chiese italiane
censimento chiese
edifici di culto
edifici sacri
beni immobili
patrimonio ecclesiastico
beni culturali ecclesiastici
beni culturali della Chiesa cattolica
edilizia di culto
restauro
adeguamento liturgico
Piana degli Albanesi
Piana degli Albanesi
chiesa
sussidiaria
Maria SS.ma Odigitria
Parrocchia di San Demetrio Megalomartire
Coperture; Elementi decorativi; Fondazioni; Impianto strutturale; Pavimenti e pavimentazioni; Pianta
nessuno
1607 - 1608(committenza (?) carattere generale); 1644 - 1644(ampliamento intero bene); 1731 - XIX sec(?)(completamento fabbrica/ampliamento Collegia intero bene)
Chiesa di Maria Santissima Odigitria
Tipologia e qualificazione chiesa sussidiaria
Denominazione Chiesa di Maria Santissima Odigitria <Piana degli Albanesi>
Altre denominazioni Chiesa Maria Santissima Odigitria
Maria SS.ma Odigitria
Autore (ruolo)
Novelli, Pietro (Ampliamento, progettazione e direzione lavori.)
Ambito culturale (ruolo)
maestranze siciliane (costruzione)
Notizie Storiche

1607 - 1608 (committenza (?) carattere generale)

La chiesa sorge nella piazza principale del paese. Venne edificata tra il 1607 ed 1608 per espresso desiderio di Angelo Matranga, facoltoso cittadino, il quale concesse a questo scopo la sua abitazione privata, dove si custodiva l'immagine dell'Odigitria che si riteneva i profughi albanesi avessero portato con sè dalla madrepatria.

1644  (ampliamento intero bene)

Gli albanesi particolarmente devoti alla Odigitria, vollero rendere più bella e più grande la costruzione cittadina che custodiva l'immagine. Tutti i fedeli contribuirono all'opera di rifacimento della chiesa, ma il contributo maggiore fu dato dalla vedova del presbitero Lorenzo Petta, la quale dopo aver commissionato a Pietro Novelli gli affreschi dell'altare maggiore di San Demetrio affida il progetto di ampliamento allo stesso architetto e pittore monrealese, come risulta da atti notarili del 31 agosto 1644. Il Novelli oltre alla progettazione presentò prima un modello ligneo in scala della nuova fabbrica, per poi eseguire e seguire personalmente i lavori di rifacimento.

1731 - XIX sec(?) (completamento fabbrica/ampliamento Collegia intero bene)

Dal 1731 si costruisce a ridosso della chiesa l'edificio del Collegio di Maria. Per espressa volontà del fondatore, p. Antonino Brancato, le suore residenti ne Collegio avrebbero dovuto professare il rito greco. Ulteriori lavori di ampliamento del suddetto Collegio furono effettuati nel XIX (?) ed affidati all'architetto e pittore Giuseppe Damiani de Almeyda.
Descrizione

Prospiciente la piazza principale di Piana degli Albanesi si trova la chiesa di Maria Santissima Odigitria, edificata nel 1607 e ricostruita ed ampliata verso la metà del XVII secolo. Nel 1643, infatti, su progetto di Pietro Novelli e sotto la direzione dell’insigne artista venivano iniziati i lavori di ampliamento della chiesa, la cui slanciata e maestosa cupola ottagonale domina con la sua elegante mole l’abitato della cittadina. La chiesa è l’opera architettonica più completa che può attribuirsi all’architetto e pittore Pietro Novelli, di cui porta la più squisita impronta di una spiccata maturità tecnica ed artistica. Nell’abside centrale è custodito un imponente simulacro, attribuito al Serpotta, che fa da base e da cornice alla venerata icona di Maria Santissima Odigitria, che la tradizione vuole sia stata portata in Sicilia dai profughi albanesi provenienti dalla penisola balcanica. Nel 1733 alla chiesa furono addossate le fabbriche del Collegio di Maria. Nella chiesa vengono custoditi quadri bizantini di particolare valore artistico, quali la "Dor-mizione della Madre di Dio" e il dittico, raro come contenuto teologico, della Vergine insieme con San Giuseppe. Le navate laterali sono ornate da altari di stile barocco impreziositi da marmi misti. Un dipinto raffigurante l’Arcangelo Michele, del 1700, ed una Crocifissione in legno intagliato, dipinto da Spiridione Marino, sono da annoverare tra le opere di pregio di questa chiesa che, tra l’altro, in tre altari presenta gli stemmi di alcune famiglie patrizie albanesi, probabili donatori degli stessi altari, quali gli Schirò, i Matranga e gli . E' tra le chiese di Piana ad essere compositivamente la più articolata, essendo ad esempio l'unica ad essere provvista di cupola.
Coperture
piana con cupola
Elementi decorativi
imponente simulacro, attribuito al Serpotta, che fa da base e da cornice alla venerata icona di Maria Santissima Odigitria
Fondazioni
in pietra locale
Impianto strutturale
muratura portante
Pavimenti e pavimentazioni
marmi locali e bianco di carrara
Pianta
pianta rettangolare
Adeguamento liturgico

nessuno
trattandosi di Chiesa con Rito Bizantinoi non si è effettuato alcun adeguamento liturgico
Contatta la diocesi