Chiesa di San Leonardo in Treponzio <San Leonardo in Treponzio, Capannori>
Altre denominazioni
Pieve di San Leonardo S. Leonardo in Treponzio
Ambito culturale (ruolo)
maestri comacini (impianto)
Notizie Storiche
757 (notizie storiche carattere generale)
"Il toponimo thripuntio, di origine latina compare in un documento del 757 ed è stato interpretato come il posto dei tre ponti, oppure più genericamente tra i ponti. Nello stesso documento si trova menzionata, una via publica, di una certa importanza. Qui convergevano la via pedecollinare proveniente da Pontetetto, e quella di pianura della Pieve San Paolo-Carraia. Il luogo costituiva un passaggio obbligato per quanti provenissero dal Valdarno o vi si recassero costeggiando la riva destra del lago di Sesto".(1)
1105 (notizie storiche carattere generale)
"Dal documento risulta una donazione all'hospitium pauperum, l'ospedale dei poveri; si tratta di un ente retto da custodi rettori ed indipendente dalla giurisdizione territoriale della Pieve di Compito. Lo scopo dell'istituzione è quella di sostenere i poveri ed assistere i pellegrini di passaggio".(1)
1115 (prima attestazione intero bene)
"Si ha notizia di una chiesa e del suo titolo a partire dal 1115: un devoto offre un pezzo di terra, situato in Compito, a Dio, all'ospedale e alla chiesa di San Leonardo, che è costruita in quel luogo propriamente dove si dice in Treponzio, affinchè le pensioni e i frutti siano per l'uso e il sotentamento dei poveri, dei pellegrini che vanno e che passano".(1)
1150 (notizie storiche intero bene)
La notizia della chiesa con dedica a San Leonardo compare anche in una carta datata 13 marzo 1150.(1)
1179 - 1193 (notizie storiche ospedale)
Il prete Benedetto fu a capo dell'ospedale e dette un vigoroso impulso all'istituzione: si registrano donazioni e lasciti in Vorno, Compito, Massa Macinaia e in Carraia, oltre a diverse terre nel territorio pisano. Dopo la sua morte fu seppellito a San Leonardo, fatto oggetto di culto e di preghiera col nome Beato Benedetto da Compito.(1)
1276 (notizie storiche cippo miliare)
"Un cippo miliare è collocato sul lato sud della chiesa, nell'area del dismesso cimitero, al margine di Via del Borgo, una strada che ricalca fedelmente una delle direttrici viarie che convergevano sull'ospedale medievale. Sono scolpiti uno stemma e l'anno di iscrizione: "anno del Signore 1276 , comune di Carraia, verso Lucca pertiche 160" questo termine miliare è descritto da Giuseppe Matraia insieme ad un secondo, di cui non si conosce più l'ubicazione:"anno del Signore 1276, comune del corpo della Pieve di Compito, con sei cappelle divise al suo inrterno, verso Lucca pertiche 1755". (1)
1346 - 1348 (notizie storiche carattere generale)
La carestia e la peste, più in generale guerre e devastazioni, saccheggi ed incendi provocarono il declino dell'istituzione.(2)
1387 (notizie storiche carattere generale)
Il Gonfaloniere della Repubblica di Lucca, d'accordo con gli Anziani, emana un decreto con il quale si ordina la traslazione delle spoglie del Beato Benedetto dalla chiesa di San Leonardo alla Cattedrale di San Martino, visto lo stato di abbandono della località.(1)
1412 (notizie storiche intero bene)
Un documento riporta con efficacia la situazione di degrado degli edifici che avevano fatto parte dell'ospedale: "chiesa, ospedale, canonica, cimitero, curia, giardino, pozzo ed altri edifici rovinati e che minacciano rovina all'improvviso". (1)
1426 (notizie storiche intero bene)
La chiesa con il contiguo ospedale viene unita al Monastero dei Canonici Lateranensi di Fregionaia.(2)
1428 (notizie storiche intero bene)
