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Borgnano
Cormons
Gorizia
chiesa
sussidiaria
S. Fosca sul Colle
Parrocchia di Santa Fosca
Impianto planimetrico; Strutture verticali; Coperture; Campanile; Apparato decorativo; Apparato liturgico
nessuno
1427 - 1427(costruzione intero bene); XVII - XVIII(rifacimento ed ampliamento intero bene); 1922 - 1922(restauro intero bene ); 1996 - 1996(restauro intero bene )
Chiesa di Santa Fosca
Tipologia e qualificazione chiesa sussidiaria
Denominazione Chiesa di Santa Fosca <Borgnano, Cormons>
Altre denominazioni Chiesa di Santa Fosca sul colle
S. Fosca sul Colle
Ambito culturale (ruolo)
maestranze goriziane (costruzione edificio)
Notizie Storiche

1427  (costruzione intero bene)

Costruzione della chiesetta; a questa fase potrebbe corrispondere la parte presbiterale conclusa dall’abside poligonale dell’attuale sacrestia. La prima fonte che ne attesta la sua presenza della chiesa risale al 1427 ed è riferibile ad un toponimo della zona.

XVII - XVIII (rifacimento ed ampliamento intero bene)

Intervento di rifacimento in cui l’edificio fu ampliato con la costruzione dell’attuale navata e furono apportate diverse aggiunte, tra cui la modifica del campanile a vela.

1922  (restauro intero bene )

In seguito agli ingenti danni alla struttura subiti durante la prima guerra mondiale, alla fine della quale l’edificio risultava semidistrutto, la chiesetta fu restaurata e riaperta al culto nel 1922.

1996  (restauro intero bene )

Restauro generale dell’edificio – si veda la data impressa nel portale d’ingresso, comprensivo del rifacimento delle coperture. In quest’occasione fu costruito il timpano della vela campanaria, per molto tempo mozza, conclusa da un coronamento orizzontale in coppi.
Descrizione

