chiese italiane censimento chiese edifici di culto edifici sacri beni immobili patrimonio ecclesiastico beni culturali ecclesiastici beni culturali della Chiesa cattolica edilizia di culto restauro adeguamento liturgico Ripacandida Melfi - Rapolla - Venosa chiesa sussidiaria S. Antonio Parrocchia di Santa Maria del Sepolcro Interno nessuno XI - XI(costruzione intero bene); 1700 - 1700(ristrutturazione intero bene); 1990 - 1990(intervento localizzato falda sinistra); 2015 - 2017(consolidamento e restauro intero bene)
Chiesa di Sant'Antonio
Tipologia e qualificazione
chiesa sussidiaria
Denominazione
Chiesa di Sant'Antonio <Ripacandida>
Altre denominazioni
S. Antonio
Ambito culturale (ruolo)
maestranze lucane (costruzione)
Notizie Storiche
XI (costruzione intero bene)
La chiesa di San Bartolomeo, primo patrono di Ripacandida, è stata costruita su un torrione longobardo. Non si hanno notizie certe circa la data della sua fondazione, ma è probabile che l’edificio sia stato costruito alla fine dell’XI secolo.
1700 (ristrutturazione intero bene)
La chiesa nel 1700 è stata rinnovata nel soffitto, quasi completamente crollato a seguito di un terremoto. Nella stessa circostanza sono documentati lavori di rifacimento degli intonaci interni.
1990 (intervento localizzato falda sinistra)
A seguito del terremoto del 1980 la chiesa rimane chiusa per un lungo periodo. Parziali interventi degli anni '90 sono stati effettuati a cura della soprintendenza su una porzione di copertura e per il rifacimento di una volta originariamente in camorcanna (incannucciato) sostituita con nervometal. La chiesa viene riaperta al culto per un brevissimo periodo ed immediatamente richiusa in attesa di un sostanziale lavoro di recupero.
2015 - 2017 (consolidamento e restauro intero bene)
Il restauro ed il consolidamento della chiesa (diviso in due lotti), è iniziato ad ottobre del 2015 interessando l'intera fabbrica. Il primo lotto ha riguardato il consolidamento e restauro del campanile, la rimozione della copertura (manto, sottomanto, tavolato, travi e capriate), il consolitamento delle dell'estradosso delle volte e delle murature, la realizzazione dei cordoli di coronamento e della nuova copertura in legno lamellare (con capriate, travi, tavolato), il posizionamento dei coppi di recupero e la ricostruzione della romanella. Sono stati, inoltre, eseguiti importanti interventi strutturali alle murature tra cui l'inserimento di catene, cuci e scuci, chiodature ed iniezioni di cemento. Le murature esterne sono state ripulite da muschi ed erbe infestanti e si è provveduto al restauro dei paramenti murari.
Il secondo lotto è in corso e riguarderà le opere interne ed in facciata.
Descrizione
La chiesa di San Bartolomeo, primo patrono di Ripacandida, è stata costruita, quasi certamente, sui resti di un torrione longobardo. Non si hanno notizie certe circa la data della sua fondazione, ma è probabile che l’edificio sia stato realizzato alla fine dell’XI secolo. La chiesa si presentava a tre navate ed ha il campanile a pianta quadrata. La chiesa nel 1700 è stata rinnovata nel soffitto e nell’intonaco. Alcune tracce di antiche pitture vengono indicate da fonti storiche, che riferiscono anche di un’immagine di S. Antonio Abate, santo a cui oggi la chiesa è dedicata.
Interno
La chiesa è a tre navate. In quella di destra sono presenti quattro altari dedicati a Sant’Anna, San Michele, Santa Lucia, San Laviero e al Sacro Cuore di Gesù. Nella navata di sinistra vi sono tre altari dedicati a San Rocco, all’Immacolata e alla Pietà, con la Madonna che regge sulle gambe Gesù morto. La navata centrale si caratterizza per la presenza di un altare in stile barocco di marmo policromo con ai lati i quadri della Madonna di Pompei e della Sacra Famiglia. Nella parte posteriore si eleva una cantoria in legno lavorato, con un organo del 1700 e con al centro un dipinto raffigurante la Vergine col Bambino.