chiese italiane censimento chiese edifici di culto edifici sacri beni immobili patrimonio ecclesiastico beni culturali ecclesiastici beni culturali della Chiesa cattolica edilizia di culto restauro adeguamento liturgico centro Catanzaro Catanzaro - Squillace cappella arcivescovile Curia metropolitana Parrocchia di Santa Maria Assunta Nella Cattedrale Pianta; Impianto strutturale; Pavimenti e pavimentazioni; Coperture; Elementi decorativi nessuno XIX - XX(costruzione intero bene)
Cappella della Curia metropolitana
Tipologia e qualificazione
cappella arcivescovile
Denominazione
Cappella della Curia metropolitana <centro, Catanzaro>
Altre denominazioni
Cappella Privata di S.E. l'Arcivescovo
Ambito culturale (ruolo)
maestranze calabresi (costruzione chiesa)
Notizie Storiche
XIX - XX (costruzione intero bene)
La cappella privata del vescovo è ubicata al primo piano del palazzo Episcopale che dall’età normanna in poi andò a costituire insieme al seminario e la Cattedrale la cittadella vescovile sede del potere religioso. L’aspetto attuale dell’edificio è principalmente frutto delle ricostruzioni conseguenti ai danni provocati dai disastrosi terremoti e dai bombardamenti anglo-americani dalla seconda guerra mondiale che non colpi in modo drastico la cappella ma la parte del seminario. Rimaneggiamenti si ebbero sotto l’Episcopato di Mons. Armando Fares (1950-1980) che eliminò il corpo rettangolare che si congiungeva col corpo ottagonale ricavandone l’aula capitolare e inserì nuovi ornamenti all’altare. Oggi a pianta centrale e circolare sormontata da una cupola decorata da una ornamentazione ottocentesca, di probabile maestranze serresi o moglianese, si presenta di matrice tardo barocca e neoclassica insieme.
Descrizione
La cappella è costituita da un piccolo vano a pianta centrale sormontata da una cupola, articolato in due settori dall’aula liturgica di forma ottogonale composto nella parte alta da una trabeazione stuccata e decorata a foglia oro che viene sorretta da otto colonne corinzie poggianti su una base e una modanatura. Al di là del recinto si dispone il piccolo presbiterio, a pianta rettangolare sopraelevato di due gradini e appena sufficiente ad alloggiare l'altare, una copertura ad arco a tutto sesto la contiene. Sui due lati sono posizionate due piccolissime aule che custodiscono gli oggetti Sacri, superiormente ad essi si aprono quattro nicchie contenenti statue di angeli con i simboli delle virtù teologali. Non presenta un vero e proprio ingresso principale ma ci si accede attraverso l’aula capitolare che contiene un grande tavolo di rappresentanza a cui a sua volta si accede da tre porte di cui una conduce allo studio privato dell’ Arcivescovo, sulla parete destra si trova un ingresso secondario che conduce agli appartamenti privati Arcivescovili, sulla sinistra sono posizionate in legno e velluto tre sedie sollevate su una pedana in legno.
Pianta
L’impianto è formato dall’innesto di un ottagono ad un vano rettangolare di ridotte dimensioni che contiene l’altare. L’ottagono funge da aula e il secondo spazio da presbiterio e laterale ad esso due piccole aule che fungono da sagrestia.
Impianto strutturale
Ad un prisma ottagonale continuo in muratura si innesta il volume rettangolare anch’esso della stessa muratura. La forma ottogonale nel suo tratto superiore costituiscono il tiburio che circonda la cupola interna di forma emisferica, la forma rettangolare un arco a tutto sesto.
Pavimenti e pavimentazioni
L’intera pavimentazione dell’aula liturgica si compone di lastre di graniglia grigio . I gradini del presbiterio in marmo bianco.
Coperture
L’ambiente ottagonale è coperto da una a cupola, il vano rettangolare del presbiterio una copertura ad arco a tutto sesto.
Elementi decorativi
Presenta nella parte alta una trabeazione stuccata e decorata a foglia oro che viene sorretta da otto colonne corinzie poggianti su una base e una modanatura. Il piccolo presbiterio, a pianta rettangolare sopraelevato di due gradini e appena sufficiente ad alloggiare l'altare in marmo bianco con decorazioni a foglia oro, sulla mensa è collocato il tabernacolo con porticina dorata, due teste in bassorilievo in marmo contengono al centro un piccolo Agnello Pasquale, al si sopra trova collocazione un mezzo busto del Cristo in croce, dietro di essi più in alto trova collocazione un bassorilievo con cornice decorata a foglia oro rappresentante la Vergine con in braccio il Bambino che sorregge i simboli eucaristici (calice e ostia) conclude il tutto lo stemma Arcivescovile di Mons. Armando Fares. superiormente ad essi si aprono quattro nicchie contenenti statue di angeli con i simboli delle virtù teologali, altri due angeli reggi candela sono collocati ai lati dell’altare.
Adeguamento liturgico
nessuno
La piccola cappella privata per gli spazi esigui non è mai stata adeguata, e conserva l'altare preconciliare a muro in marmo completo di tabernacolo che si innalza su due gradini.