fare un'offerta al monastero di S. Giovanni in Palco di S. Severino.

1667  (menzione altari)

Nella visita del 25 aprile 1667 la chiesa ha al suo interno dodici altari. Quello dedicato a S. Lucia, di patronato della famiglia Coraggio, non è completo per celebrare messa. Presso l'altare maggiore vi è eretto il Monte dei Morti, i cui confratelli hanno l'obbligo di versare ciascuno "asses duas" al mese per le messe dei defunti. Durante la visita del 13 maggio 1677 non risultano soddisfatte alcune messe, l'altare di S. Maria di Costantinopoli della famiglia Macchiaroli è quasi spoglio e l'icona rovinata. Ai compatroni viene ingiunto di procurare quanto manca e di far restaurare il quadro, nel frattempo sospende le celebrazioni. L'altare dell'Annunziata è "tolerabiliter ornato", ha un onere di 8 messe annue, delle quali solo 6 sono soddisfatte con la rendita di un castagneto. Gli altari dei Ss. Filippo e Giacomo, del Crocifisso e di tutti i defunti sono interdetti, con l'obbligo da parte dei compatroni di provvedere a quanto manca. Ugualmente spoglio è l'altare del Rosario.

1960  (menzione carattere generale)

Il 12 gennaio 1960 è unita a Pizzolano "ad tempus in forma aeque principaliter".

1984 - 1985 (ricostruzione copertura)

Con la L 219/81, che consentiva la ricostruzione in Campania degli immobili terremotati, si è ricostruita la copertura con capriate lignee poggianti su cordolo perimetrale in c.a. e stuttura metallica orizzontale a cui è sospeso il cassettonato.

2013  (restauro intero bene)

restauro architettonico interno ed esterno della Chiesa, consistente nel rifacimento della pavimentazione in marmo, in opere rivolte alla eliminazione di problematiche connesse all'umidità, rifacimento dell'intonaco esterno, tinteggiatura completa e rifacimento di finitura della cupola del campanile. le opere sono state eseguite dalla P.L. immobilare srl con la direzione dei lavori dell'arch. Sabatino Carmine.
Descrizione

L’immobile di cui qui trattasi denominato “Chiesa di S. Andrea Apostolo”, ubicato alla località Villa e di proprietà dell’Ente Parrocchia dei S.S. Andrea e Lorenzo con sede nel Comune di Fisciano (SA) alla via Chiesa, 2, risulta agi atti una testimonianza antichissima risalente al I sec. d.c. Presenta uno schema ad unica navata, sul cui fondo è disposto l'altare maggiore, elemento catalizzatore che divide lo spazio interno dell'aula liturgica con la retrostante sacrestia. La copertura è in capriate metalliche per la navata, ricostruite nell'intervento post sisma degli anni '80, e a volta a botte per il presbiterio e sagrestia. Immagine focale e fondale dell'aula è una tela rappresentante la Vergine Immacolata, inquadrata da cornici in gesso, lesene e timpano a conclusione.
Impianto strutturale
La Chiesa di S. Andrea in Villa ha un impianto molto semplice: schema ad unica navata - dim. 13 m x 8 m - con quattro cappelle laterali della profondità di circa 50 cm nelle quali sono collocate statue lignee. Un possente arco trionfale divide la navata centrale - costituente l'aula liturgica - dal presbiterio, caratterizzato, quest'ultimo da pianta rettangolare di modeste dimensioni e separato dalla retrostante sacrestia dall'altare maggiore ante-riforma liturgica.
Coperture
A copertura dell'intero immobile vi sono due falde inclinate, con manto in tegole di laterizio e capriate lignee, poste a distanza tra loro di 2 metri. Dall'interno, a chiusura dell'unica navata vi è un controsoffitto con motivo a scacchiera realizzato in legno, stuccato e tinteggiato con inserti in gesso rappresentanti dei fiori, sospeso con tiranti ad una struttura costituita da profili incrociati metallici, di esecuzione post-sisma.
Campanile
Lateralmente alla facciata principale si affianca il massiccio campanile, costituito da quattro ordini rastremati in altezza di cui tre con fornice e sovrastante cupola. L'interno presenta un vano, ospitante al piano terra due servizi igienici, e mediante una scaletta provvisoria in legno si accede al coro - disposto in corrispondenza dell'ingresso - e al vuoto tecnico al di sotto della copertura.
Elementi decorativi
Le finiture interne sono in stucchi e tinteggiatura a calce.
Facciata
Tutti i prospetti risultano austeri e sobri. La facciata principale del tipo "a capanna" ovvero costituita da due spioventi che segue la forma della navata maggiore, è prospiciente un crocevia. E' scandita dal ritmo delle lesene laterali che percorrono tutta la sua altezza, da due finestre ad arco, da un portale in pietra con due pinnacoli terminali e da una piccola scalinata in pietra locale. L'intero fabbricato è, nella parte posteriore, sottoposto al livello di campagna dal quale si distacca mediante canale a cielo aperto di raccolta delle acque meteoriche.
Fondazioni
Le fondazioni dell’impianto originario sono continue e costituite da una platea di pietre e calce (massicciata) dalla quale si elevano le murature portanti. Le strutture portanti verticali sono costituite da muratura in pietra sbozzata e malta ordinaria con uno spessore che varia da un massimo di novanta centimetri in fondazione ad un minimo di quaranta centimetri al piano della copertura. Le strutture portanti orizzontali sono costituite da capriata per l'aula liturgica e da volta a botte, con unghie in corrispondenza delle due finestre laterali a copertura del presbiterio e della retrostante sagrestia.
Pavimenti e pavimentazioni
la pavimentazione, messa in opera con l'ultimo restauro del 2013, è in prevalenza di marmo giallo oro, a sostituzione di cotto
Adeguamento liturgico

presbiterio - aggiunta arredo (2013)
I poli sono concentrati nell’area del presbiterio storico ben visibile dall’aula liturgica. L'altare, completamente in marmo, è costituito da una mensa superiore e da un paliotto raffigurante una croce stilizzata. L'ambone è posto sul lato destro dell’altare, in posizione avanzata sul presbiterio, anch'esso in marmo e riportante sul lato rivolto all'assemblea la croce di S. Lorenzo a cui è dedicata la Chiesa. La sede, possente nel materiale e nella presenza, è collocata lateralmente l'altare, e ben visibile dall'assemblea . Il Santissimo è nella sua posizione storica, ovvero sul lato destro dell'altare, di fronte la sede.
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