chiese italiane censimento chiese edifici di culto edifici sacri beni immobili patrimonio ecclesiastico beni culturali ecclesiastici beni culturali della Chiesa cattolica edilizia di culto restauro adeguamento liturgico Bardies Lentiai Vittorio Veneto oratorio sussidiario Sant'Antonio Abate Parrocchia di S. Maria Assunta Pianta; Soffitto; Aula nessuno 1515 - 1557(realizzazione chiesa intero bene); 1602 - 1607(realizzazione chiesa intero bene); 1610 - 1740(realizzazione chiesa intero bene); 1778 - 1907(realizzazione chiesa intero bene); 1946 - 1965(realizzazione chiesa intero bene); 2016 - 2018(realizzazione chiesa intero bene)
Chiesa di Sant'Antonio Abate
Tipologia e qualificazione
oratorio sussidiario
Denominazione
Chiesa di Sant'Antonio Abate <Bardies, Lentiai>
Ambito culturale (ruolo)
architettura altomedievale (realizzazione chiesa)
Notizie Storiche
1515 - 1557 (realizzazione chiesa intero bene)
la più antica attestazione della chiesa di Sant'Antonio in località Bardies nel comune di Mel (BL) risalirebbe al 1515. La prima citazione del beneficio sarebbe invece del 18 marzo 1535. Nella Visita Pastorale compiuta il 12 maggio 1557 dal canonico Giovanni Francesco De Rubeis, vicario del vescovo Michele Dalla Torre, la chiesetta risulta soltanto menzionata nell'elenco delle chiese esistenti nel territorio della parrocchia di Lentiai.
1602 - 1607 (realizzazione chiesa intero bene)
nella visita pastorale del 1602 viene ordinato "che in sacristia si facciano il lavello et oratorio". Cinque anni dopo, nel 1607, si ribadisce l'ordine, precedentemente dato, di apporre un lavello e in più un catino. Nello stesso documento è citato anche il campanile che si ordina debba essere dotato di una porta
1610 - 1740 (realizzazione chiesa intero bene)
nelle visite successive del 1610 e del 1613 la chiesetta figura in elenco ma senza alcuna altra indicazione. Nel 1618 il Vicario ordina "che sia fatto il scabello in sacrestia col Cristo". Solo nel 12 maggio del 1625 emergono informazioni più dettagliate anche in merito alla posizione geografica e alla ricorrenza del patrono. Nella visita pastorale del 3 agosto 1641 sono citate le"imagines beate Marie Virginis ac santi Andree" poste sull'altare di Sant'Antonio. Nella relazione di visita del 1693 si legge che le chiese dei SS. Antonio e Andrea sono soggette a quella dell'Assunta di Lentiai. Nelle relazioni di visita del 1718, del 1740, del 1773 e del 1787 la chiesa è solo nominata; nella prima si aggiunge che è sopra il torrente Rimonta, sotto il contado di Mel. Il vescovo Lorenzo Da Ponte visita l'oratorio pubblico di Sant'Antonio abate di Bardies il 31 agosto 1740. Nella visita pastorale di maggio 1749, sempre di mons. Lorenzo da Ponte, si dice che la chiesa ha due altari.
1778 - 1907 (realizzazione chiesa intero bene)
Nel 1778 viene redatta la "Nota delle chiese ed oratori della diocesi di Ceneda" l'oratorio di S. Antonio Abate risulta possesso della regola di Bardies. La relazione del 1803 specifica che la chiesa in oggetto, di cui è esplicitata sempre la dipendenza dalla pieve di Lentiai, ha l'obbligo di far celebrare 26 messe di legato all'anno. Notizie in merito a interventi al tetto della chiesa emergono dai documenti visitali del settembre 1832 redatti dal canonico mons. Bartolomeo Rossi. Nella visita del 1887 l'oratorio risulta in buono stato. Tra il 1906 e il 1908 l'oratorio sembra essere in condizioni abbastanza buone e ha tutto il necessario per la celebrazione della S. Messa. In una lettera del 9 novembre 1907 indirizzata a tale don Francesco si richiede di poter usare l'oratorio come aula scolastica per la frazione di Bardies. In altro documento viene specificato che l'oratorio pubblico di Bardies è di proprietà della parrocchia di Lentiai.
1946 - 1965 (realizzazione chiesa intero bene)
La visita pastorale del 2 novembre 1946 dell'allora vescovo Giuseppe Zaffonato, arricchita da note storiche di mons. Angelo Maschietto: "Visitò la chiesa di S. Antonio abate di Bardies, già esistente nel 1515 e affrescata da Giovanni da Mel in numerosi e lodati comparti con le azioni di S. Antonio Abate.....Durante la guerra 1915-18 le pitture furono coperte da tinta a calce e così sparirono senza lasciare ricordo, perché non consta che di esse siano state fatte riproduzioni fotografiche. La chiesa ha metri 7 x 17, ha un altare di cotto, sopra del quale, in fondo, è una piccola pala , bellina di Giovanni da Mel ecc.". Un raffronto visivo può essere fatto con le fotografie conservate nel fondo "Parrocchie", b. Lentiai in buste con le seguenti diciture "Affreschi del 1400 di Cesare Vecellio restaurati nel settembre 1965", "Affreschi (staccati e ora conservati in canonica dall'arcipretale di Lentiai) dell'ex chiesa di Sant'Andrea a Bardies".
2016 - 2018 (realizzazione chiesa intero bene)
Restauro e messa in sicurezza intonaci e affreschi. I lavori sono iniziati il 12 giugno 2017 e sono terminati nel 2018.
Descrizione
L'edificio, il cui nucleo originario risale al primo Quattrocento, ingloba preesistenze tardo medievali, anch'esse affrescate (attuale abside). Nel lato opposto, in corrispondenza dell'ingresso principale, c'è la cantoria.
Pianta
La pianta attuale della chiesa è a navata unica con struttura muraria in pietra
Soffitto
La volta interna è ribassata con controsoffitto in arelle
Aula
L'aula presenta uno dei più completi ed interessanti cicli di affreschi del bellunese