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Seminario Vescovile
Tipologia e qualificazione
seminario vescovile
Denominazione
Seminario Vescovile <Cava de' Tirreni>
Altre denominazioni
Seminario di Cava Seminario Diocesano
Ambito culturale (ruolo)
architettura contemporanea (costruzione)
Notizie Storiche
XVI - 1732 (preesistenze carattere generale)
Durante i secoli XVI e XVII il Seminario fu sistemato in diverse sedi provvisorie, finché il vescovo mons. C. Lippi, nel 1638, avviò l'erezione di un edificio apposito, la cui costruzione terminò nel 1640. L'edificio che si trovava nelle adiacenze del Palazzo Vescovile, crollò a seguito del terremoto del 1732.
1753 - 1950 (preesistenze carattere generale)
Il vescovo mons. N. Borgia fece costruire un nuovo palazzo per il Seminario, in forme monumentali, a tre piani e con uno scalone maestoso, tra il 1753 e il 1760, accanto al lato meridionale della cattedrale, laddove esisteva il seicentesco edificio del Monte di Pietà. I lavori vennero svolti da Lorenzo Cafaro. L'edificio, sotto il regime francese agli inizi del XIX secolo, fu trasformato in ospedale militare, per poi venire restituito alla diocesi in pessime condizioni verso il 1820. Il vescovo mons. S. Fertitta restaurò lo stabile negli anni '40 e diede nuovo impulso all'istituzione, ma nel 1866 esso venne requisito e trasformato in edificio scolastico pubblico. Solo nel 1880 ritornò alla destinazione originaria. Negli anni della Prima Guerra Mondiale, l'edificio fu nuovamente adattato ad ospedale militare e successivamente dato in fitto al Comune come sede scolastica. L'edificio fu, infine, abbattuto nel 1950, sotto il vescovo mons. G. Fenizia.
1953 - XXI (costruzione intero bene)
Dopo un breve periodo, in cui il Seminario fu trasferito presso locali della parrocchia San Pietro a Siepi, il vescovo mons. A. Vozzi curò la costruzione del nuovo edificio, tra il 1953 e il 1955, sul luogo del palazzo precedente a fianco della cattedrale. L'edificio ha funzionato come Seminario fino agli anni '80, per essere successivamente adibito ad attività diocesane varie.
Descrizione
Il Seminario Vescovile fa parte del complesso monumentale del Duomo di Cava, insieme alla Concattedrale di Santa Maria della Visitazione, al Palazzo Vescovile e ad altri edifici afferenti alla parrocchia Sant'Adiutore. Il complesso, che rappresenta un'imponente emergenza architettonica ed urbanistica caratterizzante fortemente il Borgo Scacciaventi di Cava de' Tirreni e occupando uno degli isolati maggiori del Centro Storico, ha un prospetto principale sulla piazza Duomo (definendone scenograficamente la quinta urbana ad angolo posta a nord-ovest) e un secondo prospetto posteriore su piazza Vittorio Emanuele III, dove sono allineati il prospetto principale del Seminario Vescovile e il prospetto absidale della Concattedrale. Il Seminario Vescovile è un imponente palazzo di architettura contemporanea inserito in un contesto urbanistico stratificato, e occupa un'area ad L lungo la fiancata sinistra del Duomo. La planimetria dell'edificio si compone di un corpo principale, articolato intorno ad una corte centrale, ed un'ala laterale minore; il corpo principale si eleva per quattro livelli più il sottotetto, l'ala laterale per soli tre livelli. I caratteri distributivi interni sono piuttosto articolati e si basano su di una serie di disimpegni intono alla corte centrale che conducono ai vari ambienti interni. Sono presenti due corpi scala, un ascensore, un auditorium (primo livello), la biblioteca diocesana (secondo livello), la cappella del Seminario (terzo livello, ala laterale). Tutte le facciate dell'edificio hanno caratteristiche piuttosto comuni, con una distribuzione regolare di aperture; la facciata principale, più estesa, prospetta sul lato absidale del Duomo; la facciata retrostante, più piccola e secondaria, presenta, tuttavia, una scalea e un ingresso più grande. Antistante tale facciata secondaria si sviluppa un ampio cortile quadrangolare con ingresso dalla piazza Duomo, collocato tra la Concattedrale e il Palazzo Vescovile. Gli ambienti interni hanno caratteri edilizi piuttosto modesti e comuni.
