chiese italiane censimento chiese edifici di culto edifici sacri beni immobili patrimonio ecclesiastico beni culturali ecclesiastici beni culturali della Chiesa cattolica edilizia di culto restauro adeguamento liturgico Piana degli Albanesi Piana degli Albanesi chiesa cattedrale San Demetrio Megalomartire Parrocchia di San Demetrio Megalomartire impianto planimetrico; prospetto principale; interni; coperture; pavimentazione presbiterio - intervento strutturale (1970); altare - aggiunta arredo (1970); ambone - aggiunta arredo (1970) XV - XV(costruzione intero bene); 1598 - 1590(costruzione intero bene); 1641 - 1644(riconfigurazione interni); 1784 - 1784(notizia storica intero bene); 1924 - 1924(notizia storica intero bene); 1937 - 1937(notizia storica intero bene); 1960 - 1968(ristrutturazione intero bene); 1990 - 1992(decorazione interni); 2022 - 2022(restauro intero bene)
Chiesa di San Demetrio Megalomartire
Tipologia e qualificazione
chiesa cattedrale
Denominazione
Chiesa di San Demetrio Megalomartire <Piana degli Albanesi>
Ambito culturale (ruolo)
maestranze siciliane (costruzione)
Notizie Storiche
XV (costruzione intero bene)
Risale alla fine del XV secolo la fondazione e la costruzione di una prima chiesa dedicata a San Demetrio Megalomartire.
1598 - 1590 (costruzione intero bene)
Tra il 1598 e il 1590 la chiesa viene ricostruita nelle attuali dimensioni. Il 24 luglio 1589 diviene parrocchia, sostituendo la precedente che aveva sede dal 1488 nella chiesa San Giorgio.
1641 - 1644 (riconfigurazione interni)
L’interno della chiesa San Demetrio Megalomartire è oggetto di rifacimento con l’ampliamento delle absidi, che vengono ricoperti di affreschi.
1784 (notizia storica intero bene)
La chiesa San Demetrio Megalomartire è sede del vescovo ordinante per il rito bizantino in Sicilia.
1924 (notizia storica intero bene)
La Parrocchia San Demetrio Megalomartire fu l’unica della città di Piana degli Albanesi fino al 1924, quando fu smembrata per dare vita ad altre tre parrocchie di rito bizantino nel medesimo centro urbano.
1937 (notizia storica intero bene)
Con la fondazione dell’Eparchia di Piana degli Albanesi, la chiesa il 26 ottobre 1937 è elevata a cattedrale.
1960 - 1968 (ristrutturazione intero bene)
Nel settimo decennio del XX secolo la chiesa è oggetto di radicali trasformazioni per conferire l'attuale assetto, con l’eliminazione degli altari barocchi, l’ampliamento del coro e la sostituzione della volta con l’attuale tetto a due falde in cassettoni lignei. Al termine di tali lavori, nel 1968, si erige l’attuale iconostasi e si configura la facciata nelle forme attuali.
1990 - 1992 (decorazione interni)
L'interno della chiesa San Demetrio Megalomartire è decorata da dipinti murali.
2022 (restauro intero bene)
Nell’esercizio finanziario è stata inoltrata alla Conferenza Episcopale Italiana domanda di contributo sui fondi dell’Otto per Mille per lavori di restauro e consolidamento delle coperture e dei prospetti esterni.
