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edilizia di culto
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adeguamento liturgico
Cava de' Tirreni
Amalfi - Cava De' Tirreni
chiesa
confraternale
Santa Maria Assunta in Cielo e Anime del Purgatorio
Parrocchia Sant'Adiutore nella chiesa Cattedrale
Pianta; Facciata; Coperture; Elementi decorativi; Pavimenti e pavimentazioni; Campanile; Impianto strutturale; Sagrato
presbiterio - aggiunta arredo (1990)
1749 - 1752(fondazione intero bene); 1752 - 1752(contenzioso intero bene); 1755 - 1755(dedicazione intero bene); 1766 - 1768(erezione altare maggiore e balaustra); 1771 - 1771(ampliamento abside); 1772 - 1816(esecuzione programma decorativo); 1819 - 1819(costruzione campanile); 1887 - 1888(restauri intero bene); 1926 - 1935(sede parrocchiale intero bene); 1980 - 1997(danni sismici e restauri intero bene)
Chiesa di Santa Maria Assunta in Cielo e delle Anime del Purgatorio
Tipologia e qualificazione chiesa confraternale
Denominazione Chiesa di Santa Maria Assunta in Cielo e delle Anime del Purgatorio <Cava de' Tirreni>
Altre denominazioni Chiesa del Purgatorio
Chiesa delle Anime del Purgatorio
Santa Maria Assunta in Cielo e Anime del Purgatorio
Autore (ruolo)
Cafaro, Domenico (progetto e costruzione)
Cafaro, Felice (progetto e costruzione)
Cafaro, Felice (decorazione navata)
Di Falco, Domenico (programma decorativo )
Variale, Giuseppe (altare maggiore e balaustra)
Di Falco, Pasquale (facciata)
Catone, Luca (campanile)
Giudice Caracciolo, Camillo (restauri interni)
Ambito culturale (ruolo)
barocco (costruzione)
barocco (programma decorativo)
rococò (decorazione volta)
Notizie Storiche

1749 - 1752 (fondazione intero bene)

La fondazione della chiesa di Santa Maria Assunta in Cielo fu dovuta all'omonima Confraternita di Cava de' Tirreni, espressione della vivace classe artigiana e mercantile, che nel XVIII secolo aveva conosciuto un periodo di grande sviluppo e prosperità, da decidere di costruire nelle vicinanze dell'omonimo oratorio (sorto agli inizi del secolo precedente come propria sede originaria) una chiesa di maggiore grandezza e splendore nel cuore del Borgo Scacciaventi, centro pulsante della vita economica cittadina. L'atto fondativo della nuova chiesa risale al 1749, mentre i lavori di costruzione furono avviati nel 1752 dopo aver acquistato i suoli necessari. Gli architetti incaricati furono, secondo lo storico S. Milano, i fratelli Felice e Domenico Cafaro. Quest'ultimo vi fu impegnato anche come stuccatore e decoratore.

1752  (contenzioso intero bene)

I lavori, appena iniziati, subirono una sospensione dovuta al contenzioso sorto con l'attiguo monastero delle clarisse per questioni di vicinato. La disputa fu risolta con l'intervento del vescovo mons. N. Borgia e si decise che la nuova chiesa sorgesse in posizione arretrata rispetto alla strada e che il campanile venisse eretto nella parte absidale. Per questo motivo si è venuto a creare l'interessantissimo episodio urbanistico del sagrato dinanzi alla chiesa come uno dei pochi spazi liberi nel denso tessuto edificato del Borgo.

1755  (dedicazione intero bene)

La nuova fabbrica, la cui costruzione terminò in pochi anni, fu benedetta il 4 settembre 1755, mentre la dedicazione avvenne il 2 novembre dello stesso anno, presieduta dal vescovo mons. N. Borgia.

1766 - 1768 (erezione altare maggiore e balaustra)

Nel 1766-68 la chiesa si arricchì del prezioso altare maggiore in marmo e della balaustra, lavori dello scultore Giuseppe Variale di Napoli.

1771  (ampliamento abside)

In seguito ad un incendio che nel 1771 distrusse l'abside, la chiesa fu ampliata con la ricostruzione di un'abside di maggiore profondità, tale da poter ospitare anche il nuovo coro ligneo.

