chiese italiane censimento chiese edifici di culto edifici sacri beni immobili patrimonio ecclesiastico beni culturali ecclesiastici beni culturali della Chiesa cattolica edilizia di culto restauro adeguamento liturgico Partinico Monreale oratorio sussidiario Rosariello Parrocchia di Maria Santissima Annunziata Pianta; Pavimenti e pavimentazioni; Elementi decorativi; Prospetto altare - aggiunta arredo (1970) 1662 - 1662(costruzione intero bene)
Oratorio del Rosariello
Tipologia e qualificazione
oratorio sussidiario
Denominazione
Oratorio del Rosariello <Partinico>
Ambito culturale (ruolo)
maestranze siciliane (costruzione)
Notizie Storiche
1662 (costruzione intero bene)
Fu costruito intorno al 1662; in esso i confrati della Compagnia del Rosario collocarono il simulacro di "Maria SS del Rosario", e vi scavarono una sepoltura per i loro defunti.
Descrizione
L’oratorio si trova attiguo alla Chiesa Madre in Via Rosariello con orientamento a Sud-Est. La facciata presenta una sola apertura con portale in pietra sormontato da mensola.
L’interno ad unica navata presenta pareti ritmate da paraste con capitelli ionici. La parete laterale destra presenta una sola cappella scarsamente incavata e decorata con stucchi.
Una cornice continua si sviluppa su tutte le strutture perimetrali, costituendo la linea di imposta del sistema di controsoffittatura.
Pianta
L'oratorio presenta una pianta rettangolare a navata unica coperta da volta a botte e abside sopralevata di un gradino. L’accesso dall’esterno è mitigato da un vestibolo rettangolare sormontato da un arco a sesto ribassato e cantoria .
Pavimenti e pavimentazioni
Pavimento in marmo bianco con fasce perimetrali in marmo grigio e due grandi cerchi centrali in marmo rosso.
Elementi decorativi
L’interno mostra una fredda decorazione di lievi stucchi nella volta dell’aula e del presbiterio.
Prospetto
La facciata è rifinita ad intonaco tinteggiato.
Adeguamento liturgico
altare - aggiunta arredo (1970)
Negli anni Settanta è stato aggiunto un altare mobile in legno “coram populo”, l'intervento, privo di autorizzazioni, ha previsto l'inserimento dell'altare all'interno del presbiterio in corrispondenza dell'altare "coram Dei" che è stato lasciato nella sua collocazione originaria.