chiese italiane censimento chiese edifici di culto edifici sacri beni immobili patrimonio ecclesiastico beni culturali ecclesiastici beni culturali della Chiesa cattolica edilizia di culto restauro adeguamento liturgico Castel di Iudica Caltagirone chiesa parrocchiale Maria SS. delle Grazie Parrocchia di Santa Maria delle Grazie aula; prospetto; coperture altare - aggiunta arredo (1970) 1885 - XIX(antica chiesa ampliamento ); 1892 - XIX(antica chiesa ampliamento ); 1931 - XX(intero bene ristrutturazione); 1977 - XX(fratelli Alberghina di Caltagirone nuovo altare conciliare); 1986 - XX(prospetto restauro ); 1988 - XX(on Pietro Mannuca nuovo organo); 2007 - XXI(intero bene progetto di restauro)
Chiesa di Maria Santissima delle Grazie
Tipologia e qualificazione
chiesa parrocchiale
Denominazione
Chiesa di Maria Santissima delle Grazie <Castel di Iudica>
Altre denominazioni
Matrice Chiesa di Maria SS. delle Grazie Maria SS. delle Grazie
Ambito culturale (ruolo)
maestranze siciliane (costruzione chiesa)
Notizie Storiche
1885 - XIX (antica chiesa ampliamento )
Nel 1885 si cercò di ampliare l’antica chiesa, divenuta troppo angusta, a tal proposito vennero donate 60 lire dall’Amministratore Apostolico mons Giuseppe Dusmet, che vennero utilizzate in seguito per l’acquisto dello stellario d’argento della Madonna.
1892 - XIX (antica chiesa ampliamento )
La chiesa venne ampliata nel 1892 a spese dei fedeli utilizzando i locali dell’adiacente magazzino feudale.
1931 - XX (intero bene ristrutturazione)
La chiesa venne ristrutturata nel 1931 su progetto dell’architetto Russo ad opera dell’impresa Palumbo in Paternò.
1977 - XX (fratelli Alberghina di Caltagirone nuovo altare conciliare)
Altare conciliare in marmo realizzato dai fratelli Alberghina di Caltagirone collocato dal parroco Giuseppe Margarone.
1986 - XX (prospetto restauro )
Restauro del prospetto a cura del parroco don Pietro Mannuca.
1988 - XX (on Pietro Mannuca nuovo organo)
Nell’agosto del 1988 la chiesa venne dotata di un organo “Viscount maestoso” finanziato dall’Amministrazione comunale per iniziativa di don Pietro Mannuca.
2007 - XXI (intero bene progetto di restauro)
Nel mese di novembre del 2007 la Diocesi di Caltagirone ha presentato il progetto inerente i Lavori di ristrutturazione e messa in sicurezza della chiesa madre di Santa Maria delle Grazie.
Descrizione
La chiesa dedicata a Maria SS.ma delle Grazie, patrona del paese di Castel di Judica, sorge fuori dal centro abitato in cima alla collina che domina la sottostante valle del Fiume Ogliastro, quasi alle pendici del Monte di Judica. La chiesa presenta una impostazione planimetrica ad aula rettangolare allungata con terminazione absidale rettangolare. All’interno della navata, i prospetti laterali maggiori sono suddivisi in cinque sezioni da robuste lesene in rilevante aggetto. L’ordine architettonico dorico definisce le trame dell’apparato decorativo in stucchi a rilievo. La chiesa è dotata di una facciata definita da una superficie piana ad impianto retto e squadrato suddivisa in due registri sovrapposti. Le coperture a falda inclinata sono costituite da un sistema di capriate lignee che hanno il compito di sorreggere i sovrastanti arcarecci in legno, il tavolato ed il manto di copertura in coppi alla siciliana.
aula
La chiesa dedicata a Maria SS.ma delle Grazie, patrona del paese di Castel di Judica, sorge fuori dal centro abitato in cima alla collina che domina la sottostante valle del Fiume Ogliastro quasi alle pendici del Monte di Judica. L’antica chiesetta annessa alla fattoria dell’ex feudo di Giardinelli, venne ampliata nel 1892 a spese dei fedeli utilizzando i locali dell’adiacente magazzino feudale. La chiesa venne ristrutturata nel 1931 su progetto dell’architetto Russo ad opera dell’impresa Palumbo in Paternò. La chiesa presenta una impostazione planimetrica ad aula rettangolare allungata con terminazione absidale rettangolare. All’interno della navata, i prospetti laterali maggiori sono suddivisi in cinque sezioni da robuste lesene in rilevante aggetto. L’ordine architettonico dorico definisce le trame dell’apparato decorativo in stucchi a rilievo.
prospetto
La chiesa è dotata di una facciata definita da una superficie piana ad impianto retto e squadrato suddivisa in due registri sovrapposti. Il registro inferiore è caratterizzato in alzato dall’ordine gigante ionico. Gli elementi dell’ordine architettonico circoscrivono campiture ad intonaco che evidenziano gli elementi in pietra come il portale d’accesso all’edificio ed il soprastante finestrone circolare. Una trabeazione in rilevante aggetto unisce i due ordini, nel fregio è riportata la seguente iscrizione: «Domus mea domus orazioni vocabitur.» Il secondo registro si eleva sopra un piano attico con balaustra, con un grande finestrone a semicerchio; fiancheggiato da due volute, alle cui estremità sono posti due puntoni acroteriali sferici. La parte sommitale della facciata è costituita da un frontone triangolare al cui centro è posto l’orologio, nella sottostante trabeazione, il fregio riporta la seguente scritta: «A Dom MCMXXXI» , con riferimento al 1931 anno di ultimazione della imponente ristrutturazione dell’intero edificio.
coperture
Le coperture a falda inclinata sono costituite da un sistema di capriate lignee che hanno il compito di sorreggere i sovrastanti arcarecci in legno, il tavolato ed il manto di copertura in coppi alla siciliana.
Adeguamento liturgico
altare - aggiunta arredo (1970)
L'altare di forma rettangolare è costituito da una struttura in bianco di Carrara massello, la mensa poggia su due piedistalli in marmo bianco di Carrara e rosso Sant'Agata, esso è posto in posizione assiale.