chiese italiane censimento chiese edifici di culto edifici sacri beni immobili patrimonio ecclesiastico beni culturali ecclesiastici beni culturali della Chiesa cattolica edilizia di culto restauro adeguamento liturgico Carraia Capannori Lucca chiesa parrocchiale S. Donato e Biagio Parrocchia dei Santi Donato e Biagio Pianta; Impianto strutturale; Coperture; Prospetti; Campanile; Elementi decorativi; Pavimenti interni presbiterio - intervento strutturale (1970-1979) 1196 - 1196(menzione intero bene); XVII sec. - XVII sec.(menzione campanile); 1680 - 1680(menzione intero bene); 1775 - 1775(ampliamento intero bene); XIX sec. - XIX sec.(ampliamento intero bene)
Chiesa dei Santi Donato e Biagio
Tipologia e qualificazione
chiesa parrocchiale
Denominazione
Chiesa dei Santi Donato e Biagio <Carraia, Capannori>
Altre denominazioni
S. Donato vescovo e S. Biagio vescovo m. S. Donato e Biagio
Ambito culturale (ruolo)
maestranze area lucchese (impianto )
maestranze area lucchese (ampliamento)
maestranze area lucchese (ampliamento)
Notizie Storiche
1196 (menzione intero bene)
In una pergamena, datata 1196, viene citata la chiesa di San Donato di Carraia. (1)
XVII sec. (menzione campanile)
Alla base del fronte ovest del campanile è incisa la dicitura “A.D. M637”. (1)
1680 (menzione intero bene)
Nella visita pastorale del 1680 del Vescovo Giulio Spinola, la chiesa viene descritta con le seguenti parole: “chiesa alquanto grande, fabbricata a una nave con due bracci e tribuna. Il campanile è contiguo alla chiesa”. (1)
1775 (ampliamento intero bene)
Nel 1775 l’abside semicircolare viene ampliato in un coro quadrangolare. (1)
XIX sec. (ampliamento intero bene)
Alla fine del secolo XIX la chiesa viene ampliata con le navate laterali. (1)
Descrizione
La chiesa dei Santi Donato e Biagio a Carraia presenta origini antiche, la prima testimonianza di tale edificio di culto risale infatti ad una pergamena datata 1196. Costruita ad una navata con abside semicircolare, nel corso degli anni ha subito una serie di ampliamenti che ne hanno determinato la configurazione attuale. Con ogni probabilità ai secoli XIV e XV risale la costruzione dei bracci del transetto e il conseguente conferimento all’edificio della forma a croce latina. Questa tesi è rafforzata dalla relazione della visita pastorale del 1680 in cui la chiesa viene descritta con le seguenti parole: “chiesa alquanto grande, fabbricata a una nave con due bracci e tribuna. Il campanile è contiguo alla chiesa”. Nel 1775 si procede alla demolizione dell’abside semicircolare e alla realizzazione di un coro quadrangolare. La conformazione planimetrica attuale dell’edificio si raggiunge infine a fine XIX - inizio XX secolo con i lavori di costruzione delle navate laterali. Il campanile, in linea con il fronte principale ma a struttura indipendente, presenta alla base del fronte ovest una lapide su cui è incisa la dicitura “A.D.M637”. Tale riferimento potrebbe rimandare alla data di costruzione oppure a quella di un intervento di innalzamento o ristrutturazione. Dalla configurazione della torre con la parte inferiore a blocchi di pietra squadrata e quella superiore in laterizio, si possono ipotizzare come più probabili la seconda e la terza ipotesi. Analizzando invece la tessitura muraria della parte inferiore, si riscontrano delle incongruenze rispetto a quelle della facciata della chiesa, che fanno pensare che il 1637 corrisponda alla costruzione della torre e che tale tessitura sia un’imitazione. L’interno è particolarmente interessante, sia per quanto riguarda gli elementi decorativi a risalto che per le decorazioni delle volte, di alta qualità pittorica, che distinguono quelle della navata centrale, riferibili al XVII secolo, da quelle delle navate laterali di più recente realizzazione. Il piccolo portico laterale, costruito in aderenza alla chiesa, anch’esso databile al XVII secolo, è di notevole qualità architettonica.
Pianta
La chiesa presenta pianta rettangolare a tre navate, transetto e coro quadrangolare.
Impianto strutturale
L’impianto strutturale della chiesa è costituito da pareti esterne in muratura continua portante in pietra, pilastri a sezione quadrata di divisione delle navate e a sostegno delle volte e copertura in legno a capanna nella parte centrale, a singolo spiovente in corrispondenza delle navate laterali.
Coperture
Il tetto ligneo presenta manto di copertura in laterizio.
Prospetti
I fronti laterali della chiesa sono intonacati e tinteggiati in colore bianco. La facciata, in blocchi di pietra squadrata facciavista, presenta forma a salienti con una porta di ingresso per ogni navata interna. La divisione tra le tre navate è sottolineata sul fronte esterno da lesene, anch’esse in pietra facciavista.
Campanile
Il campanile presenta pianta quadrata e cella campanaria singola aperta sui quattro lati con una finestra centinata. La parte inferiore del paramento murario della torre è realizzato in blocchi di pietra squadrata mentre la sommità è realizzata in laterizio.
Elementi decorativi
Le volte a crociera delle navate sono dipinte con cornici e motivi geometrici all’interno dei quali sono inserite immagini sacre e disegni floreali; la centrale presenta le tonalità del giallo e arancione mentre le laterali del rosa. Le lesene lungo le pareti laterali e quelle addossate ai pilastri di divisione delle navate sono tinteggiate con motivo marmoreo nei toni del rosa; lo stesso tipo di decorazione corre sul fregio della trabeazione della navata centrale.
Pavimenti interni
La pavimentazione della chiesa è realizzata con motivo a scacchiera nei toni del bianco e del nero, nel presbiterio le mattonelle sono in marmo mentre nell’aula in cemento.
Adeguamento liturgico
presbiterio - intervento strutturale (1970-1979)
L’intervento di adeguamento liturgico, con carattere di stabilità, ha visto, prima di tutto, la rimozione delle balaustrate e la separazione della mensa e del paliotto, in marmo, dal dossale dell’altare maggiore storico e la loro collocazione all’estremità della sua predella, dove sono stati adattati ad altare della celebrazione. Sulla sinistra, in prossimità dello scalino del presbiterio e poggiato su una pedana in legno, un leggio in ferro funge da ambone; mentre sulla destra, poggiante direttamente sul pavimento del presbiterio, una sedia lignea è utilizzata come sede del celebrante. La riserva eucaristica è custodita nel tabernacolo in marmo dell’altare maggiore storico.