Descrizione
Lungo il centrale asse di corso Giorgio Kastriota si erge, sopraelevata rispetto al livello stradale, la facciata della cattedrale di Piana degli Albanesi, dedicata a San Demetrio Megalomartire. Il complesso parrocchiale occupa un intero lotto nel cuore del centro storico. Sulle due strade laterali si aprono accessi secondari direttamene all’interno dell’aula, ovvero attraverso i disimpegni dei locai annessi per il ministero parrocchiale. L’interno ha impianto longitudinale, suddiviso in tre navate da colonne; le navate sono terminate da absidi, chiuse da iconostasi. La chiesa è officiata con il rito bizantino.
impianto planimetrico
Impianto planimetrico longitudinale a tre navate, suddivise da colonne e con transetto non sporgente dai muri perimetrali. Le navate sono terminate da absidi semicircolari, le due laterali, e poligonale, quella centrale. Le absidi sono chiuse da iconostasi e precedute dal presbiterio che occupa per intero il transetto, delimitato da balaustra. Dietro le absidi sono distribuiti i locali annessi per il ministero pastorale, disimpegnati da un corridoio che corre esternamente al fianco sinistro, a nord, per quasi metà della lunghezza della chiesa.
prospetto principale
La facciata si erge su un piccolo sagrato, posto a una quota più alta rispetto al livello stradale; detto sagrato è raggiungibile da due comode rampe, che salgono parallelamente al prospetto. Questo è tripartito verticalmente da tre essenziali lesene di ordine gigante, che portano in alto il partito centrale, coronato dalla cornice che rimarca i due spioventi. Analoga cornice rimarca gli spioventi che chiudono in alto i due partiti laterali. Questi in basso sono interessati entrambi da alte e profonde nicchie, sopra le quali sono incastonate due bassorilievi marmorei con cornice lapidea. In pietra intagliata e opportunamente sagomata è anche il portale, che, in basso al partito centrale, incornicia l’ingresso principale. questo è affiancato da semicolonne di ordine ionico, le quali sorreggono un architrave; sopra di questa è impostato un timpano triangolare, affiancato da pennacchi acroteriali e spezzato al centro per lasciare spazio a una nicchia con mosaico. Più in alto, una cornice lapidea trilobata circonda un mosaico. Il paramento murario è in conci di pietra squadrata e disposti con orditura regolare.
interni
L’interno della chiesa è suddiviso in tre navate da colonne di ordine tuscanico, in marmo perlato di Sicilia e sostenute da alti zoccoli. Oltre i capitelli sono sistemati pulvini, su cui sono impostati archi a tutto sesto. A metà della lunghezza, in corrispondenza della quarta campata, ai muri perimetrali si aprono, su entrambi i fianchi, accessi secondari. Su lato sinistra, a nord, inoltre, in corrispondenza della quinta campata, si torva una porta, la quale immette in un corridoio; questo costeggia il lato settentrionale fino a dietro le absidi per collegare e disimpegnare i locali per il servizio ministeriale. A questi locali si può accedere, oltre che direttamente dall’esterno, anche da piccole porte sistemate nel retro delle absidi. Oltre la quinta campata, chiuso da balaustra, si estende l’ampio presbiterio, delimitato ai lati, in corrispondenza dei capicroce, dagli stalli di un coro ligneo. Le absidi sono chiuse da iconostasi. Le pareti dell’aula non presentano alcuna caratterizzazione architettonica, a eccezione delle decorazioni ad affresco, nelle absidi, e di dipinti murali in controfacciata e alle pareti della navata centrale in alto, oltre gli archi. Le superfici delle pareti prive di decorazione pittorica sono intonacate. L’aula riceve luce naturale dalle finestre quadrate aperte in alto alle pareti della navata centrale e in alto alle pareti esterne delle navate laterali.
coperture
La navata centrale è coperta da un tetto a due spioventi con cassettonato ligneo. La navata laterali sono coperta da volte a crociera con l’intradosso intonacato. Le falde esterne sono ricoperte da tegole del tipo “coppo siciliano”.
pavimentazione
La chiesa è interamente pavimentata da lastre di marmo bianco con un disegno geometrico a reticolato, tracciato da fasce di marmo rosso di Sicilia.
Adeguamento liturgico
presbiterio - intervento strutturale (1970)
La chiesa è officiata con il rito bizantino e l'assetto degli spazi celebrativi è adeguato alla liturgia di rito bizantino.