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edilizia di culto
restauro
adeguamento liturgico
Santo Stefano al Mare
Ventimiglia - San Remo
oratorio
sussidiario
Santissima Annunziata
Parrocchia Santo Stefano Protomartire
Pianta; facciata; Facciate; Controfacciata; Presbiterio; Navata; Cripta; Coperture; Campanile; Portale; Pavimenti e pavimentazioni
altare - aggiunta arredo (anni Settanta)
15 - 15(origini confraternita); 1682 - 1705(costruzione intero bene); 1682 - 1941(costruzione e restauri cripta
cappella del Santo Cristo); 1691 - 1691(traslazione arredi intero bene); 1692 - 1692(costruzione tetto); 1693 - 1693(costruzione e arredo presbiterio); XVIII - 1951(esecuzione intero bene
interno
decorazione in materia); 1859 - 1939(ricostruzione cantoria); 1928 - 1958(restauri presbiterio); 1932 - 1961(rifacimento facciata); 1937 - 1938(costruzione campaniletto); 1980 - 1989(restauri interno); 2014 - 2015(restauro facciata)
Oratorio della Santissima Annunziata
Tipologia e qualificazione oratorio sussidiario
Denominazione Oratorio della Santissima Annunziata <Santo Stefano al Mare>
Altre denominazioni Nostra Signora della Misericordia
Nra Sig. ra di Misericordia
oratorio dei Disciplinati
Oratorio del Santo Cristo
Oratorio della Confraternita dei Disciplinanti dedicato ora alla S.S. Annunziata
oratorio della confraternita sotto il titolo della Misericordia
oratorio della Madonna della Misericordia
oratorio della Misericordia
Oratorio della S. S. Annunziata
Oratorio della SS. Annunziata
Oratorio della Vergine Santissima
Oratorio di N. S. de la Misericordia
Oratorio di N. S. della Misericordia
Oratorio di Nostra Signora della Misericordia
oratorio di N.S. della Misericordia
Oratorio S. S. Annunziata
Autore (ruolo)
Arlotti, Girolamo (costruzione intero edificio)
Raibaldi, Carlo (costruzione intero edificio)
Raibaldi, Bartolomeo (costruzione intero edificio)
Casa veneta d'arredi sacri Plinio Frigo Vicenza (facciata, bassorilievi e sculture)
Ambito culturale (ruolo)
maestranze liguri (costruzione intero edificio)
Notizie Storiche

15  (origini confraternita)

Le fonti documentarie e materiali indicano l’attività di una confraternita dei Disciplinanti sotto il titolo di Nostra Signora di Misericordia a partire dal tardo XV secolo, con sede in una “casaccia” dedicata a Santa Maria, ubicata fuori del centro abitato di Santo Stefano (cfr. BIB Cervini F., 1998, p. 35)

1682 - 1705 (costruzione intero bene)

Nel 1682 il Parlamento di Santo Stefano al Mare indice una raccolta di fondi per concorrere alle spese dell’oratorio di cui da poco era cominciata la costruzione (BIB Garibaldi Avv. A., 1935, Appendice, II). Affinità stilistiche con altri edifici dela zona hanno indotto ad individuare in Girolamo Arlotti l'artefice della costruzione, e ad ipotizzare una sua collaborazione con Carlo e Bartolomeo Airaldi, attivi sul cantiere nel 1688 come atestato da fonti documentarie (cfr. BIB Cervini F., 1998,p. 49). Nel 1705 il Vescovo di Albenga visita l’oratorio e lo trova “magnifice extructum”, quindi doveva essere ormai concluso (Archivio Parrocchia Santo Stefano protomartire, Sez. II, Serie A-Visite Pastorali).

