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Palagonia
Caltagirone
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parrocchiale
San Giuseppe
Parrocchia di San Giuseppe
aula; prospetto
altare - aggiunta arredo (2024); ambone - aggiunta arredo (2024); fonte battesimale - aggiunta arredo (2024)
1961 - XX(parrocchia fondazione); 1962 - 1968(intero bene costruzione)
Chiesa di San Giuseppe
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di San Giuseppe <Palagonia>
Autore (ruolo)
Zander, Giuseppe (progetto chiesa)
Ambito culturale (ruolo)
maestranze siciliane (costruzione chiesa)
Notizie Storiche

1961 - XX (parrocchia fondazione)

La parrocchia di San Giuseppe in Palagonia venne eretta il 1° novembre 1961 da mons. Francesco Fasola (1961-1963), vescovo della Diocesi di Caltagirone.

1962 - 1968 (intero bene costruzione)

La chiesa di San Giuseppe venne progettata dall’architetto Giuseppe Zander (1920-1990) da Roma e costruita tra il 1962 e il 1968 in Palagonia. L’architetto a Caltagirone stava realizzando la chiesa della Sacra Famiglia inaugurata l'8 gennaio 1967 e la chiesa parrocchiale della Madonne del Ponte.
Descrizione

La chiesa di San Giuseppe si colloca nella parte settentrionale della città di Palagonia. La chiesa presenta una impostazione planimetrica a croce latina in cui l’asse maggiore della croce è costituito da un trapezio, l’asse minore di ridotte dimensioni, con gli spigoli smussati. All’aula è anteposto un nartece chiuso simmetricamente ai lati. La facciata è costituita nella parte sommitale da una superficie suddivisa in tre piani formanti una sagoma convessa, a cui l’architetto Giuseppe Zander ha voluto accostare nella parte basamentale un portico semplificandone forme e volumi. Con un intervento di restauro eseguito tra il 2023 ed il 2024 su direzione dell'archietto Vito Priolo, sono state modificate le facciate, con la realizzazione di fasce orizzontali realizzate a rilievo, con impiego di intonaco di due spessori diversi, e di due colorazioni, sono stati realizzati inoltre il nuovo portale, e si è realizzato un intervento di adeguamento liturgico. Con successivo intervento eseguito tra il 2023 ed il 2024, la chiesa è stata ampliata con la realizzazione della cappella feriale, su progetto dello stesso architetto Vito Priolo.
aula
L’impostazione planimetrica della chiesa è costituita da una croce latina, in cui l’asse maggiore è costituito da un trapezio; l’asse minore, di ridotte dimensioni, presenta gli spigoli smussati. All’aula è anteposto un nartece chiuso simmetricamente ai lati. L’impostazione trapezoidale dell’aula genera una fuga prospettica verso l’altare maggiore, accentuata dal sistema strutturale a vista costituito da travi e pilasti in cemento armato. La zona presbiteriale si eleva oltre la linea di colmo dell’aula, con una copertura piramidale a quattro falde. Sulla parete centrale dell'abside domina un grande crocifisso di legno dell’artista G.Vincenzo Mussner da Ortisei. Con un intervento di restauro, delle facciate e delle coperture, si è proceduto anche a realizzare l'adeguamento liturgico, su progetto dell'architetto Palagonese Vito Priolo, al centro del transetto, su una base ottagonale in marmo plocromo è stata posta la mensa dell’altare, il nuovo ambone in travertino, è stato posto sulla parete laterale destra, mentre la sede presidenziale anche essa in travertino, è stata posta sulla parete laterale sinistra, entrambi in prosimità del transetto; lungo la navata è collocata la Via Crucis bronzea a bassorilievo, L’interno è illuminato da vetrate artistiche policrome. La chiesa è dotata di casa canonica. Il progetto originario venne lievemente modificato, posizionando in maniera differente la casa canonica, e rimase parzialmente incompleto, privo della sala parrocchiale esagonale posta sul lato destro dell’edificio. Con un successivo intervento di ampliamento è stata realizzata la cappella feriale dove al suo interno è stato collocato nella parete di fondo, al centro, il nuovo tabernacolo in marmo bianco venato.
prospetto
La facciata è costituita nella parte sommitale da una superficie suddivisa in tre piani, formanti una sagoma convessa, che evidenzia il profilo del volume dell’edificio retrostante; al centro è collocato un finestrone circolare che illumina la navata. Seguendo una impostazione storicista della quinta d’affaccio, legata alle basiliche cristiane, l’architetto Zander ha voluto accostare alla parte basamentale del prospetto un portico a cui si accede tramite uno scalone. Con un inetrvento di restauro sono state mofificate le facciate, con la realizzazione di fasce orizzontali realizzate a rilievo, con impiego di intonaco di due spessori diversi, e di due colorazioni.
Adeguamento liturgico

altare - aggiunta arredo (2024)
L'altare di forma rettangolare è composto da una mensa in pietra bianca con venature beige poggiante su basamento in pietra di colore giallo paglierino, esso è posto in posizione assiale, su un basamento di forma ottagonale, rilazato di un gradino rispetto all'aula, in marmo policromo
ambone - aggiunta arredo (2024)
L'ambone di forma rettangolare è composto da un leggio in pietratravertino poggiante su elementi massello in travertino, esso è posto sul lato sinistro guardando dall'aula.
fonte battesimale - aggiunta arredo (2024)
La fonte battesimale di forma cilindrica è in pietra di colore giallo paglierino, essa è posto sul lato destro guardando dall'aula, in prossimità dell'ingresso.
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