chiese italiane censimento chiese edifici di culto edifici sacri beni immobili patrimonio ecclesiastico beni culturali ecclesiastici beni culturali della Chiesa cattolica edilizia di culto restauro adeguamento liturgico Pieve di Compito Capannori Lucca chiesa parrocchiale S. Giovanni Battista Parrocchia di San Giovanni Battista Pianta; Facciata; Impianto strutturale; Coperture; Pavimenti interni; Campanile presbiterio - intervento strutturale (1966-1970); presbiterio - aggiunta arredo (1991) 983 - 983(preesistenze notizie storiche); XI sec. - XI sec.(prima attestazione intero bene); 1498 - 1498 (prima descrizione intero bene ); 1636 - 1636(descrizione campanile); 1660 - 1660(descrizione battistero); 1680 - 1680(notizie storiche campanile); 1728/03/13 - 1728/03/13(demolizione intero bene); 1728/09/20 - 1729(costruzione intero bene); 1729/02/06 - 1729/02/06(consacrazione intero bene); 1735 - 1735(ampliamento intero bene); 1853 - 1853(descrizione intero bene); 1875 - 1909(restauro intero bene); 1889 - 1889 (costruzione interno); 1930 - 1930(ristrutturazione campanile); 1936 - 1936(decorazioni intero bene); 1960 - 1960(restauri interno); 1990 - 1990(restauro interno); 1997 - 1997(restauro intero bene); 2004 - 2004(restauro inero bene); 2011 - 2011(restauro campanile)
Chiesa di San Giovanni Battista
Tipologia e qualificazione
chiesa parrocchiale
Denominazione
Chiesa di San Giovanni Battista <Pieve di Compito, Capannori>
Altre denominazioni
S. Giovanni Battista
Ambito culturale (ruolo)
maestranze toscane (impianto)
maestranze toscane (ampliamento)
maestranze toscane (completamente ricostruita)
Notizie Storiche
983 (preesistenze notizie storiche)
L'antica Pieve è documentata, per la prima volta, in un atto del 983, ed era dedicata a S. Stefano. Durante il primo millennio risulta essere ubicata in località Villora in territorio di S. Ginese di Compito.
XI sec. (prima attestazione intero bene)
Agli inizi del 1000 cambiò ubicazione e fu costruita nel luogo attuale e dedicata a S. Giovanni Battista. Nulla resta dell'edificio della chiesa romanica ricordata nel catalogo delle chiese di Lucca del 1260 e da cui dipendevano oltre venti enti religiosi fra monasteri, chiese parrocchiali, ed ospedali.
1498 (prima descrizione intero bene )
Nella visita pastorale del 1498 la chiesa è descritta con: un campanile, da una navata, quattro altari, non ha il tabernacolo, ma ha il fonte battesimale.
1636 (descrizione campanile)
Nella visita pastorale del 1636 il campanile è diroccato ed è davanti alle porte della chiesa.
1660 (descrizione battistero)
Nella visita pastorale del 1660 viene descritto il battistero. E' collocato al lato destro dell'ingresso, appoggiato alla parete con ornamenti di cemento e con colonne di marmo, anche il fonte è in marmo.
1680 (notizie storiche campanile)
Lo troviamo ricostruito dalle fondazioni nel 1680 e, sempre in quest'anno, il notaio della visita pastorale lo descrive come “unito alla canonica e assai alto”.
1728/03/13 (demolizione intero bene)
La chiesa fu demolita completamente come riportato negli archivi parrocchiali.
1728/09/20 - 1729 (costruzione intero bene)
Fu costruita la nuova chiesa e aperta al culto nel febbraio 1729.
1729/02/06 (consacrazione intero bene)
La nuova chiesa fu consacrata dall'Arcivescovo Guinigi il 6 Febbraio 1729.
1735 (ampliamento intero bene)
La visita pastorale del 1735 ci informa che sono in corso i lavori di ampliamento a causa dei quali si è dovuto demolire l'altare di San Michele, l'unico che si trovava nella navata. La chiesa ampliata (transetto e prolungamento delle navi) fu consacrata da Mons. Filippo Sardi il 15 maggio 1791 che ne fissò l'anniversario la seconda domenica di maggio.
1853 (descrizione intero bene)
Nella visita pastorale del 1853 il vescovo descrive la chiesa, con un fonte battesimale, tre altari in marmo. Il maggiore con il SS. Sacramento, il laterale con il titolo della compagnia, l'altro a sinistra con il titolo della SS. Vergine del Rosario. Sotto l'altare maggiore vi è il corpo di S. Anastasio Martire.
1875 - 1909 (restauro intero bene)
I documenti citano una ristrutturazione, ma non specificano l'oggetto dell'intervento. Nelle visite pastorali di quel periodo sono descritti interventi all'interno della chiesa. Il disegno del Matraia 1859-1860, documenta la chiesa prima dei lavori di ristrutturazione. La facciata presenta volute non più esistenti.
1889 (costruzione interno)
Nella visita pastorale del 1889 il vescovo in visita, descrive la chiesa a croce latina a tre navate. Trova in costruzione l'altare maggiore, e descrive l'altare di marmo dedicato alla Vergine del Rosario. In seguito saranno costruiti altri due altari.
1930 - 1930 (ristrutturazione campanile)
Ristrutturazione parziale della parte finale.
1936 (decorazioni intero bene)
Sono state eseguite le 15 vetrate artistiche in pittura a fuoco, ancora esistenti.
1960 (restauri interno)
Ricostruzione del pavimento della chiesa, con aggiunta di zoccoli in marmo alle colonne. Nuovo baldacchino in marmo sopra l'altare maggiore e nuovo altare della celebrazione.
