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Mesagne
Brindisi - Ostuni
chiesa
parrocchiale
Tutti i Santi
Parrocchia Tutti I Santi
Coperture; Pianta; Impianto strutturale; Pavimenti e pavimentazioni; Scale
altare - aggiunta arredo (2000)
XVI - XVI(preesistenze intero bene); 1650 - 1660(riedificazione intero bene); 1766 - 1770(completamento navata); XX - XX(restuaro intero bene)
Chiesa di Tutti i Santi
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di Tutti i Santi <Mesagne>
Autore (ruolo)
Capodieci, Francesco (progettazione)
Ambito culturale (ruolo)
maestranze salentine (costruzione)
Notizie Storiche

XVI  (preesistenze intero bene)

Il nucleo principale dell'edificio dovrebbe risalire alla fine del Cinquecento

1650 - 1660 (riedificazione intero bene)

La chiesa di Tutti i Santi, collegiata valde insignis et cospicua, che attualmente occupa il lato ovest di Piazza IV Novembre, fu edificata, nella sua attuale dizione, a seguito del crollo verificatosi il 31 gennaio 1649, tra il 1650 ed il 1660, su progetto dell'architetto mesagnese Francesco Capodieci, con integrazioni del frate Francesco da Copertino e del chierico leccese Antonio Leccisi.

1766 - 1770 (completamento navata)

Gli interni dell'insigne monumento furono realizzati dopo più di un secolo dalla ricostruzione della chiesa, nel periodo compreso fra il 1766 ed il 1770

XX  (restuaro intero bene)

Alla fine del XX secolo la chiesa è oggetto di diversi interventi di restauro che hanno consentito il recupero degli intonaci interni, la pulitura della facciata esterna, la posa della nuova pavimentazione e l'installazione di un nuovo impianto elettrico.
Descrizione

La chiesa di Tutti i Santi, collegiata valde insignis et cospicua, che attualmente occupa il lato ovest di Piazza IV Novembre, fu edificata, nella sua attuale dizione, a seguito del crollo verificatosi il 31 gennaio 1649, tra il 1650 ed il 1660, su progetto dell'architetto mesagnese Francesco Capodieci, con integrazioni del frate Francesco da Copertino e del chierico leccese Antonio Leccisi. Secondo lo storico Cataldo Antonio Mannarino la precedente chiesa intitolata ai tre santi Eleuterio vescovo, Anthia e Corebo sarebbe stata eretta lì dove era la cappella bizantina di San Nicola Vetere. In seguito ridefinita e dedicata a Tutti i Santi avrebbe subito un nuovo intervento nel 1580 con la proposizione dell'ingresso rivolto a levante. Le statue di sant'Oronzo, indicato come Eleuterio, Anthia e Corebo sono sul portale cinquecentesco, recuperato nella nuova struttura; nelle nicchie visibili sulla facciata sono i dodici apostoli. Nel terzo ordine è un bassorilievo raffigurante la Madonna del Carmine, protettrice della città. Sul timpano, in cui è lo stemma di Mesagne in bassorilievo segno di un diritto di patronato tuttora attivo, si innalzano gli angeli che un tempo affiancavano la grande statua del Cristo, andata perduta. Gli interni dell'insigne monumento furono realizzati dopo più di un secolo dalla ricostruzione della chiesa, nel periodo compreso fra il 1766 ed il 1770. Fu il napoletano Nicola Carletti, con la collaborazione di Giacomo Magliani, a progettare l'attuale volta in pietra e il maestoso colonnato posto a sostegno della massiccia copertura. Disegnò anche gli ornati, le rifiniture e gli stucchi eseguiti dai mastri Pasquale Failla, Michele Garofano e Saverio Mazzarella, tutti partenopei. Merito dell'ingegnere Giuseppe Palmieri, originario di Monopoli, fu quello di evitare nell'occasione lo smantellamento della secentesca facciata. L'altare maggiore e la balaustra sono opera di Pasquale e Pietro Antonio Sabastiani, mastri marmorari napoletani. L'organo, realizzato nel 1648 da Tommaso Mauro di Muro Leccese, ha l'aspetto dovuto al più tardo intervento del 1710.
Coperture
Copertura a volta con cupola nel centro del transetto
Pianta
Pianta a croce latina
Impianto strutturale
l'impianto strutturale è composto da conci di calcarenite locale intonacati all'interno e lasciati facciavista all'esterno
Pavimenti e pavimentazioni
il pavimento è in marmo con decorazioni geometriche
Scale
L'ingresso principale presenta un'ampia scalinata senza accesso per disabili; l'ingresso laterale presenta ingresso per diversamente abili.
Adeguamento liturgico

altare - aggiunta arredo (2000)
Altare in legno e pietra drappeggiato e leggio abbinato
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