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Vado
Camaiore
Lucca
chiesa
parrocchiale
Santi Vincenzo Ferreri e Ansano
Parrocchia dei Santi Vincenzo Ferreri e Ansano
Facciata; Pianta; Presbiterio; Impianto strutturale; Coperture; Pavimenti e pavimentazioni; Elementi decorativi; Cantoria
presbiterio - intervento strutturale (1971-1979)
1763 - 1763(costruzione intero bene); 1790 - 1790(erezione cappellania curata); 1942 - 1942(erezione parrocchia)
Chiesa dei Santi Vincenzo Ferreri e Ansano
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa dei Santi Vincenzo Ferreri e Ansano <Vado, Camaiore>
Ambito culturale (ruolo)
maestranze area lucchese (costruzione)
Notizie Storiche

1763  (costruzione intero bene)

Nel 1763 è stata costruita la chiesa dei Santi Vincenzo Ferretti e Ansano a Vado.

1790  (erezione cappellania curata)

Nel 1790 la chiesa di Vado venne eretta a Cappellania Curata.

1942  (erezione parrocchia)

Nel 1942 è stata eretta la Parrocchia dei Santi Vincenzo Ferretti e Ansano a Vado.
Descrizione

Nelle vicinanze dell’abitato di Vado in passato vi prosperavano numerosi mulini e frantoi che sfruttavano l’energia idrica del torrente Lombricese; ed è proprio in questa zona che nel 1763 è stata edificata la chiesa dedicata ai Santi Vincenzo Confessore e Ansano, e, nel 1942, è stata designata l’omonima Parrocchia. La facciata è definita da un impaginato architettonico classico in malta, che si articola in un frontone triangolare, sorretto da due coppie di paraste di ordine gigante poste ai lati: al centro si apre il portale d’ingresso incorniciato in marmo sul cui architrave è incisa la data 1763. L’edificio, a pianta rettangolare con l’asse maggiore orientato a nord-ovest, è ad aula unica suddivisa in quattro campate e una cappella maggiore. L’interno è scandito da un apparato architettonico con paraste in stile ionico e l’aula è coperta da una volta a botte con unghie. La cappella maggiore è inquadrata da un motivo a serliana, che definisce uno spazio centrale quadrato e voltato a vela. Gli sbalzi modanati e le colonne sono dipinti in grigio ad imitazione della pietra serena, il fondo delle pareti, invece, è dipinto in una tonalità chiara.
Facciata
La facciata, interamente intonacata, è definita da un impaginato architettonico classico in malta, che si articola in un frontone triangolare, sorretto da due coppie di paraste giganti poste ai lati. Nella campata centrale, delle modanature definiscono un’arcata cieca, al centro della quale si apre il portale d’ingresso, incorniciato in marmo, sul cui architrave è incisa la data 1763.
Pianta
L’edificio ha una forma in pianta rettangolare, con l’asse maggiore orientato da nord-ovest a sud-est e l’ingresso in quest’ultima posizione. L’interno è ad aula unica, suddivisa in quattro campate, e una cappella maggiore, posizionata sul fondo che viene definita da un sistema di colonne.
Presbiterio
Il presbiterio è ospitato nella cappella maggiore.
Impianto strutturale
Le parti strutturali dell’edificio sono costituite da muratura continua, arconi trasversali, catene, volte e impalcati lignei.
Coperture
Il manto di copertura è in tegole piane di laterizio tipo marsigliesi.
Pavimenti e pavimentazioni
L’edificio è pavimentato in mattonelle in cemento dipinte di bianco e nero disposte a scacchiera.
Elementi decorativi
L’interno dell’edificio è scandito e articolato da un apparato architettonico plastico, che vede paraste, in stile ionico, suddividere l’aula in quattro campate e inquadrare archi ciechi. L’aula è coperta da una volta a botte con unghie. La cappella maggiore è definita, invece, da due colonne, sempre in stile ionico, che assieme ad un arco trasversale configurano un motivo a serliana, riproposto sulla parete di fondo da omologhe paraste, cosicché si viene ad avere uno spazio centrale quadrato, voltato a vela, con due bracci laterali a breve sfondo voltati a botte. Gli sbalzi modanati sono dipinti in grigio ad imitazione della pietra serena. Il fondo delle pareti è dipinto di chiaro, mentre le colonne sono tinteggiate sempre in grigio.
Cantoria
Posta in controfacciata, viene sorretta da due colonne in stile dorico ed ha il parapetto in muratura con un’estroflessione nella parte centrale.
Adeguamento liturgico

presbiterio - intervento strutturale (1971-1979)
L’intervento di adeguamento liturgico, con carattere di stabilità, ha visto la completa riorganizzazione dell’area presbiteriale, con la rimozione dell’altare maggiore storico, delle balaustrate e il prolungamento verso la navata della chiesa del piano del presbiterio dove al centro dello stesso è stata realizzata una predella in muratura sulla quale sono stati posti la mensa e il paliotto marmorei dell’altare maggiore storico, adattandoli ad altare della celebrazione. Sulla sinistra, in prossimità del gradino anteriore del presbiterio si trova, su una pedana lignea, l’ambone in metallo; mentre al centro della parete di fondo del presbiterio lo stallo maggiore del coro ligneo è stato adattato a sede del celebrante. Come riserva eucaristica è in uso il tabernacolo, in marmo, dell’altare laterale sinistro.
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