Dalla visita pastorale del vescovo Guinigi: "considerando che per la mala amministrazione l'ospedale di San Leonardo in Treponzio è in rovina, con consenso del Capitolo si unisce in perpetuo al monastero di Fregionaia".(2)
1555 (notizie storiche intero bene)
Lo stato di degrado dell'edificio lo troviamo descritto anche nella visita pastorale del 1555:"la chiesa è unita al monastero di santa Maria di Fregionaia. E' bella, ma mal tenuta. In essa trovò molti fasci di lino e tutta sporca di sterco di uccelli".(2)
1567 (notizie storiche intero bene)
Nella visita pastorale si descrive la chiesa con tre altari. Ha il cimitero. Sono presenti molte stanze per i Canonici di Fregionaia. Si riporta come la chiesa fosse di grandissimo valore e che non avesse bisogno di restauri.(2)
1636 (notizie storiche intero bene)
La visita pastorale ci dice che la chiesa è parrocchiale, l'altare maggiore è in pietra, ha tre porte una in facciata e due laterali.(2)
1679 - 1804 (notizie storiche intero bene)
La chiesa fu unita dal Card. Giulo Spinola alla parrocchia di San Ginese, la quale unione cessò di sussistere nell'anno 1804 e in detto anno fu restituita ai primitivi suoi diritti di parrocchia indipendente.(1)
1735 (notizie storiche intero bene)
La visita pastorale ci dice che la chiesa ha bisogno di restauri perchè piove dal tetto. La finestra sopra la porta è aperta come le finestrelle circolari. E' utilizzata come ricovero per il grano. Non si celebra più la messa da nove anni.(2)
1804 (notizie storiche intero bene)
La chiesa fu riaperta. Fu disinfettata con calce; le pietre furono dipinte alternativamente di bianco e nero.(2)
1849 (costruzione campanile )
Data di costruzione riportata sul campanile è 1849.
1860 (notizie storiche cimitero)
L'antico cimitero si trovava sul fianco meridionale della chiesa romanica, ed è documentato nel disegno di Giuseppe Matraia cinto da un muro con due cancelli di ingresso.(2)
1938 - 1950 (notizie storiche fonte battesimale)
Fu collocato un fonte battesimale all'interno della chiesa. Fu smontato negli anni 50 e collocato all'esterno nel sagrato.(5)
1948 (restauro intero bene)
Rifacimento di un nuovo pavimento in cotto. Revisione e ripristino del manto interno di verrucano.(5)
1948 (restauro antica abside)
Durante gli scavi, furono scoperte le fondamenta di un'abside orientata secondo la tradizione, verso est, come l'attuale ma ad una distanza di circa 10 metri dal portale. Una bozza di verrucano sul pavimento attesta l'esistenza di una costruzione più piccola, anteriore al alla fabbrica del XII sec.(5)
1966 (ristrutturazione campanile)
Sostituzione travi di sostegno delle campane e rifacimento degli scalini e dei solai in legno.(5)
1968 (notizie storiche intero bene )
Riapertura della chiesa. Era stata chiusa per riparazioni che non furono mai eseguite. L'edificio fatiscente era stato adibito a magazzino affittato al molino San Leonardo. (2)
1971 - 1972 (ristrutturazione campanile)
Elettrificazione delle campane e nuovo orologio sulla torre campanaria.(5)
1973 (nuova collocazione altare con cenotafio)
Inserimento dell'altare in pietra sorretto da quattro figure femminili ed il cenotafio del Beato Benedetto collocato sotto l'altare opera dello scultore Attilio Bertolani.(5)
1974 (restauro intero bene)
Fu fatto il restauro del tetto, una capriata pericolante fu rinforzata con grappe di ferro.(5)
1981 (nuova collocazione vetrate)
Collocazione di nuove vetrate artistiche con pitture a fuoco nelle monofore, nelle finestre circolari e nella crocetta del frontone opera del Prof. Ugo Signorini.(5)
1982 (ristrutturazione campanile )