1772 - 1816 (esecuzione programma decorativo)

Negli anni successivi all'ampliamento dell'abside, la chiesa fu abbellita con il programma decorativo di gusto barocco, col quale furono interamente ricoperti gli interni, ad opera dell'architetto Felice Cafaro e dello stuccatore cavese Domenico Di Falco, e con le decorazioni della facciata che sono da ascrivere allo stuccatore Pasquale Di Falco. Nel 1816 fu costruito l'altare marmoreo nella cappella della Vergine Assunta.

1819  (costruzione campanile)

La costruzione del campanile, appoggiato alle strutture dell'abside, fu realizzata nel 1819 su progetto e direzione dell'architetto Luca Catone.

1887 - 1888 (restauri intero bene)

Nel periodo 1887-88 la chiesa fu chiusa e sottoposta a restauri e ad interventi di abbellimento che interessarono in particolare il consolidamento delle murature portanti, l'isolamento e il rifacimento del pavimento, il rifacimento del tetto, il rivestimento marmoreo delle colonne e del basamento. Contribuì a tali lavori l'architetto Camillo Giudice Caracciolo.

1926 - 1935 (sede parrocchiale intero bene)

La chiesa divenne per qualche anno, a partire dal 1926, sede della parrocchia Sant'Adiutore, per l'inagibilità della chiesa cattedrale.

1980 - 1997 (danni sismici e restauri intero bene)

La chiesa subì notevoli danni in seguito al sisma del 1980 e rimase per un lungo periodo chiusa. L'avvio dei lavori di restauro tardò e soltanto tra il 1995 e il 1997 furono portati a compimento. Il 18 ottobre 1997 la chiesa fu riaperta al culto dall'arcivescovo mons. B. Depalma.
Descrizione