1682 - 1941 (costruzione e restauri cripta, cappella del Santo Cristo)

La costruzione del vano sotterraneo si suppone coeva alla costruzione dell’elevato. Il Vescovo Agostino Rivarola, visitando la parrocchia di Santo Stefano, il 22 ottobre 1733 notò la forma propria sia dell’altare maggiore dell’oratorio sia dell’altare in cripta. Il Vescovo successivo, Mons. Costantino Serra, in visita a Santo Stefano il 10 settembre 1755, prescrisse alcuni accorgimenti per evitare l’eccessiva umidità del vano (Archivio della Parrocchia di Santo Stefano protomartire, Sez. II, Serie A-Visite Pastorali). Nel 1839 fu realizzato l’altare in forme neoclassiche ove ancora oggi viene conservato il Cristo ligneo quattrocentesco e, nella parte bassa, la scultura lignea del Cristo deposto, secentesca. Nel 1941 è stata rifatta la pavimentazione (Cervini F. - Rodi S., 1994, pp. 8-9). Nel 1961 vengono restaurati gli ornati della cappella (Archivio Parrocchia Santo Stefano protomartire, Sez. VII, Serie d, Tinteggiatura e decorazione dell’oratorio ornati dell’altare del Santo Cristo)

1691  (traslazione arredi intero bene)

Il 14 agosto 1691 avviene la traslazione solenne delle due immagini antiche della confraternita, il crocifisso ligneo tardo quattrocentesco e il dipinto su tavola raffigurante una Pietà, attribuibile a Ludovico Brea (S.a., Il “Santo Cristo” 1935, pp. 1, 4).

1692  (costruzione tetto)

Il 2 marzo 1692 i deputati Antonio De Filippi e Giovanni Antonio Peri dichiarano di aver pagato le maestranze coinvolte nella costruzione dell’oratorio in base ad una nota dettagliata dei materiali e delle giornate lavoro impiegati per un totale di Lire1822, destinate in gran parte al tetto. (Sezione Archivio di Stato di Sanremo, Notaio Sebastiano De Siffredi, sc. 250 f. 256, doc. 92 cit. in Cervini F. - Rodi S., 1994, p.6)

1693  (costruzione e arredo presbiterio)

Nel 1705 il Vescovo di Albenga visita l’oratorio e lo trova “magnifice extructum” sintomo del fatto che l’opera era ormai conclusa e annota la presenza sull’altare maggiore del gruppo statuario dell’Annunciazione, eseguito nel 1693 su commissione di tale Giacomo – forse Giacomo Filippi, membro della confraternita -, citato, con la data d’esecuzione, nella doppia iscrizione sulla base delle figure (Archivio della Parrocchia di Santo Stefano protomartire, Sez. II, Serie A-Visite Pastorali).

XVIII - 1951 (esecuzione intero bene, interno, decorazione in materia)

La decorazione in materia si attesta sulle lesene delimitanti il presbiterio (pelacette) e attorno ai sei dipinti su tela con Misteri del Rosario, posti tre per parte, sulle pareti laterali (pelacette, elementi fitomorfi e protomi angeliche): tali interventi possono essere datati al secondo Settecento. Le nicchie laterali all’arco trionfale delimitante il presbiterio, con statue in stucco raffiguranti Sant’Andrea, a sinistra, e San Pietro (?), a destra, sono andate distrutte insieme alle sculture verso la metà degli anni Cinquanta, e rimodellate con l’inserimento di due statue lignee raffiguranti San Gabriele dell’Addolorata e San Giovanni Bosco con San Domenico Savio (Cervini F. - Rodi S., 1994, pp. 10-11 ). Sui peducci in muratura che sostengono la cantoria sono visibili quattro protomi angeliche, probabile intervento coevo alla realizzazione dell'edificio.

1859 - 1939 (ricostruzione cantoria)

L’iscrizione al centro “1859” data l’esecuzione o il completamento dell’orchestra ove verrà collocato l’organo eseguito nel 1861 dalla ditta Giacomo e Felice Bossi. In effetti, i volti angelici modellati sui peducci di sostegno della cantoria lasciano intuire una presenza della stessa anteriore a questa data, riferibile almeno al secolo precedente. Alla struttura si accedeva tramite una scala in muratura esterna all’edificio, sul muro meridionale, che rientrava a livello della cantoria. Fu poi sostituita nel 1939 con una scala a chiocciola in ferro (Cervini F. - Rodi S., p.11)

1928 - 1958 (restauri presbiterio)

Nel 1928 il muratore Luigi Filippi realizza la nicchia centrale nella parete del coro che oggi ospita una scultura lignea mariana. Nel 1927 la confraternita proporne una raccolta fondi per imbiancare il coro e sanarne l’umidità. Nel 1957-58, il parroco, Don Libero Maldotti, promosse l’attività di riordino del presbiterio e dell’arco trionfale (Cervini F. - Rodi S., 1994, pp. 11-12 e nota 40).