Risanamento statico e impermeabilizzazione della cupola del campanile.(5)
2000 (restauro tetto)
Restauro dei sistemi di copertura con consolidamento delle capriate, inserimento di due catene e rifacimento del tetto.(5)
2000 (restauro pavimento)
Pulizia e conservazione del pavimento di cotto.(5)
2007 (manutenzione campanile )
Lavori di disinfestazione e ripulitura con posizionamento di reti protettive alle aperture della torre campanaria. (5)
2012 (restauro campanile)
Trattamento protettivo con intonaco idrorepellente sulla copertura.(5)
Descrizione
La chiesa dell'antico ospedale, per i poveri e per i pellegrini, sorgeva all'incrocio di importanti vie medioevali. Attestata dal 1115, mantiene intatti i caratteri costruttivi e decorativi del XII sec. in stile romanico lucchese. La chiesa, orientata secondo la tradizione da est a ovest, è a un'unica navata con abside poco aggettante con copertura a capanna. E' costituita da un paramento murario in bozze di verrucano che assume valore decorativo per l'alternanza dei filari alti e bassi.(5) Questo motivo decorativo, unito al recupero di una spazialità di tipo basilicale, ricorda la particolare tipologia edilizia che fa capo alla basilica di S. Alessandro di Lucca, architettura promossa da Anselmo da Baggio.(4)
La facciata è caratterizzata dal portale di ingresso sovrastato da un fregio marmoreo bianco, che termina alle due estremità con due sculture: una testa umana e una ferina.
La facciata sud è caratterizzata da un portale con capitelli in calcare bianco e la sovrastante lunetta falcata è scandita dall'alternananza di conci in pietra locale e marmo bianco. Sono presenti sempre da questo lato, quattro monofore con protomi umane. L'interno della navata è costituita dal paramento murario in conci di verrucano ed è illuminato da un lato dalle monofore, dall'altro dalle finestre rettangolari con all'interno il vetro colorato con pittura a fuoco. Due occhi di bue e una croce con vetro colorato sono collocate sopra l'abside.(5)
Il presbiterio si trova in posizione rialzata da uno scalino in cemento e l'intera aula è rivestita da un pavimento in mattonelle di cotto. Il soffitto è caratterizzato dalle capriate lignee e dagli arcarecci e mezzane. All'esterno dove sorgeva il cimitero, si trova una vasca che fungeva da fonte battesimale ed alla sua destra è collocato il campanile del 1849.
Pianta
Pianta ad aula unica rettangolare con abside semicircolare coperto con una semivolta a catino. Una pietra di verrucano posta a 10 mt dal portale, segna il punto dove sorgeva la vecchia abside, scoperta durante i lavori di nuova pavimentazione.(5)
Abside
L'abside rimane nascosto poiché per tre quarti è inglobato dalla nuova canonica e per un quarto è soffocato da un giardino di una civile abitazione. Prende luce da tre monofore strette ed allungate, solo una è visibile all'esterno, coronata da un motivo a conchiglia. I 9 archetti pensili, poco sviluppati poggiano su mensole plastiche. Le decorazioni presenti all'esterno e visibili dal piano superiore della canonica si interpretano come: il rotolo della bibbia, simbolo del Vecchio Testamento, mentre il foglio aperto allude al Nuovo Testamento. Sono rappresentati gli evangelisti: il bue ( San Luca), il leone (San Marco), l'agnello ( San Giovanni ), e la testa umana (San Matteo).(1)
Impianto strutturale
L'impianto strutturale è costituito da conci di verrucano e copertura con capriate lignee.
Coperture
La copertura è realizzata con sei capriate lignee, arcarecci, travicelli, pianelle in cotto, embrici e coppi. La copertura dell'abside è costituita da scaglie di ardesia.
