chiese italiane censimento chiese edifici di culto edifici sacri beni immobili patrimonio ecclesiastico beni culturali ecclesiastici beni culturali della Chiesa cattolica edilizia di culto restauro adeguamento liturgico Strassoldo Cervignano del Friuli Gorizia chiesa parrocchiale S. Nicolò Vescovo Parrocchia di San Nicolò vescovo Preesistenze; Impianto planimetrico; Strutture verticali; Coperture; Campanile; Apparato decorativo; Apparato liturgico presbiterio - aggiunta arredo (1977); navata - intervento strutturale (1977) X (?) - XI (?)(preesistenza intero bene); 1334 - 1334(preesistenza intero bene); 1334 - 1334(preesistenza intero bene); 1490 - 1490(preesistenza intero bene ); 1493 (?) - 1493 (?)(completamento interno della chiesa ); 1509 - 1509(costruzione intero bene); 1559 - 1559(preesistenza intero bene); 1575 - 1575(costruzione esterno della chiesa); 1655 - 1655(restauro intero bene); 1719 - 1719(rifacimento intero bene); 1719 - 1726(completamento esterno della chiesa); 1736 - 1736(rifacimento intero bene); 1910 - 1920(completamento interno della chiesa ); 1940 - 1950(decorazione interno della chiesa ); 1977 - 1977(restauro interno della chiesa )
Chiesa di San Nicolò Vescovo
Tipologia e qualificazione
chiesa parrocchiale
Denominazione
Chiesa di San Nicolò Vescovo <Strassoldo, Cervignano>
Altre denominazioni
Glesia di San Nicolò S. Nicolò Vescovo
Ambito culturale (ruolo)
maestranze friulane (costruzione edificio)
Notizie Storiche
X (?) - XI (?) (preesistenza intero bene)
Costruzione di una cappella gentilizia, nei pressi del castello dei Signori di Lavariano, poi Strassoldo.
1334 (preesistenza intero bene)
Prima fonte storica in cui appare la chiesa di San Nicolò, citata nel testamento del nobile Bernardo Strassoldo, del 17 maggio 1334.
1334 (preesistenza intero bene)
Ampliamento della chiesa con l'aggiunta di una cappella dedicata alla Beata Vergine Maria.
1490 (preesistenza intero bene )
Demolizione della precedente chiesa e ricostruzione.
1493 (?) (completamento interno della chiesa )
Realizzazione dell'altare del Cristo Risorto, opera del lapicida Bernardino da Bissone.
1509 (costruzione intero bene)
Edificazione ex novo della chiesa, in seguito alla demolizione, assieme ai castelli, da parte dei Confederati di Cambray.Edificazione ex novo della chiesa, in seguito alla demolizione, assieme ai castelli, da parte dei Confederati di Cambray.
1559 (preesistenza intero bene)
La chiesa fu affrescata dai pittori Leonardo e Lorenzo - padre e figlio - da Marano o da Udine; gli affreschi andarono perduti nei lavori del 1719.
1575 (costruzione esterno della chiesa)
Pre Giuseppe fu Fantuzzo Strassoldo diene inizio ai lavori di costruzione del campanile.
1655 (restauro intero bene)
Intervento di restauro della chiesa, che versava in condizioni precarie, grazie al lascito del conte Nicolò Strassoldo.
1719 (rifacimento intero bene)
Intervento di rifacimento ed ammodernamento della chiesa, per volontà della contessa Anna Bionda; i lavori interessarono in particolare il presbiterio, che fu ampliato, ed il campanile.
1719 - 1726 (completamento esterno della chiesa)
Il campanile fu innalzato ulteriormente e completato nell¿aspetto attuale, per opera del conte Giuseppe di Strassoldo (si veda lapide sul fronte principale della torre).
1736 (rifacimento intero bene)
Rifacimento della chiesa, conferendole l'aspetto attuale, per volontà di Giuseppe Strassoldo.
1910 - 1920 (completamento interno della chiesa )
Realizzazione della cantoria, in luogo della loggia centrale in fondo alla chiesa, da dove le famiglie dei conti del Castello di Sopra e di Sotto assistevano alle sacre funzioni e costruzione di due tribune riservate ai nobili nei bracci laterali. Nello stesso periodo fu edificata la sacrestia ed i locali annessi.
1940 - 1950 (decorazione interno della chiesa )
Esecuzione degli affreschi del presbiterio.
1977 (restauro interno della chiesa )
Intervento di restauro e sistemazione dell'interno, che comprese la ritinteggiatura delle pareti.