Pianta
L'edificio, per tutti i suoi quattro livelli, ha una planimetria ad L, in cui si distinguono un corpo principale (a pianta quadrangolare) ed un'ala laterale minore (a pianta rettangolare allungata). Sono, inoltre, presenti due vani scala. Le piante dei vari livelli sono piuttosto analoghe e corrispondenti; in esse la distribuzione degli spazi appare piuttosto complessa e si articola intorno ad una corte centrale, cui è collegato il vano scala maggiore, mediante una serie di disimpegni e di ambienti vari (sale, camerate, servizi, aule, stanze).
Facciata
L'edificio è dotato di una grande ed uniforme facciata principale, piuttosto semplice e preceduta da un giardino alberato; essa è interamente caratterizzata da una griglia regolare di aperture: grandi finestre rettangolari in orizzontale per i primi livelli, finestre rettangolari in verticale, ravvicinate a due a due, per l'ultimo livello. L'ingresso principale è posto nell'angolo a sinistra ed è costituito da un semplice portale a piattabanda. La sommità è formata dalla linea orizzontale della gronda sottolineata da un semplice cornicione a dentellature. La superficie è trattata ad intonaco civile ocra. La facciata sul cortile interno è analoga a quella principale, ma semplificata e più ridotta in larghezza, con rifinitura in intonaco civile bianco; in essa emerge un ampio portale a piattabanda preceduto da scalea.
Cappella interna
Il terzo livello dell'ala laterale è quasi interamente occupato dalla cappella del Seminario. Questa si sviluppa con pianta longitudinale a navata unica, di forma rettangolare. Lo spazio è suddiviso in tre moduli, mediante lesene e colonne scanalate-rastremate, abbinate alle lesene e poste a breve distanza tra loro. I primi due moduli compongono l'aula assembleare, il terzo (meno profondo) è adibito a presbiterio. Le superfici parietali sono rettilinee, la pavimentazione è in lastre di marmo chiaro, la soffittatura è piana con travi ricalate in corrispondenza delle lesene. Il presbiterio è rialzato di un gradino ed ospita l'altare su due ulteriori gradini; quest'ultimo ha forma scatolare con piedritti laterali e paliotto chiuso, in marmo e alabastro. La parete di fondo è leggermente arcuata a mo' di abside ed ospita una grande dipinto a soggetto mariano. Gli elementi decorativi sono minimi, tra cui semplici cornici dorate che formano ampi riquadri alle pareti laterali. La superficie è rifinita in intonaco civile con modeste dipinture uniformi.
Coperture
Le coperture del corpo principale sono formate da tetto a tre falde singole sui tre lati esterni e da aree terrazzate (e impermeabilizzate) al centro e al lato interno. L'ala laterale ha copertura a tetto a padiglione a tre falde. Il manto di protezione è in cotto tradizionale.
Impianto strutturale
L'impianto strutturale dell'edificio è in muratura tufacea continua in funzione portate, con orizzontamenti in solai laterocementizi. I tetti hanno strutture in capriate in legno.
Scale
L'edificio è dotato di due corpi scala, uno principale, accessibile dal cortile di piazza Duomo e aperto sulla corte interna del palazzo, l'altro, collocato all'ingresso principale all'angolo nord-est del palazzo e accessibile da piazza Vittorio Emanuele III. Il corpo principale è preceduto da un ampio androne ed ha tre rampe ad U, per ciascun livello, con ampi ballatoi. L'altra scala è a doppia rampa semplice. E' presente un ascensore collocato presso il vano scala principale.