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Foligno
Foligno
chiesa
parrocchiale
S. Francesco
Parrocchia di S. Francesco
Pianta; Coperture; Impianto strutturale; Elementi decorativi; Pavimenti e pavimentazioni
altare - intervento strutturale (1980-1990)
1256 - 1256(edificazione intero bene ); 1796 - 1856(ristrutturazione intero bene); 1886 - 1886(termine lavori facciata); 1912 - 1927(costruzione campanile); XXI - XXI(ristrutturazione e miglioramento sismico intero bene); 2002 - 2002(citazione intero bene)
Chiesa di San Francesco
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di San Francesco <Foligno>
Altre denominazioni Santuario della Beata Angela
S. Francesco
Ambito culturale (ruolo)
maestranze umbre (costruzione)
maestranze umbre (ristrutturazione)
Notizie Storiche

1256  (edificazione intero bene )

Al tempo di S.Francesco d'Assisi esisteva in Foligno una chiesetta dedicata a S. Matteo (notizie dal 1095), ed era frequentata dal Santo. Nel 1256 viene eretta, inglobando quella di S.Matteo (che diviene cappella), un'altra chiesa più ampia e dedicata a S. Francesco stesso.

1796 - 1856 (ristrutturazione intero bene)

A cominciare dal 1796 la seconda chiesa viene radicalmente ristrutturata, su progetto dell'architetto Andrea Vici, realizzato in una prima fase da Giovanni Bettini e poi da Vincenzo Vitali. La nuova costruzione termina nel 1856.

1886  (termine lavori facciata)

Riaperto al culto nel 1856, il tempio viene completato nel 1886 con l'allestimento dell'attuale facciata delineata dall'ingegnere Giovanni Bertuzzi, di un esito estremamente inferiore rispetto al progetto viciano.

1912 - 1927 (costruzione campanile)

La costruzione del campanile, disegnato da Scipione Bizzarri, comincia nel 1912 e viene portata a termine nel 1927 quando viene posta in cima ad esso la statua di S. Francesco, opera di Nicola Brunelli.

XXI  (ristrutturazione e miglioramento sismico intero bene)

Gli ultimi interventi, progettati dall'arc. Gatti S., interessano diffusamente la chiesa a seguito degli eventi sismici del 1997. Gli interventi riguardano il consolidamento strutturale dell'edificio e il suo miglioramento sismico.

2002  (citazione intero bene)

Nel 2002 la chiesa ha preso il secondo titolo di "Santuario della Beata Angela", rimanendo tuttavia chiesa parrocchiale.
Descrizione

La facciata della chiesa, decorata a stucco, risulta scompartita da cinque lesene con capitelli che sostengono la trabeazione; al di sopra si scorge un timpano a coronamento della zona centrale. Nella parte inferiore della facciata, divisa in cinque specchi, si aprono tre portali architravati, riquadrati da semplici cornici, dei quali il centrale è il maggiore. La parte superiore, divisa in tre specchi, ha in quello centrale l'iscrizione con dedica alla chiesa, ed è sormontata da una cimasa in cemento con lo stemma francescano e da una croce di ferro battuto. Più in alto, arretrata di qualche metro, la facciata prosegue con un rosone a ventaglio ed è conclusa da un frontone decorato a dentelli con al centro del timpano un occhio. Più in alto ancora è visibile la parte anteriore di un corpo quadrangolare con copertura a capriate che presenta al centro una lanterna con quattro monofore. Nell'angolo posteriore destro di questo ultimo corpo si trova la torre campanaria tripartita e degradante verso l'alto; le prime due parti hanno quattro monofore ciascuna, la terza è composta da una loggia poggiante su quattro pilastri affiancati da colonne ioniche, sopra alla quale insiste una loggetta più piccola sormontata dalla statua bronzea del Santo. La chiesa ha pianta rettangolare ad un'unica navata con abside semicircolare, il pavimento è realizzato in marmo. L'interno è di stile neoclassico e la navata si presenta con quattro cappelle laterali absidate. Le pareti sono ricche di lesene sormontate da raffinati capitelli a sostegno della cornice aggettante su cui sono impostate le volte. La copertura, a volte a botte, si trasforma in cupola all'incrocio dei bracci. L’interno custodisce le urne contenenti i corpi della Beata Angela da Foligno e della Beata Angelina da Montegiove. Degna di menzione è la Cappella di San Matteo, primitivo nucleo della chiesa, che presenta numerosi resti di affreschi di scuola umbra del XIII secolo.
Pianta
La chiesa ha pianta rettangolare ad un'unica navata con abside semicircolare.
Coperture
La copertura è a volte a botte, con struttura in legno e pianellato e con capriate lignee. Il manto di copertura è in coppi.
Impianto strutturale
L’edificio presenta impianto strutturale in muratura portante in pietra con inserimenti sulla facciata di lesene. Copertura dell’aula voltata a botte con al centro cupola e lanterna. Abside voltata da semicupola. Copertura esterna a due falde e a padiglione.
Elementi decorativi
Nella prima cappella a destra dall'ingresso gruppo ligneo rappresentante il Crocifisso con la Madonna e S. Giovanni del folignate Antonio Calcioni (secc. XVII-XVIII). Sul secondo altare urna del sec. XVII contenente, il corpo della b. Angelina da Marsciano (1367-1435) fondatrice del monastero di S. Anna detto delle contesse e una tela di Giuseppe Cades (1750-99) raffigurante la Visione avuta dalla beata di Cristo in gloria. Sul terzo altare urna del sec. XVII contenente i resti dei beati francescani Filippo e Giacomo trucidati a Bevagna nel 1377 da mercenari bretoni al servizio di Trincia Trinci. Sul secondo altare a sinistra urna contenente il corpo della b. Angela da Foligno celebre mistica (1249-1309) e tela di Gaetano Gandolfi da Bologna (1734-1802) rappresentante la Beata Angela cui appaiono Gesù e due angeli, uno dei quali è in procinto di posarle sul capo una corona di fiori. Nella sacrestia che conserva la primitiva architettura gotica della chiesa, numerosi frammenti di affreschi trecenteschi fra cui Gesù tra i dottori di scuola senese.
Pavimenti e pavimentazioni
Il pavimento è realizzato in marmo.
Adeguamento liturgico

altare - intervento strutturale (1980-1990)
L'intervento di adeguamento liturgico ha previsto la realizzazione di un nuovo altare con basamento e mensa in marmo. Non si possiedono dati in riferimento alle autorizzazioni civili ed ecclesiastiche.
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