Descrizione
L'attuale chiesa di San Nicolò fu costruita nel 1513 sul sito della precedente chiesa andata distrutta nelle guerre contro la lega di Cambray; nel corso del secolo gli interni furono completati con gli altari e decorati e, nel 1575 si iniziò ad erigere il campanile. Dalla relazione della visita pastorale del 1661 risulta che vi fossero cinque altari: il maggiore dedicato a San Nicolò con il tabernacolo del Santissimo Sacramento, l'altare di San Rocco, della Madonna, di San Carlo (in seguito del Crocifisso), e della Risurrezione. L'edificio, nel corso del XVIII secolo subì una serie di rifacimenti ed ampliamenti, per volontà della contessa Bionda e del conte Giuseppe di Strassoldo, che gli conferendo l'aspetto attuale, sia alla chiesa che al campanile; gli altari furono portati a sette, con l'aggiunta dell'altare dell'Angelo Custode e quello dei molti santi. Ulteriori interventi di sistemazione e degli interni - come la costruzione della cantoria, delle nuove tribune laterali riservati ai nobili delle famiglie dei Castelli di Sopra e di Sotto e della sacrestia - e di decorazione furono effettuati nella prima metà del Novecento.
Preesistenze
La chiesa di San Nicolò sorse tra il X e l'XI secolo come cappella gentilizia dei castelli di Strassoldo. L'edificio, probabilmente, sfruttò delle strutture preesistenti riferibili ad opere difensive del Castello di Sopra. Nel muro esterno del presbiterio vi è immurata una croce di pietra a treccia risalente al 1200 circa. Nel corso del XV secolo la chiesa era dotata di tre altari, il maggiore dedicato a San Nicolò, gli altri al Corpus Domini e alla Madonna. Questo edificio fu demolito nel 1490, forse perché in precarie condizioni, e successivamente riedificato; dopo la ricostruzione gli altari erano quattro: oltre ai precedenti fu aggiunto l'altare di San Rocco. Durante le guerre contro la lega di Cambray la chiesa andò distrutta.
Impianto planimetrico
L'edificio, orientato ad Est, è preceduto da un breve sagrato. La configurazione planimetrica si compone di una navata a croce greca, formata da un'aula longitudinale con nicchie laterali, a cui si interseca il transetto; il presbiterio, rialzato di due gradini dalla navata, presenta una pianta quasi quadrata. Lungo il fianco destro del corpo della chiesa sono annessi il campanile - all'altezza del presbiterio, ruotato di 25° rispetto a questo - e degli ambienti a due piani, adibiti a sacrestia, magazzino e servizio igienico. Addossati al lato occidentale del transetto al piano superiore vi sono due ambienti rettangolari che consentono l'accesso ai conti Strassoldo per assistere alle funzioni; quello di sinistra, riservato ai signori del Castello di Sopra, è collegato direttamente al palazzo da un passaggio chiuso porticato al pianterreno; mentre quello di destra, riservato ai signori del Castello di Sotto, è attualmente occupato dai bocchettoni dell'impianto di riscaldamento.
Le dimensioni massime della chiesa sono: lunghezza 21,70 ml; larghezza 14,97 ml; altezza navata 7,89 ml e altezza presbiterio 7,67 ml.
Strutture verticali
Tutte le murature sono in pietrame. L'edificio è interamente intonacato e tinteggiato color crema.
La facciata principale è scandita da quattro lesene con capitelli dorici che sorreggono una trabeazione ricca di modanature lineari, protetta da un breve spiovente; il coronamento della facciata è caratterizzato da un piano attico definito lateralmente da due profili curvi concavi che raccordano i cippi posti sopra le lesene esterne alla parte centrale piana, sopra a cui si ergono le statue di San Pietro a sinistra, San Michele Arcangelo al centro in posizione rialzata, San Paolo a destra.
In asse con la navata si colloca il portale d'ingresso, inquadrato in pietra e sormontato da un timpano semicircolare spezzato da un cippo che riporta lo stemma dei conti di Strassoldo, sopra a cui si apre una nicchia absidata con la statua di San Nicolò; sotto la trabeazione si apre un occhio circolare con una vetrata a rosone.
Le pareti laterali seguono il perimetro della chiesa e dei locali accessori; nei lati corti del transetto in alto si apre una mezzaluna per parte, un'altra vi è in corrispondenza della navata verso il presbiterio ed una terza nel presbiterio. Nel muro esterno del presbiterio vi è murata una croce di pietra a treccia di epoca medievale.
Coperture
La copertura della chiesa è a falde con manto in coppi. All'intradosso la navata - sia nei bracci laterali che nel corpo centrale - ed il presbiterio sono sormontati da una volta a botte, impostata su un arco a sesto rialzato, in cui si aprono delle lunette in corrispondenza delle finestre laterali.
Campanile
Il campanile si erge sul lato destro del presbiterio, ruotato di 25° rispetto a questo. È costituito da una torre quadrata, con struttura in pietra esternamente intonacata, percorsa da cornici marcapiano; all'interno i pianerottoli e le scale sono lignei. La cella campanaria presenta una bifora su ogni lato ed ospita tre campane. La copertura è a quattro falde con manto in coppi e sul colmo si erge una croce segnavento in ferro. Sul fronte principale, sotto la cella, è collocato il quadrante dell'orologio pubblico - attualmente non funzionante - e più sotto è immurata la lapide in memoria della costruzione della chiesa e del campanile.