1932 - 1961 (rifacimento facciata)

Nel 1932 il muratore Luigi Filippi si occupa di varie riparazioni. A partire dal novembre 1957, il parroco Don Libero Maldotti promosse il rifacimento della facciata con l’aggiunta di cinque grandi altorilievi in pietra raffiguranti al centro, la Madonna di Misericordia che appare al Beato Botta, Angeli con simboli della Passione, Madonna annunciata e Arcagnelo Gabriele, scolpiti nel laboratorio vicentino di Plinio Frigo nel 1958 (Cervini F. - Rodi S., 1994,p.12)

1937 - 1938 (costruzione campaniletto)

Risulta edificato nel 1937-38 dal capomastro muratore Giovanni Gogioso (Archivio della Parrocchia di Santo Stefano protomartire, Sez. VII, Serie a, Registro Contabilità Priori dell’Oratorio 1920 (anni 1920-1965), in data 1938; cit in Cervini F. - Rodi S., 1994, p. 6).

1980 - 1989 (restauri interno)

(Archivio della Parrocchia di Santo Stefano protomartire, Sez. VII, Serie E)

2014 - 2015 (restauro facciata)

A causa della vicinanza con il mare, la facciata risultava pesantemente danneggiata dall'erosione salina, dal vento e dall'umidità: si è dunque proceduto ad arrestare il degrado in atto, operando la pulitura, il consolidamento e la ripresa degli intonaci delle facciate e del campaniletto.
Descrizione