1990 (restauro interno)
Sono state tolte le parti anteriori della balaustra.
1997 (restauro intero bene)
Opere di manutenzione straordinaria al tetto e riparazione della volta nel transetto della chiesa.
2004 (restauro inero bene)
Revisione e riparazione del tetto.
2011 (restauro campanile)
Impermeabilizzazione del tetto.
Descrizione
Dell'antica Pieve Romanica del XI secolo non vi sono più tracce. L'edificio, situato su uno sprone montuoso, è stato ricostruito nel 1728 e i lavori durarono fino al febbraio del 1729 quando la chiesa fu aperta. La consacrazione avvenne nel 1791, ma nuovi lavori di ampliamento si ebbero tra il 1874 ed il 1876. Si sviluppa secondo un impianto a croce latina con abside semicircolare e cupola cassettonata decorata con stucchi. Ha tre navate sorrette da dodici pilastri quadrangolari con capitelli in gesso sormontati da archi a tutto sesto. La navata centrale, delimitata da due file di cinque pilastri, è coperta con volta a botte lunettata, decorata con stucchi, e quelle laterali hanno volte a crociera affrescate nel XIX secolo. Attualmente è dotata di cinque altari: di pregevole fattura sono quello dedicato alla Madonna Addolorata, entrando sulla destra, (con stucchi riproducenti i segni della passione) e l'altare maggiore dove si conservano le spoglie di S. Anastasio martire con sopra il baldacchino in marmo con la statua di Gesù Crocifisso. Vi è inoltre, sempre sulla destra, l'altare della Madonna del Rosario, mentre sulla sinistra vi sono quello del Sacro Cuore di Gesù e di San Giuseppe. Ai lati del presbiterio si trovano sulla destra due stanze, una delle quali usata come cappella dedicata alle funzioni liturgiche con sovrastanti due stanze di ripostiglio. Sulla sinistra si trova la sacrestia. Di pregevole fattura l'organo, posto sopra l'ingresso principale, del 1809 ad opera di Domenico Natale Franchini. Esternamente la Pieve è circondata soltanto dal cimitero, dalla canonica, dal seicentesco campanile e dalla piccola stele che ricorda il sacrificio dei caduti delle due guerre mondiali.
Pianta
Pianta a croce latina con abside semicircolare, suddivisa in tre navate sorrette da dodici pilastri quadrangolari. Ai lati dell'altare si trova, sulla destra, una stanza di servizio da cui si accede alla cappella dedicata alle funzioni liturgiche e sulla sinistra la sacrestia.Tre accessi, uno di facciata e due laterali.
Facciata
La facciata è in stile neoclassico, è caratterizzata nella parte centrale da un timpano con modanatura intonacato di colore grigio e in corrispondenza delle navate laterali da una pseudo parapetto che cela le falde delle navate e ornato agli angoli da elementi decorativi a forma piramidale. Sei lesene intonacate di colore grigio incorniciano la facciata per tutta la sua altezza con un doppio ordine di capitelli stile ionico fittizio.
Al centro, l’ingresso principale è sormontato da un timpano con modanatura. Sulle navate laterali si aprono due oculi finestrati.
Impianto strutturale
Muratura continua mista. Le navate sono coperte da volte a botte in laterizio intervallate da arconi di irrigidimento tirantati. La copertura lignea è a travi e travicelli.
Coperture
A capanna nella parte centrale e ad una falda in quelle laterali, formate da travi e travicelli e manto di copertura in laterizio.
Pavimenti interni
I pavimenti interni sono in marmo.
Campanile
Situato sul lato opposto della chiesa è annesso alla canonica. E' a pianta rettangolare e presenta una tessitura muraria a filari regolari di bozze squadrate in pietra, di epoche differenti. La tradizione locale lo attesta come un faro di avvistamento per la navigazione dell'antico lago di Bientina, ma anche con funzione di torre di avvistamento per i nemici che volevano invadere il territorio.
Si nota come la parte più antica, sia ben visibile in basso, e come ad una certa altezza la muratura cambi, essendo relativa alla ristrutturazione degli anni '30. Sulla sinistra si trova la porta sormontata da architrave e da un arco in conci di pietra di stile romanico, con lunetta in marmo decorata. Al di sopra dell'arco è presente una targa in marmo che ricorda un'opera voluta dal plebano nel 1661. Nella targa in pietra scolpita sul campanile è riportata la scritta “questo campanile fu iniziato il 2 agosto 1637 “. Dalla visita pastorale sappiamo che nel 1636 era ancora "diruto", ne era rimasta solo mezza parte e nel 1680 viene descritto completato e assai alto. E' rifinito nella parte finale con cornice e merli in pietra. In una foto del 1899, esso si presentava con una sola finestra nella cella campanaria e la copertura era visibile, senza la cornice merlata.
La bandiera metallica posta sulla sommità del tetto riporta la data del 1930, anno in cui fu restaurato.
Adeguamento liturgico
presbiterio - intervento strutturale (1966-1970)
Un primo intervento di adeguamento liturgico ha previsto l’ampliamento della zona presbiterale con l’inserimento, al centro, di un nuovo altare marmoreo della celebrazione posto su una pedana di marmo.
presbiterio - aggiunta arredo (1991)
Il secondo intervento di adeguamento liturgico, con carattere di stabilità, ha visto la rimozione delle balaustrate anteriori e l’aggiunta a sinistra, davanti l’altare della celebrazione, di un leggio ligneo che funge da ambone, mentre sito dietro l’altare, un seggio ligneo è usato come sede del celebrante. La riserva eucaristica è rimasta quella nel tabernacolo marmoreo dell’altare maggiore storico.