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Rionero in Vulture
Melfi - Rapolla - Venosa
chiesa
parrocchiale
SS. Sacramento
Parrocchia del Santissimo Sacramento
Facciata; Interno; Elementi decorativi
nessuno
XVI - 1530(costruzione intero bene); XVII - 1600(costruzione intero bene); XVII - 1666(rifacimento intero bene); XVIII - 1774(costruzione intero bene); XVIII - 1794(ampliamento intero bene); XIX - 1826(rifacimento intero bene); XIX - 1826(costruzione intero bene); XIX - 1857(ristrutturazione intero bene); XIX - 1879(ristrutturazione intero bene); XX - 1901(costruzione intero bene); XX - 1917(costruzione intero bene); XX - 1969(rifacimento intero bene); XX - 1980(restauro intero bene)
Chiesa del Santissimo Sacramento
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa del Santissimo Sacramento <Rionero in Vulture>
Altre denominazioni SS. Sacramento
Ambito culturale (ruolo)
maestranze lucane (costruzione chiesa)
Notizie Storiche

XVI - 1530 (costruzione intero bene)

La chiesa fu parrocchia rurale concessa agli albanesi nel 1530.

XVII - 1600 (costruzione intero bene)

Nel 1600 da parrocchia rurale divenne arcipretura di San Marco Evangelista.

XVII - 1666 (rifacimento intero bene)

Rovinata dal terremoto del 1659 fu riedificata nel 1666 e denominata "del Purgatorio".

XVIII - 1774 (costruzione intero bene)

Nel 1774 divenne parrocchia sub titolo MontisMorturum

XVIII - 1794 (ampliamento intero bene)

Nel 1794 fu aggiunta la navata sinistra

XIX - 1826 (rifacimento intero bene)

Nel 1826 la Confraternita dei Morti, con il priore Giovanni Granata, sostituì il piccolo campanile con un altro a base quadrata.

XIX - 1826 (costruzione intero bene)

Il campanile è posto a sinistra del tempio. Reca una lapide in latino che ricorda l'anno di costruzione: 1826; si presenta in quattro corpi: due rivestiti da intonaco bianco con fori ovali in pietra per la presa d'aria e luce, gli altri sovrastanti sono in pietra con quattro finestre e parapetti in ferro. Il campanile è dotato di cinque campane elettrificate di diversa grandezza, al vano delle quali si accede per una salinata in legno.

XIX - 1857 (ristrutturazione intero bene)

Subì ancora danni tra il 1851 e il 1857. Con i lavori di riparazione fu rinnovata nelle sue vecchie strutture. All'unico altare furono aggiunti quelli del SS. Sacramento, dell'Immacolata. Dell'Addolorata e di San Francesco da Paola.

XIX - 1879 (ristrutturazione intero bene)

Nel 1879 venne aggiunto l'altare del Crocifisso.

XX - 1901 (costruzione intero bene)

Nel 1901 venne posto un tondo bronzeo che Papa Leone XII fece collocare in tutte le chiese per l'acquisto delle indulgenze in occasione dell'anno santo.

XX - 1917 (costruzione intero bene)

Nel 1917 il vescovo Mons. Alberto Costa consacra la chiesa al SS. Sacramento.

XX - 1969 (rifacimento intero bene)

Nel 1969 il frontone della chiesa è stato abbellito con un mosaico raffigurante Gesù che spezza il pane. All'interno l'antico soffitto a cassettoni è stato sostituito da pannelli raffiguranti scene dell'Antico e del Nuovo testamento.

XX - 1980 (restauro intero bene)

Per i lavori di restauro dopo il terremoto del 1980 vennero tolti tutti gli altari laterali con la consacrazione del solo altare maggiore dedicato al Crocifisso e nell'abside della navata sinistra quello sul quale troneggia l'antico dipinto raffigurante la Madonna del Purgatorio.
Descrizione

La chiesa fu parrocchia rurale concessa agli albanesi nel 1530. Nel corso del tempo subisce diversi interventi strutturali e di restauro. Attualmente essa è formata da due navate separate longitudinalmente da tre arcate. La chiesa è dotata di un campanile. La facciata è rivolta ad oriente.
Facciata
La facciata è rivolta ad oriente. In alto sul vertice si erge la croce di ferro. Il frontespizio è in mosaico e raffigura l'ultima cena: nella cuspide c'è Gesù con due apostoli, l'architrave reca la didascalia "spezzate il pane con chi ha fame". La facciata è scandita da quattro paraste con capitelli d'orine ionico e pietre nere a faccia vista. Si accede in chiesa da due portali in pietra sormontati da due finestre con vetrate istoriate: a sinistra S. Francesco, a destra una grande Ostia con raggi solari. Gli absidi sono tre, quasi a forma circolare. Quella centrale, più antica e più alta, è sormontata da una lanterna circolare con quattro monofore. Tra due absidi c'è un'edicola concava con cornice in cemento raffigurante le anime del purgatorio.
Interno
La chiesa è formata due navate, separate longitudinalmente da tre ampie arcate. Sul primo pilastro una grossa acquasantiera, un tondo in lamiera con scritta in latina e una lapide che ricorda la data di consacrazione della parrocchia con il titolo di "Santissimo Sacramento". Addossato alla parete d'ingresso corre il matroneo con parapetto in legno e disegno di balaustra. Sulla parete di destra sono due nicchie, tre in quella sinistra. Esse contengono rispettivamente le statue di S. Antonio da Padova e dell'Immacolata, di San Mauro africano con i simboli da vescovo, del Sacro Cuore e di S. Giuseppe. Le due navate terminano con le cappelle del Crocifisso e della Madonna del Carmine.
Elementi decorativi
All'angolo dell'ingresso di destra due bassorilievi in gesso raffigurano il battesimo di Gesù con San Giovanni Battista, di color verde scuro, e il battesimo di una famiglia cristiana, di colori vari. Nella cappella del Crocifisso la volta ha fregi dorati. Nella cappella del Carmine è presente una tela raffigurante la madonna del 1726, con cornice dorata, sormontata da due angeli in gesso con ali spiegate. Due capitelli dorati, l'architrave, un gesso, finte colonnine scanalate adornano il tutto. Nel cornicione i capitelli richiamano gli stalli scomparsi; è visibile un resto del coro di legno.
Adeguamento liturgico

nessuno
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