Apparato decorativo
L'interno della chiesa ha un aspetto sobrio ed essenziale: le pareti e le volte della navata sono intonacate e durante un intervento di restauro nel 1977 sono state tinteggiate di grigio - in precedenza erano bianche. È modulato da lesene con capitello dorico sopra a cui corre lungo l'intero perimetro della chiesa una doppia cornice modanata aggettante - le lesene prima dell'intervento degli anni Settanta erano decorate a finto marmo. La pavimentazione è realizzata in lastre in pietra bianca e nera, quadrate e poste in opera diagonalmente nella navata, romboidali e disposte a lisca di pesce nel presbiterio.
Il presbiterio è arricchito con degli affreschi eseguiti negli anni Quaranta del Novecento: nella volta, separata in quattro vele da due arcate disposte diagonalmente, sono dipinti i quattro Evangelisti rappresentati con i propri simboli; nella lunetta di fondo è raffigurata la deposizione di Cristo.
Sono in corso i lavori di sostituzione delle vetrate delle finestre, che vengono realizzate con dei disegni in vetri policromi, su bozzetti elaborati da Luciano Pacco e Pietro Fantini, che raccontano i momenti salienti della storia della chiesa di Strassoldo, da San Marco che costituisce il Patriarcato di Aquileia ai conti di Strassoldo che consegnano le chiavi della chiesa alla parrocchia.
Sotto alla cantoria, sono poste due lapidi: quella sul fianco destro a ricordo dei lavori di rifacimento eseguiti nel 1736, quella sul fianco sinistro in memoria del conte Leopoldo Strassoldo.
Apparato liturgico
L'altare maggiore è dedicato a San Nicolò; di stile barocco, è preceduto da due gradini in marmo nero e presenta una struttura a mensa, chiusa lateralmente da due profili concavi ed il paliotto arricchito con marmi gialli, rossi e neri e decorazioni floreali. Sulla mensa poggia il ciborio costituito da una struttura in marmi policromi con colonnine corinzie che sorreggono un cupolino, molto ricca di particolari ed ornamenti. Sui piedritti laterali sono collocate le statue di San Nicolò a sinistra e San Giuseppe a destra. Nell'intradosso dell'arco santo si aprono due nicchie in cui sono custoditi gli olii santi e le sacre reliquie.
Nella navata nelle nicchie laterali e nei bracci del transetto sono collocati altri cinque altari, tutti caratterizzati da una struttura a mensa in marmi policromi. Partendo dal fondo a sinistra vi è l'altare dedicato alle Virtù Teologali o all'Angelo Custode e a destra l'altare di tutti i Santi: identici nell'aspetto, entrambi sono sormontati da una pala; gli altari nei bracci presentano una struttura più articolata con l'alzata composta da colonne che sorreggono un timpano semicircolare: quello a sinistra è dedicato a San Rocco - sormontato da una pala in cui è rappresentato il martirio del Santo, vi è conservata un'urna con i resti di San Felice -, quello a destra alla Madonna e entro una teca in vetro ospita una statua del XX secolo della Madonna con il Bambino; nella nicchia sul fianco destro verso il presbiterio vi è l'altare del Cristo Risorto (in passato anche detto del Corpus Domini o del SS. Sacramento), opera attribuibile a Bernardino da Bissone: è realizzato in pietra bianca d'Istria, la mensa presenta fregi sia sul paliotto, dove sono rappresentati gli strumenti della passione entro una corona di alloro con nastri, sia lateralmente; l'alzata, sempre in pietra è stata successivamente dipinta con vernici di vario colore: è costituita da un portale sopra a cui si apre una conchiglia ed al centro ospita un bassorilievo raffigurante Gesù. La nicchia di fronte, in origine del Crocifisso, ospita il seicentesco fonte battesimale in pietra proveniente dalla chiesa di Santa Maria in Vineis di Strassoldo.
Sopra all'ingresso si erge la cantoria lignea, sostenuta da due colonne in pietra.
Adeguamento liturgico
presbiterio - aggiunta arredo (1977)
È stata mantenuta la disposizione originale del presbiterio, con gli scranni lignei che costituivano la sede sul lato sinistro del presbiterio e l'altare rivolto verso Dio sul lato posteriore; sono stati aggiunti un trono ligneo mobile e due sedute sul lato destro del presbiterio ed un altare mobile rivolto verso il popolo; quest'ultimo è stato sostituito nel 2011 su iniziativa del parroco di Strassoldo rev.do don Gianfranco Gregori, con uno nuovo ricavato utilizzando l'antica campana mezzana come sostegno centrale della tavola della mensa in marmo, ancorata con struttura metallica. Sul lato sinistro del presbiterio è posizionato un leggio mobile in ferro.
navata - intervento strutturale (1977)
Il fonte battesimale dalla sua posizione originale in fondo alla chiesa è stato spostato nella nicchia sinistra ai piedi del presbiterio; il pulpito che si trovava in cornu epistolae è stato rimosso.