La chiesa di Santa Fosca sul colle è un’opera di matrice popolare che si ricollega ad una tipologia di chiesette campestri che a partire dal Tredicesimo secolo si diffusero sul territorio. La sua struttura originaria corrisponde alla parte presbiterale rettangolare conclusa da un’abside - dove successivamente è stata collocata la sacrestia; tra il Seicento ed il Settecento fu ampliata conferendole l’aspetto attuale con l’annessione della navata e fu costruita una nuova vela campanaria. Nel corso dei secoli, in particolare nel primo dopoguerra subì dei restauri che non ne trasformarono l’assetto, ma modificarono le coperture interne eliminando la volta della navata lasciando la travatura della copertura a vista, come si riscontra in molte altre chiese riferibili a questa tipologia. L’interno della chiesa è piuttosto povero, seppur pulito nell’aspetto; attualmente è priva di un apparato pittorico e non vi sono fonti che attestino la presenza in origine di affreschi e pitture a decorare le pareti, che tuttavia non sono da escludere totalmente, almeno per il presbiterio, visti i molteplici esempi presenti sul territorio.
Impianto planimetrico
La chiesa si inserisce nel contesto boschivo del colle del paese, in posizione isolata ed elevata rispetto al nucleo abitativo; sul fronte principale è preceduta da un sagrato erboso: due bassi muretti in pietra con pianta ad “L” definiscono una corsia centrale in ciottolato in lieve pendenza e proteggono due brevi serie di tre gradini per parte addossati lateralmente alla facciata che conducono all’ingresso della chiesa, collocato in posizione ribassata rispetto al piano di campagna circostante; sui restanti tre lati è stato conservato il muretto in pietra, con struttura a gradoni, che delimitava l’antico cimitero che si sviluppava attorno all’edificio sacro. La chiesa è orientata ad Est e presenta una configurazione planimetrica molto semplice: si compone di un’unica navata rettangolare e di un presbiterio a base quasi quadrata, leggermente più stretto della navata; alle sue spalle si attesta la sacrestia conclusa sul fondo da un’abside triangolare. Esternamente l’ingresso è preceduto da un pronao rettangolare, sul retro addossato alla facciata, sul fronte sorretto da due pilastrini lapidei impostati sui muretti antistanti. Le dimensioni massime della chiesa sono: lunghezza 15,99 ml; larghezza 5,16 ml; altezza navata in corrispondenza dell’ingresso - catena di capriata 3,34 ml e colmo sotto trave 4,78 ml; altezza navata ai piedi del presbiterio - catena di capriata 3,63 ml e colmo sotto trave 5,21 ml.
Strutture verticali
Tutte le murature sono in pietrame, esternamente intonacate con lavorazione graffiata e tinteggiate di colore beige. L’edificio appare come schiacciato in altezza: l’ingresso infatti si colloca ad una quota inferiore di circa 50 cm rispetto al piano di campagna e la porzione inferiore lungo tutto il perimetro è inglobata nel terreno circostante. La facciata principale, a capanna, è interrotta nella fascia centrale dal corpo del campanile a vela che fuoriesce leggermente rispetto la linea della facciata, a definire quasi una struttura a sé stante che culmina sopra la copertura della chiesa; nella parte inferiore inoltre è nascosta dal pronao che precede l’ingresso in chiesa. Il pronao, della stessa larghezza della vela campanaria, è sorretto sul fronte da due pilastrini lapidei con base e capitello strombati ed è coperto da una struttura a tre falde con manto esterno in coppi ed all’intradosso la struttura lignea ed il sottomanto in tavelle di cotto dipinte di rosso e bianco alternate a vista; sotto, in posizione centrale, si apre il portale d’ingresso, rettangolare ad un'unica anta, in legno, decorato con dei bassorilievi divisi in otto scomparti, di cui nei due superiori ed inferiori sono scolpiti i simboli dei quattro evangelisti, in quelli centrali sono raffigurate Santa Maura e Santa Fosca e il disegno di una croce e della chiesetta di Santa Fosca, rispettivamente sopra e sotto. Ai lati del campaniletto una mantovana metallica che chiude le falde di copertura definisce il profilo superiore dell’edificio ed una cornice modanata a sezione concava che corre sotto la linea di gronda dei fianchi prosegue per un breve tratto anche sulla facciata lateralmente. Le pareti laterali sono lisce ad eccezione della cornice che definisce l’attacco della copertura lungo l’intero perimetro dell’edificio; vi si apre una finestra ad arco scemo strombata in corrispondenza della navata nel solo fianco destro, altre due finestre uguali in entrambi i fianchi del presbiterio ed altre due nella sacrestia.
Coperture
La copertura della chiesa è a spiovente con manto in coppi, due falde nella navata e cinque in corrispondenza del presbiterio e della sacrestia absidata - queste ultime impostate ad un’altezza inferiore. All’interno la navata presenta la struttura a capriate lignee poggiate su mensole lignee sagomate, costituente quattro campate, travetti e listelli lignei e sottomanto di copertura in mattonelle di cotto dipinte di bianco e rosso a vista; il presbiterio invece è sormontato da una volta a botte.
Campanile
Il campanile è di tipo a vela e si erge sopra la facciata; è caratterizzato da dimensioni piuttosto larghe ed alte rispetto le proporzioni della chiesa. La sua struttura, in parte è inglobata nel muro della facciata, in parte crea un lieve aggetto a tutt’altezza rispetto alla stessa; una sottile cornice lapidea evidenzia la linea d’imposta della bifora campanaria centinata, separata da un pilastrino con rivestimento lapideo, una seconda cornice evidenzia l’imposta dell’arco della bifora: all’interno sono ospitati due campanelli. A conclusione un frontone triangolare, definito da una semplice cornice.
Apparato decorativo
L’interno della chiesa, ad un’unica navata allungata, ha le pareti lisce, intonacate e tinteggiate di bianco; la pavimentazione, rifatta nel restauro postbellico, è realizzata in maniera uniforme in tutta la chiesa in cotto - come la pavimentazione originale - con le mattonelle posate a spina di pesce: nella navata è in lieve pendenza, con una dislivello di circa 40 cm inferiore ai piedi del presbiterio; la copertura a falde mostra la struttura lignea a vista. L’arco santo a tutto sesto, impostato su due tozze paraste ti tipo tuscanico e con l’arco definito da un profilo modanato, introduce allo spazio presbiterale, rialzato dalla navata da un basso gradino; una sottile cornice modanata in linea con l’imposta dell’arco, lo percorre nei fianchi segando l’imposta della volta di copertura; sullo sfondo trova posto l’altare maggiore ed alle sue spalle, nel muro di fondo si apre la porta che conduce alla sacrestia retrostante. La chiesa risulta priva di un apparato pittorico, ad eccezione delle vetrata policroma della finestra della navata, posta in posizione centrale nel solo fianco destro; ai piedi del presbiterio lateralmente si trovano due statue: quella di sinistra, inserita in una nicchia del muro e protetta da una teca in vetro, rappresenta la Madonna con il Bambino in braccio, entrambi vestiti; quella di destra, Santa Fosca, in legno dipinto, impostata su una mensola.
Apparato liturgico
Sul fondo del presbiterio trova posto l’unico altare della chiesa, rivolto verso Dio, dedicato a Santa Fosca. Di fattura recente a sostituzione dell’originale è realizzato in pietra e marmo grigio con elementi a contrasto in broccatello; essenziale nelle forme, si compone di basamento di un gradino su cui è impostata una mensa marmorea sostenuta sul fronte da due colonnine tortili a doppio fuso; l’alzata è costituita da un semplice gradino al cui centro si erge il tabernacolo contenuto in un edicola marmorea a parallelepipedo.
Adeguamento liturgico

nessuno
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