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Pergola
Fano - Fossombrone - Cagli - Pergola
chiesa
sussidiaria
Sant'Antonio da Padova
Parrocchia di Sant'Andrea
Struttura; Facciata; Interno; Finestre
presbiterio - aggiunta arredo (1970)
1630 - 1639(costruzione intero bene)
Chiesa di Sant'Antonio da Padova
Tipologia e qualificazione chiesa sussidiaria
Denominazione Chiesa di Sant'Antonio da Padova <Pergola>
Ambito culturale (ruolo)
maestranze marchigiane (costruzione)
Notizie Storiche

1630 - 1639 (costruzione intero bene)

la chiesa di Sant'Antonio da Padova, già dei Minori Osservanti, fu costruita negli anni 1630-39 sulla collina di Ferbole, nei pressi del centro di Pergola; fu officiata dagli stessi fino al 1860. L'ampio fabbricato monastico, a cui la chiesa è annessa e che dal 1916 ospita l'Istituto delle Suore della Carità, per secoli fu adibito dai monaci a lanificio per tessuti religiosi e laici.
Descrizione

la chiesa sorge su una collina limitrofa al centro cittadino, col fianco destro annesso al chiostro affrescato di un ampio fabbricato monastico. La struttura ha un forte sviluppo in altezza e in senso longitudinale, ampliandosi un poco lateralmente per far posto agli altari interni. Alla facciata principale è addossato un portico a quattro arcate a botte su pilastri; le campate sono voltate a crociera e presentano lunette affrescate su commissione di antiche famiglie pergolesi. Due degli affreschi sono stati compromessi dall'inserimento di un duplice ingresso: la porta di sinistra, con portale in pietra trabeato, conduce alla chiesa; la porta di destra, con sopraluce in vetro centinato, al monastero. L'alto portale della chiesa presenta lesioni ricucite con malta cementizia. Sopra le arcate cinque piccole finestrelle si aprono su un muro pieno che delimita uno corridoio di collegamento con l'adiacente monastero. Oltre lo spiovente del portico la facciata presenta una finestra cieca strombata e un piccolo oculo circolare; conclude il fronte un profilo a capanna modanato. Il campanile si erge sul retro con cella a doppio ordine di fornici, coronata da un cupolino ottagonale svasato. La chiesa è a una sola navata con abside rettangolare. L'interno è caratterizzato da un sobrio stile neoclassico: un ordine di lesene trabeato scandisce le superfici incorniciando otto arcate ridotte a tutto sesto, che ospitano altari in legno e stucco; le lesene proseguono poi idealmente nei motivi a fascia che segnano trasversalmente la volta. Campate minori interrompono la sequenza delle arcate, ponendosi tra le le cappelle terze e quarte: a sinistra la muratura si apre in un vano che reca una grotta con la statua di Maria Immacolata; a destra, al di sotto di un antico pulpito ligneo, si trova una porta secondaria che conduce al chiostro. La trabeazione a fregio liscio percorre l'aula interrompendosi in controfacciata; questa è dominata da una cantoria in legno dipinto e da una pala raffigurante la Madonna tra Santi. Nell'abside un coro ligneo addossato alle pareti abbraccia l'antico altare maggiore in marmi policromi che domina l'ampio spazio liturgico. Sulla parete di fondo una nicchia con cornice in stucco ospita la statua del Santo titolare della chiesa col Bambino.
Struttura
la chiesa ha struttura muraria continua in laterizio e tetto a capanna.
Facciata
alla facciata principale è addossato un portico a quattro arcate a botte su pilastri; le campate sono voltate a crociera e presentano lunette affrescate su commissione di antiche famiglie pergolesi. Due degli affreschi sono stati compromessi dall'inserimento di un duplice ingresso: la porta di sinistra, con portale in pietra trabeato, conduce alla chiesa; la porta di destra, con sopraluce in vetro centinato, al monastero. L'alto portale della chiesa presenta lesioni ricucite con malta cementizia. Sopra le arcate cinque piccole finestrelle si aprono su un muro pieno che delimita uno corridoio di collegamento con l'adiacente monastero. Oltre lo spiovente del portico la facciata presenta una finestra cieca strombata e un piccolo oculo circolare; conclude il fronte un profilo a capanna modanato.
Interno
la chiesa è a una sola navata con abside rettangolare. L'interno è caratterizzato da un sobrio stile neoclassico: un ordine di lesene trabeato scandisce le superfici incorniciando otto arcate ridotte a tutto sesto, che ospitano altari in legno e stucco; le lesene proseguono poi idealmente nei motivi a fascia che segnano trasversalmente la volta. Campate minori interrompono la sequenza delle arcate, ponendosi tra le le cappelle terze e quarte: a sinistra la muratura si apre in un vano che reca una grotta con la statua di Maria Immacolata; a destra, al di sotto di un antico pulpito ligneo, si trova una porta secondaria che conduce al chiostro. La trabeazione a fregio liscio percorre l'aula interrompendosi in controfacciata; questa è dominata da una cantoria in legno dipinto e da una pala raffigurante la Madonna tra Santi. Nell'abside un coro ligneo addossato alle pareti abbraccia l'antico altare maggiore in marmi policromi che domina l'ampio spazio liturgico. Sulla parete di fondo una nicchia con cornice in stucco ospita la statua del Santo titolare della chiesa col Bambino.
Finestre
nelle lunette della volta a botte si aprono ampie finestre rettangolari con infisso in legno.
Adeguamento liturgico

presbiterio - aggiunta arredo (1970)
l'adeguamento liturgico portato a compimento dopo il Concilio Vaticano II ha garantito la salvaguardia dell'unicità e centralità dell'altare. La mensa eucaristica su pilastrini in marmo, correlata matericamente e stilisticamente all'antico altare maggiore, è collocata al centro del presbiterio, rivolta verso l'assemblea, in modo da evidenziarne la centralità sacramentale e da rendere agevole la celebrazione liturgica.
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