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Colognora di Valleriana
Villa Basilica
Lucca
oratorio
sussidiario
Madonna del Ponte
Parrocchia di San Michele
Pianta; Facciata; Impianto strutturale; Coperture; Pavimenti interni
presbiterio - intervento strutturale (1965/1970)
1630 - 1631(edificazione intero bene); 1729 - 1729(ricostruzione intero bene); 1734 - 1734(notizie storiche intero bene); 1871 - 1871(notizie storiche intero bene)
Oratorio della Madonna del Ponte
Tipologia e qualificazione oratorio sussidiario
Denominazione Oratorio della Madonna del Ponte <Colognora di Valleriana, Villa Basilica>
Altre denominazioni Chiesa di Santa Maria del Ponte
Ambito culturale (ruolo)
maestranze area lucchese (impianto)
maestranze area lucchese (ricostruzione)
Notizie Storiche

1630 - 1631 (edificazione intero bene)

A seguito della pestilenza del 1630-1631 fu edificato l'oratorio dedicato alla Madonna. (1,2)

1729  (ricostruzione intero bene)

Nel '700 avvenne una alluvione e l'oratorio fu ricostruito nel 1729, a breve distanza dai resti di quello antico. Esso fu intolato alla Madonna del Ponte. (1,2)

1734  (notizie storiche intero bene)

Nella visita pastorale del 1734, la chiesa è descritta ad una sola nave, con la volta dipinta sopra l'altare maggiore, venne ricostruita da nuovo. (3)

1871  (notizie storiche intero bene)

Nel 1871 l'oratorio venne indemaniato. (3)
Descrizione

La chiesa, intitolata alla Madonna del Ponte, fu interamente ricostruita a seguito di un‘alluvione nel 1729, a breve distanza dei resti del primitivo impianto risalente al XVII sec. edificato a seguito della pestilenza che si verificò tra il 1630 e il 1631. All’edificio, posto in posizione sopraelevata, si accede attraverso una scalinata che conduce all’ingresso porticato che ha conservato la pavimentazione originaria in grossi conci in pietra, rialzato da alcuni gradini. Il fronte risulta spartito da tre archi a tutto sesto, poggianti su colonne, e da pilastri laterali in pietra: sul davanti una terrazza, con funzione di sagrato. L’aspetto che contraddistingue l’oratorio è quello tipico dell’edilizia storica religiosa minore molto diffusa in ambito territoriale. Al centro è posto un portale architravato con mostre in pietra, ai lati del quale in posizione simmetrica si trovano due finestre rettangolari con cornici in pietra. Sopra quest’ultimo, una interessante decorazione pittorica della Sacra Famiglia del XX sec. e, appena sotto la gronda, una finestra rettangolare che contribuisce ad illuminare l’interno. Sul prospetto laterale fronte strada, spartito da archi ciechi poggianti su lesene, sono state di recente aperte una serie di finestre dalla forma poco attinente con il linguaggio molto coerente del resto dell’edificio; un ulteriore ingresso si trova sul prospetto laterale opposto. La pianta della chiesa è di forma rettangolare, la pavimentazione è in cotto moderno a quadroni ed il soffitto, tinteggiato di bianco, ordito con travi e travicelli. L’aula è divisa dall’area presbiteriale da un arco che presenta una decorazione pittorica dello stesso tipo di quella che si trova nella volta che copre il presbiterio. Da segnalare, per la sua qualità, il dossale dipinto del 1516 che rappresenta San Michele Arcangelo e San Sebastiano.
Pianta
La pianta è ad aula unica rettangolare.
Facciata
La facciata si compone di un avancorpo porticato, suddiviso da tre archi che poggiano su colonne e pilastri, rialzato da alcuni gradini. L'ingresso nel prospetto principale è con portale con mostre in pietra, ai lati del quale sono poste due finestre con cornici. Al disopra della porta principale si trova una raffigurazione pittorica della sacra famiglia del XX sec. Sopra la tettoia un ulteriore finestra contribuisce ad illuminare il vano.
Impianto strutturale
L'impianto strutturale è con muratura mista continua. La struttura della copertura è con impalcato ligneo con travi e travicelli.
Coperture
La copertura è a capanna con manto in coppi e tegole.
Pavimenti interni
Il pavimento è in cotto.
Adeguamento liturgico

presbiterio - intervento strutturale (1965/1970)
L’intervento di adeguamento liturgico, con carattere di stabilità, ha visto la rimozione delle balaustrate, il rifacimento della pavimentazione e la collocazione, al centro del presbiterio, dell’altare della celebrazione in marmo. Sulla destra, in prossimità del gradino del presbiterio e poggiante direttamente sulla pavimentazione, si trova l’ambone in legno; mentre sulla sinistra, a ridosso della parete laterale, è collocata una sedia lignea, utilizzata come sede del celebrante. La riserva eucaristica è rimasta quella del tabernacolo, in legno, dell’altare maggiore storico.
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