Facciata
Sul fronte della chiesa si evidenziano due paraste angolari, esse danno origine ad una facciata a vela che si erge sul resto dell'edificio. Il portale principale è incorniciato da due lesene in pietra sormontate da capitelli marmorei; di marmo è anche l'arco della lunetta scolpita che poggia su di un architrave di arenaria. E' visibile il restauro della lesione che partiva dal capitello di destra e arrivava fino alla copertura. Al di sopra della lunetta si apre una finestra che interrompe la tessitura a blocchi squadrati e dà origine ad una muratura mista di pietra e mattoni che arriva fino alle paraste angolari.(5)
Prospetti
Il lato sud, interamente costituito da conci di Verrucano, presenta un portale d'ingresso inquadrato da due lesene e sormontato da un arco con una lunetta falcata, costituita con l'alternanza di conci di marmo e Verrucano; nella parte superiore si aprono quattro monofore delimitate ai due estremi da cornici aggettanti.
Le monofore sono chiuse da una scultura pensile rappresentante una testa umana. Nel lato nord le monofore sono scomparse, sostituite da due finestre rettangolari. La tessitura muraria in conci di verrucano è interrotta in prossimità dei tamponamenti delle finestre, ed è in muratura mista di pietra e mattoni. Il portale è inquadrato da due lesene e sormontato da un architrave sorretto da mensole. Da questo lato, nell'angolo con la facciata, un tratto di muratura sporgente, testimonia la presenza di una torre campanaria, ad oggi non più esistente.
Pavimenti e pavimentazioni
Il pavimento interno è in mattonelle in cotto.
Elementi decorativi
L'archivolto del portale di ingresso: è attestato intorno al XII sec. opera delle maestranze di Guidetto. Il fregio marmoreo bianco, che rappresenta un tralcio di foglie, termina alle due estremità con due sculture: una testa umana e una ferina. Quasi al centro si trova, spostata sulla parte sinistra, una sirena. All'interno della lunetta sono altri elementi simbolici, interpretati come la ruota della fortuna in posizione centrale, ai suoi lati due girandole e un blocco con clessidre in diverse posizioni. I capitelli, presentano una struttura accurata, con foglie di acanto e tralcio di vite. Portale lato sud: la lunetta falcata è caratterizzata da una bicromia, tra il marmo bianco e la pietra locale. I capitelli sono ad un solo ordine di foglie acanto, richiamano esempi di arte classica. La classicità e il linguaggio romanico, sono il richiamo all'architettura promossa dal Anselmo da Baggio, vescovo di Lucca 1060,1070. Monofore: hanno base e imposte modanate e aggettanti, sono sormontate da protomi umane, le prime tre risultano del XII XIII sec. la quarta sembra sia di tempi recenti, ed è sormontata da una pietra non scolpita.(1)
Campanile
Il campanile è situato presso l'antica chiesa romanica, davanti alla canonica. L'anno di costruzione, 1849 è riportato sul campanile. La struttura è in muratura mista, di grosso spessore termina con una cupola a sesto acuto con quattro oculi a forma ellittica e decorazioni sugli angoli con quattro piccoli basamenti sormontati da una piramide. La cella campanaria presenta una bifora sui quattro lati in laterizio, al di sotto della quale sui tre lati vi è una monofora in laterizio, nella restante facciata si trova l'orologio.
Adeguamento liturgico
presbiterio - aggiunta arredo (1970)
L’intervento di adeguamento liturgico, con carattere di stabilità, ha previsto la riorganizzazione generale dell’area presbiteriale, con l’inserimento di un leggero scalino, la demolizione dell’altare maggiore, e il rifacimento della pavimentazione. Al centro del presbiterio è stato posto l’altare della celebrazione in pietra, costituito da una mensa sorretta da quattro figure femminili, con alla base una lastra in pietra sulla quale è scolpito, a bassorilievo, il Beato Benedetto. Alla destra, a fianco dell’altare, è collocato un leggio ligneo che funge da ambone, mentre, dietro l’altare, si trova una sedia lignea usata come sede del celebrante. La riserva eucarestia è collocata in un tabernacolo marmoreo sulla sinistra dell’abside.