La chiesa confraternale di Santa Maria Assunta in Cielo fa parte del "Complesso Monumentale del Purgatorio", che comprende anche l'omonimo oratorio e molti altri locali adiacenti a varia destinazione e sorge nel cuore del Borgo Scacciaventi a Cava de' Tirreni. La chiesa, che rappresenta il maggiore episodio dell'architettura barocca della città, prospetta su di una singolare piazzetta-sagrato, circondata da edifici ma aperta verso il corso principale del Borgo. La sua facciata, arretrata rispetto alla cortina urbana dei portici, mostra con eleganza il suo stile barocco leggero e dinamico, dominato da un ritmo serrato di lesene su due registri conclusi da timpano triangolare. La controfacciata ospita la cantoria lignea, che si sviluppa per tutta la sua larghezza con l'andamento curvilineo della balaustra. L'interno della chiesa, che si presenta a pianta longitudinale, a croce latina, con transetto leggermente emergente e abside molto profonda, è riccamente adornato di decorazioni in stucchi di molteplici temi e forme, di gusto barocco e rococò. Le pareti laterali della navata sono scandite da paraste composite intervallate da cappelle poco profonde. Sopra le paraste corre una trabeazione continua, articolata e marcata con imponenti cornici. La volta di copertura, a botte lunettata suddivisa in settori da sottarchi, poggia sulla trabeazione e presenta una grande ricchezza di decorazioni, mentre le finestre, che in essa si aprono, emergono per il singolare profilo mistilineo e per l'ornato delle lunette. L'arco trionfale, un tripudio di cornici aggettanti, conclude la navata ed introduce al transetto caratterizzato, a sua volta, da una cupola ribassata su slanciati pennacchi, ricoperti di fregi e stucchi. Di grande impatto scenografico è la conclusione dell'edificio, in cui emerge l'altare maggiore in marmo intarsiato, preceduto da una artistica balaustra mistilinea e seguito dal profondo spazio absidale.
Pianta
L'impianto planimetrico della chiesa, condizionato dai limiti del suolo, è a tipologia longitudinale, a croce latina con navata unica e cappelle laterali poco profonde, tre per lato. Il braccio minore (abside) risulta alquanto accentuato in profondità, suddiviso in due campate, con parete di fondo piatta. Il transetto è, invece, poco emergente rispetto al perimetro della navata; alle sue due testate sono presenti altari; l'area centrale è segnata da piloni a taglio diagonale. La navata ha accesso unico attraverso il grande portale che si apre al di sotto della cantoria. Il presbiterio, realizzato nello spazio del braccio minore, è rialzato di un gradino e recintato da una artistica balaustra a sviluppo mistilineo che fuoriesce verso il transetto. Dal braccio destro del transetto si passa alla sacrestia e ad altri ambienti situati nell'area retrostante la chiesa.
Facciata
La facciata, ripartita in due registri, è un ammirevole esempio di gusto barocco. Il registro inferiore, concluso lateralmente a taglio obliquo, è scandito da un ritmo di lesene composite, sormontate da una alta ed articolata trabeazione, suddivisa in due fasce. Sia le lesene che le superfici delle pareti presentano riquadri ornamentali ed eleganti motivi decorativi a tema floreale. Il registro superiore presenta, invece, lesene meno elaborate ed in asse con quelle inferiori, mentre la conclusione laterale è realizzata con volute di raccordo alla trabeazione sottostante. Anche a questo livello sono presenti riquadri e motivi ornamentali. Lungo l'asse centrale si susseguono il portale a piattabanda, sormontato da un dipinto (al primo livello) e una edicola incassata, dalla copertura mistilienea (al secondo), in cui è alloggiata una riproduzione della statua della Vergine. Il coronamento dell'edificio è costituito da un sobrio frontone triangolare. La superficie della facciata è trattata con intonaci civili in colori chiari delicati.
Coperture
La navata della chiesa è coperta da una grande volta a botte lunettata e finestrata, arricchiata da una elaborata decorazione. Il transetto è coperto da una cupola ribassata centrale, fiancheggiata da volte a botte. Anche l'area absidale (presbiterio) è coperta da volta a botte decorata. L'estradosso delle copertura è formato da tetto a due falde spioventi, a settori di altezze differenti.
Elementi decorativi
Tutto l'apparato decorativo della chiesa, esterno ed interno, segue il gusto del tardo barocco e del rococò, con un luminoso risultato di raffinata eleganza. La decorazione interna è data dall'insieme di superfici trattate cromaticamente (bianco ed azzurro), cornici dalle diverse forme e disegni e stucchi di vario tema, in un gradevole gioco di aggetti, rientranze e sporgenze. Tra gli abbondanti partiti decorativi, che ricoprono l'intera superficie interna, emergono i capitelli in stucco, in stile composito, nella navata, le decorazioni delle cappelle laterali e delle relative coperture, gli altari del transetto, l'accentuata trabeazione, i ricchi ornamenti della volta centrale e della cupola. La volta, è ornata con stucchi, a motivi modulari realizzati da specchiere a cornici mistilinee e decori floreali, ripetuti per ogni campata tra i sottarchi. Particolare rilievo riveste la decorazione della cupola che mostra una cornice centrale mistilinea, a quattro lobi, volute disposte a raggiera, che racchiudono specchiature, e altri motivi floreali e astratti, su superficie trattata a grillage.
Pavimenti e pavimentazioni
Il pavimento è in marmo e segue un disegno a quadroni, con l'alternanza di bianco di Carrara e bardiglio.
Campanile
Il campanile sorge nella parte retrostante della chiesa, sul lato sinistro dell'abside, alla cui muratura è collegato. A pianta rettangolare, si compone di due registri emergenti dalle sottostanti strutture. Il primo registro è cieco, il secondo presenta, invece, due monofore sul lato lungo posteriore e una per ciascun lato corto; il lato anteriore non ha aperture. La copertura è data da una volta a botte trasversale estradossata (con aperture alle testate laterali) e lanternino finestrato concluso superiormente con cupolino.
Impianto strutturale
L'impianto strutturale della chiesa è di tipo tradizionale, con robusta muratura continua portante e orizzontamenti in muratura archivoltata. Tutta la muratura è rivestita di intonaci decorativi. La struttura del tetto è composta da capriate lignee.
Sagrato
Il sagrato della chiesa è un interessante slargo quadrangolare che precede la facciata e la inquadra scenograficamente. Si tratta di un singolare episodio urbanistico (uno dei pochissimi spazi liberi nel centro cittadino). Per tre lati circondato da edifici (la chiesa al centro, affiancata dai prospetti degli edifici adiacenti), si apre, per il quarto lato, sul corso principale porticato, a cui collega la chiesa.
Adeguamento liturgico

presbiterio - aggiunta arredo (1990)
L'adeguamento liturgico è stato realizzato negli anni '90 senza alterare l'area presbiteriale. Si è trattato semplicemente dell'aggiunta di un altare rivolto al popolo, in legno di semplicissimo disegno (anteriormente all'altare maggiore e dietro la balaustra), di un ambone (sulla sinistra, sempre dietro la balaustra), e di una sede movibile collocata a destra in presbiterio.
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