L’oratorio della Santissima Annunziata (noto anche con il titolo di Nostra Signora della Misericordia), sorge sulla piazza principale del borgo ligure di Santo Stefano al Mare, davanti alla chiesa parrocchiale. L’edificio riproduce moduli costruttivi tipici dei luoghi di culto e di riunione dalle confraternite liguri: a pianta rettangolare, ha navata unica con copertura a volta a botte e coro rettilineo ampio e allungato. La facciata, ritmata da vistose lesene e da un ampio cornicione, è conclusa da un timpano e presenta alcuni decori a rilievo raffiguranti la Madonna di Misericordia (al centro), l’Annunciazione (registro superiore) e due sculture di angeli con simboli della Passione ai lati del portone centrale, entro nicchie. L’interno è molto sobrio, con una minima decorazione di gusto rococò concentrata attorno alle sei tele con i Misteri del Rosario (sec. XVIII, Maurizio Carrega e bottega) poste sulle pareti laterali. Il presbiterio accoglie l’altare maggiore sul quale sono poste due sculture dell’Annunziazione (1693) e, al di sopra, entro cornice lignea dorata moderna, una tavola raffigurante la Pietà attribuita al pittore nizzardo Ludovico Brea (sec. XV, fine). Caratterizza la struttura la cripta centrale, al di sotto del presbiterio, nella quale si trova conservato l’antico crocifisso ligneo processionale detto il Santo Cristo (sec. XV), al quale la pietà popolare attribuiva qualità taumaturghe e miracolose. Nello stesso altare, posto in opera nelle forme attuali nel 1839, è custodito anche un Cristo deposto secentesco. In controfacciata, sopra la cantoria, è posto l’organo “Felice e Giacomo Bossi” (1861). L'oratorio è regolarmente officiato.
Pianta
Pianta rettangolare.
facciata
La facciata, piuttosto semplice, è ritmata daq sei paraste, binate nella parte centrale e semplici ai lati, che si sviluppano da una zoccolatura a piano strada sino all'imposta del timpano traingolare, conclusivo del prospetto. Nelle specchiature intermedie, a destra e sinistra del portale d'ingresso centrale, sono ricavate due nicchie ospitanti sculture di Angelo a tutto tundo con simboli della Passione. Sopra il portale, tra le due coppie di paraste, è applicato un bassorilievo raffigurante l'Apparizione della Madonna al Beato Botta (Madonna di Misericordia di Savona). Un ampio cornicione individua il doppio registro orizzontale della facciata. Nella parte superiore, nelle specchiature individuate dalle paraste laterali, si inseriscono i bassorilievi raffiguranti la Madonna Annunciata (a sinistra) e l'Angelo Annunciante (a sinistra), fortemente degradato, quasi illeggibile. Nella partitura centrale si apre un'ampia finestra con profilo superiore curvilineo. Al centro del timpano conclusivo, in linea con la finestra sottostante, è presente un oculo ovoidale dipinto ad imitazione di una finestra.
Facciate
Le facciate laterali sono solo parzialmente visibili perchè vi sono addossate altre costruzioni di civile abitazione. L'esterno del coro è poi totalmente occultato dagli edifici circonvicini, fino a tre quarti circa dell'altezza: a questa quota , nell'abside, si apre una finestra. I prospetti laterali sono comunque privi di decorazioni e semplicemente intonacati; vi si aprono delle finestre di forma rettangolare (alcune tamponate). Sul prospetto sud si innesta un campaniletto.
Controfacciata
Al centro è collocata la bussola lignea del portone. Al di sopra è posta la cantoria che ospita un organo. La porzione di parete tra la cantoria e l'imposta della volta del soffitto è occupata al centro da una finestra centinata da cui promana la luce esterna. Ai lati sonos tate dipinte due finestre.
Presbiterio
Il presbiterio è sopraelevato rispetto alla navata. Vi si accede attraverso una doppia rampa di gradini, una per parte. Al centro, delimitata da una balaustra in marmo, si trova una cripta. Le pareti laterali sono occupate da un coro ligneo. L'altare maggiore è addossato alla parete di fondo ed ospita il tabernacolo, mentre la mensa è staccata e si trova al centro dell'area presbiteriale. Sulle mensole laterali dell'altare sono collocate le due statue dell'Annunciazione. Al centro della parete, è stata aperta una nicchia, chiusa da vetrata, con all'interno una scultura lignea di Madonna. La nicchia è delimitata da una cornice lignea dorata di gusto barocco che nella parte alta ospita un dipinto su tavola con la Pietà.
Navata
Navata unica ritmata da lesene sulle pareti laterali. Le pareti sono occupate nella metà inferiore dagli stalli lignei, nella metà superiore da sei dipinti di soggetto mariano, tre per parte, collocati entro cornici in stucco con motivi fitomorfi e protomi angeliche sommitali.
Cripta
Al centro della navata, davanti al presbiterio, si apre un vano sotterraneo al quale si accede per mezzo di un'ampia scalinata. Il vano è chiuso da una cancellata inf erro battuto. Addossato alla parete di fondo si trova un altare marmoreo inserito in una cornice architettonica: nella parte superiore, entro una nicchia protetta da vetro, si trova un crocifisso ligneo; la mensa dell'altare ospita nella parte inferiore un Cristo deposto.
Coperture
Tetto a capanna in tegole posto a quota inferiore rispetto al timpano conclusivo della facciata, quest'ultimo dotato di propria copertura.
Campanile
Sul fianco destro dell'edificio, paralello alla facciata sud, si erge un piccolo campaniletto a vela con tre bucature ad arco, di cui quella centrale è più ampia. Ha una copertura propria.
Portale
Portone d'ingresso unico, posto al centro della facciata principale. E' dotato di due ante simmetriche che si aprono verso l'interno, in legno, e di una bussola lignea con due aperture laterali ed una centrale, anch'esso in legno, posto sotto la cantoria.
Pavimenti e pavimentazioni
Pavimenti in quadrelle di marmo bianco-grigio alternate a tozzetti di marmo arancione.
Adeguamento liturgico

altare - aggiunta arredo (anni Settanta)
Inserimento di una mensa mobile davanti all'altare fisso addossato a parete.
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