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Valpromaro
Camaiore
Lucca
chiesa
parrocchiale
S. Martino
Parrocchia di San Martino
Pianta; Impianto strutturale; Coperture; Campanile; Prospetti; Elementi decorativi; Pavimenti interni
presbiterio - aggiunta arredo (1970-1979)
1101 - 1101(menzione intero bene); 1726 - 1726(menzione intero bene); 1863 - 1871(ampliamento intero bene); 2008 - 2008(ristrutturazione copertura)
Chiesa di San Martino
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di San Martino <Valpromaro, Camaiore>
Altre denominazioni S. Martino vescovo
S. Martino
Ambito culturale (ruolo)
maestranze area lucchese (impianto)
maestranze area lucchese (ampliamento)
Notizie Storiche

1101  (menzione intero bene)

La chiesa di San Martino di Valpromaro appare elencata in un documento datato 1101 come alle dipendenze della pieve San Macario. (1)

1726  (menzione intero bene)

Nella relazione della visita pastorale del 1726 del Vescovo Bernardino Guinigi la chiesa di Valpromaro viene descritta come “(…) ad una sola nave (…) antica e con mura dritte”. (1)

1863 - 1871 (ampliamento intero bene)

Nell’arco di tempo compreso tra il 1863 e il 1871 vengono eseguiti i lavori di ampliamento della chiesa. (1)

2008  (ristrutturazione copertura)

Nel 2008 la copertura della chiesa è oggetto di un intervento di ristrutturazione. (2)
Descrizione

La chiesa di Valpromaro presenta origini antiche, probabilmente anche antecedenti al primo documento ufficiale che vi fa riferimento datato 1101, in cui l’edificio è inserito sotto le dipendenze della pieve di San Macario con la dedicazione a San Martino. La chiesa non ha subito particolari stravolgimenti fino alla seconda metà del 1800 quando sono documentati dei lavori di ampliamento svolti nell’arco di tempo compreso tra il 1863 e il 1871. Grazie a quanto riportato nella relazione della visita pastorale del 1726, “ (…) ad una sola nave (…) antica e con mura dritte”, è possibile dedurre che la configurazione di impianto della chiesa sia stato a semplice pianta rettangolare. La forma odierna, pianta rettangolare con abside semicircolare è, con ogni probabilità, il risultato dell’ampliamento ottocentesco. Non è possibile avere un riscontro di queste ipotesi dalla lettura dei paramenti murari in quanto i fronti esterni sono interamente intonacati. L’ultimo intervento sulla chiesa risale al 2008 quando è stata ristrutturata la copertura.
Pianta
La chiesa presenta pianta rettangolare a navata singola con abside semicircolare.
Impianto strutturale
L’impianto strutturale è in muratura continua portante in pietra e copertura lignea a capanna.
Coperture
Il tetto a capanna presenta un manto di copertura in laterizio a coppi e embrici.
Campanile
Il campanile, a struttura indipendente dalla chiesa, è posizionato in prossimità del lato sinistro dell’abside. La torre presenta pianta quadrata con cella campanaria unica aperta sui quattro lati con una finestra centinata e copertura a punta.
Prospetti
I fronti esterni sono interamente intonacati e tinteggiati in color giallo pastello. La facciata presenta forma a capanna con porta di ingresso in posizione centrale incorniciata da lastre in marmo bianco. In corrispondenza degli spigoli si trovano due lesene che sostengono le modanature della trabeazione e del timpano; tutti questi elementi sono in risalto in quanto tinteggiati in tonalità grigio chiaro.
Elementi decorativi
La volte a botte con lunette sono riccamente dipinte con motivi floreali che variano dai toni del blu a quelli del rosa e giallo; il catino absidale è invece caratterizzato da una scena sacra.
Pavimenti interni
La pavimentazione dell’aula è realizzata con mattonelle di cemento con motivo optical mentre il presbiterio è rivestito con elementi marmorei.
Adeguamento liturgico

presbiterio - aggiunta arredo (1970-1979)
L’intervento di adeguamento liturgico, con carattere di stabilità, ha visto la collocazione al centro del presbiterio, e direttamente sul pavimento, dell’altare della celebrazione in legno. Sulla sinistra, addossato alla balaustrata e poggiato direttamente sul pavimento del presbiterio, si trova un leggio ligneo che funge da ambone; mentre, sulla destra, in prossimità della predella dell’altare maggiore storico e poggiata anch’essa direttamente sulla pavimentazione, una poltrona in legno viene utilizzata come sede del celebrante. La riserva eucaristica è rimasta quella nel tabernacolo, in marmo, dell’altare maggiore storico.
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