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Chiesa di San Rocco
Tipologia e qualificazione
chiesa sussidiaria
Denominazione
Chiesa di San Rocco <Rignano Garganico>
Ambito culturale (ruolo)
maestranze pugliesi (costruzione)
Notizie Storiche
XVII (costruzione intero bene)
La chiesa fu costruita nel XVII secolo e dedicata a San Rocco
Descrizione
La chiesa, a pianta unica, è di origine monastica, quasi certamente annessa a un convento domenicano. Molto probabilmente ha origine nella prima metà del secolo XVII, quando l’ordine di San Domenico (Ordo Praedicatorum) iniziò a prender piede anche in Puglia.
Nel 1894 la fabbrica era in gran parte distrutta, venne in seguito in parte demolita e ricostruita nel 1926, su iniziativa dell’attivissimo arciprete mons. Giovanni Draisci, con le oblazioni e concorso del popolo.
La chiesa di San Rocco è sita nel centro abitato di Rignano G.co. L’edificio, molto semplice nell’ornato, ospita un modestissimo campanile sul lato destro del prospetto, in posizione molto arretrata, e si presenta isolato rispetto al contesto degli edifici circostanti.
La chiesa ha un impianto essenziale e lineare, è sprovvista di abside e presenta una pianta a navata unica con coperture a capanna, reiterata sia sull’aula che sul presbiterio, ad un livello superiore sfalsato.
Il rapporto in pianta dell’edificio è di circa 1:3 con un’aula di dimensioni interne pari a 6,45 x 15,25 mt circa, con soffitto ligneo, e un presbiterio voltato a crociera con lati di 6,45 x 6,40 mt, con altezza alla chiave di quasi 8,00 mt. La fabbrica, segmentata in due blocchi omogenei, ha altezze diverse, misurate sempre alla linea di gronda della copertura: quella delle cortine longitudinali relativa all’aula è di circa 7,70 mt sul lato sinistro, 7,60 mt su quello destro, mentre il blocco del presbiterio misura in altezza 8,45 mt sul fianco sinistro e 8,35 mt circa su quello destro.
Il campaniletto (che ha pianta pressoché quadrata con 1,65 mt di lato), invece misura poco più di 12,00 mt dal piano di campagna, mentre il fastigio posto a coronamento della facciata principale raggiunge i 9,60 mt.
Il prospetto principale è interrotto dal modesto portale che incornicia l’accesso all’aula liturgica, mentre una finestra ovale, (elemento architettonico incamiciato da una piatta cornice in pietra), ricavata al di sopra di quest’ultimo, permette alla luce di infiltrarsi in senso longitudinale penetrando nella santità del luogo. I rimanenti fronti non presentano alcun elemento architettonico di pregio, all’infuori delle esigue bucature funzionali all’illuminazione ed aerazione dell’aula e del presbiterio.
L’aula, divisa dal presbiterio dal classico arco trionfale, è coperta da un soffitto ligneo che cela l’ordito di capriate e arcarecci di legno della copertura, ad eccezione del presbiterio stesso, direttamente voltato da una nuda volta a crociera.
La copertura dell’intero complesso, come anzidetto, è a doppia capanna con semplice orditura formata da capriate, arcarecci e tavolato, con tegole alla marsigliese a costituire il sovrastante manto, poggiato su delle falde che denunciano chiaramente all’estradosso assenza di planarità.
Il volume del campaniletto, posto posteriormente, si stacca dal contesto, emergendo autonomamente con una propria struttura che insiste direttamente, addossandovisi, su una delle nervature della volta a crociera sottostante. Questo è costituito da un ordine pseudotuscanico di pilastrini a definire una piccola cella campanaria, ora in stato di degrado funzionale, sormontata da una struttura di coronamento piramidale che si somma mal integrandosi al disegno generale delle facciate. In complesso la “torretta”, che è interamente costruita in mattoni intonacati, appare solida e tozza.
Attualmente la chiesa di San Rocco si staglia solitaria nell’omonima piazza, mentre risulta chiusa, alle sue spalle, l’antica cisterna-pozzo, scavata nella roccia per raccogliere le acque del tetto e dissetare i rignanesi, quando non ancora c’era l’acquedotto.
Pianta
La chiesa ha un impianto essenziale e lineare, è sprovvista di abside e presenta una pianta a navata unica con coperture a capanna, reiterata sia sull’aula che sul presbiterio, ad un livello superiore sfalsato.
Strutture verticali
Pareti esterne in muratura continua. Le pareti interne sono intonacate e tinteggiate.
Coperture
L'impianto è sormontato da una copertura a doppia capanna con semplice orditura formata da capriate, arcarecci e tavolato, con tegole alla marsigliese a costituire il sovrastante manto, poggiato su delle falde che denunciano chiaramente all’estradosso assenza di planarità.