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Formentale
Lucca
Lucca
chiesa
parrocchiale
S. Bartolomeo
Parrocchia di San Bartolomeo
Facciata; Prospetti; Abside; Pianta; Presbiterio; Impianto strutturale; Coperture; Pavimenti e pavimentazioni; Elementi decorativi; Cantoria; Campanile
presbiterio - intervento strutturale (1970-1979)
892 - 892(prima attestazione intero bene); XII sec. - XII sec.(costruzione intero bene); XVII sec. - XVII sec.(rifacimento interno); 1905 - 1905(restauro intero bene); 1978 - 1978(liberazione esterno); 1988 - 1988(incendio interno); 2004 - 2004(manutenzione straordinaria intero bene)
Chiesa di San Bartolomeo
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di San Bartolomeo <Formentale, Lucca>
Altre denominazioni S. Bartolomeo apostolo
S. Bartolomeo
Ambito culturale (ruolo)
maestranze lucchesi (costruzione)
Notizie Storiche

892  (prima attestazione intero bene)

Risale all'892 il primo documento che attesta l’esistenza di una chiesa a San Bartolomeo. In tale documento viene risolta la disputa tra i pievani di Arliano e San Macario per la giurisdizione su detta chiesa.

XII sec.  (costruzione intero bene)

Nel XII secolo fu costruito l’attuale edificio.

XVII sec.  (rifacimento interno)

Nel XVII secolo l’interno dell’edificio subì delle trasformazioni per adeguarlo al gusto del tempo.

1905  (restauro intero bene)

Nel 1905 la chiesa di San Bartolomeo venne restaurata portandola all’aspetto del XII secolo.

1978  (liberazione esterno)

Nel 1978 sono state rimosse le superfetazioni incongrue.

1988  (incendio interno)

Il giorno 10 gennaio 1988 si sviluppò, all’interno della chiesa, un incendio il quale non ha danneggiato l’edificio ma solo alcuni arredi.

2004  (manutenzione straordinaria intero bene)

Nel 2004 sono stati eseguiti lavori di manutenzione straordinaria all’edificio.
Descrizione

La borgata e la chiesa di Formentale sorsero intorno ad un antico castello e vengono citati per la prima volta in una pergamena, datata all’anno 892, in cui viene risolta una controversia, fra il pievano di Arliano e quello di San Macario, per la giurisdizione sulla chiesa intitolata a San Bartolomeo. L’edificazione dell’attuale edificio viene fatta risalire al XII secolo, sui resti dell’edificio altomedioevale che nei secoli successivi, soprattutto nel XVII secolo, è stato trasformato, maggiormente nell’interno, per adeguarlo al gusto del tempo. Nel 1905 furono intrapresi, ad opera della Soprintendenza, lavori di restauro che riportarono l’edificio all’aspetto romanico che possiamo ammirare oggi. La semplice facciata a capanna si presenta con il paramento in conci calcarei a vista, disposti ad opera quadrata pseudoisodoma, che prosegue nei prospetti laterali e nell’abside. Il materiale e la tecnica costruttiva rendono chiara la lettura dei diversi interventi successivi effettuati sui paramenti. Il portale d’accesso è privo di decorazioni e al disopra si apre una bifora. In asse a questa è presente, in un brano di muratura moderna, una finestra cruciforme che si rifà a quella originale presente nel fronte orientale. L’edificio a pianta rettangolare, con l’asse maggiore orientato a est, ha l’interno ad aula unica concluso da un’abside e caratterizzato dalle cortine murarie in conci di pietra calcarea lasciati a vista e dalle strutture lignee della copertura.
Facciata
La facciata a capanna si presenta con il paramento in conci calcarei a vista, disposti ad opera quadrata pseudoisodoma, che denuncia chiaramente come la parte sommitale sia il frutto di un rifacimento compiuto molto probabilmente durante i restauri di inizio Novecento. Il portale d’accesso è privo di decorazioni e viene definito dai conci della muratura, negli stipiti, e da un architrave monolitico. Al disopra dell’ingresso si apre una bifora con un colonnino centrale e archi con ghiere modanate. In asse a questa è presente, nella muratura moderna, una finestra cruciforme, che si rifà a quella originale presente nel fronte orientale.
Prospetti
Molto interessanti risultano i prospetti laterali, soprattutto quello settentrionale completamente libero, dove sono chiaramente distinguibili diverse tessiture murarie che evidenziano fasi successive di innalzamento della fabbrica. Infatti, abbiamo una porzione inferiore in grossi conci, sormontata da una fascia centrale a filaretto, che a sua volta è sovrastata da una a opera quadrata. Nel fronte settentrionale si aprono due monofore e un ingresso laterale.
Abside
L’abside è la parte che si svela per prima a chi si avvicina all’edificio. E' molto ben conservata nei suoi caratteri originali, con il suo paramento in conci di calcare, perfettamente squadrati, disposti ad opera quadrata che si innalzano sopra una zoccolatura nel medesimo materiale. Vengono conclusi da una semplice cornice a cavetto. Vi si aprono tre monofore con profonde strombature.
Pianta
L’edificio ha una forma in pianta rettangolare, con l’asse maggiore orientato da est a ovest, con l’ingresso in quest’ultima posizione. L’interno, ad aula unica, è concluso da un’abside.
Presbiterio
Il presbiterio è ospitato nella porzione orientale dell’edificio ed è rialzato di due gradini rispetto al piano dell’aula.
Impianto strutturale
Le parti strutturali dell’edificio sono costituite da muratura continua, capriate e impalcati lignei.
Coperture
Il manto di copertura è in coppi ed embrici di laterizio.
Pavimenti e pavimentazioni
L’interno è pavimentato con mattonelle quadrate, antiche e di laterizio, per la porzione destinata ai fedeli, mentre il presbiterio ha una pavimentazione sempre in laterizio ma di recente fabbricazione.
Elementi decorativi
L’interno dell’edificio è caratterizzato dalle cortine murarie in conci, di pietra calcarea, lasciati a vista e dalle strutture lignee della copertura.
Cantoria
La cantoria posta in controfacciata è sorretta da mensole lignee scolpite, il parapetto ligneo è ripartito in specchiature con sbalzi dorati.
Campanile
Il massiccio campanile posto nell’angolo sud-ovest dell’edificio, probabilmente era parte dell’antica struttura militare, ed è costituito da muratura in pietra a filaretto. Nella parte superiore di aprono quattro ampie finestre archivoltate.
Adeguamento liturgico

presbiterio - intervento strutturale (1970-1979)
L’intervento di adeguamento liturgico, con carattere di stabilità, ha visto la completa riorganizzazione dell’area presbiteriale. Sono stati tolti, prima di tutto, l’altare maggiore storico e le balaustrate, e al centro del presbiterio, su una predella in muratura, è stato collocato l’altare della celebrazione in pietra. Sulla destra, al limite anteriore del presbiterio e a diretto contatto con la pavimentazione, un leggio in ferro funge da ambone; mentre appoggiato alla parete dell’abside, in posizione centrale, si trova uno stallo maggiore ligneo da coro, dotato di pedana, riadattato come sede del celebrante.
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