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edilizia di culto
restauro
adeguamento liturgico
Maiori
Amalfi - Cava De' Tirreni
chiesa
confraternale
S. Maria del Carmine
Parrocchia Santa Maria a Mare
Pianta; Facciata; Pavimenti e pavimentazioni; Coperture; Elementi decorativi; Impianto strutturale; Sacrestia; Sagrato
ambone - aggiunta arredo (2012)
1535 - 1535(fondazione intero bene); 1589 - 1604(ampliamento e giurisdizione intero bene); 1717 - 1783(confraternita intero bene); 1803 - 1827(trasformazioni intero bene); 1832 - 1833(completamento intero bene); 1839 - 1839(confraternita intero bene); 2000 - 2003(restauri intero bene)
Oratorio di Santa Maria del Carmine
Tipologia e qualificazione chiesa confraternale
Denominazione Oratorio di Santa Maria del Carmine <Maiori>
Altre denominazioni Arciconfraternita di S. Maria del Carmine
Arciconfraternita Maria SS. del Carmelo
Cappella della Bruna
Chiesa della Madonna del Carmine
Chiesa di Santa Maria del Monte Carmelo
Confraternita di S. Maria del Carmine
Confraternita di S. Maria La Bruna
Congregazione di Santa Maria del Carmine o della Bruna
Oratorio della Vergine de la Bruna
Chiesa di Maria Santissima del Carmelo
S. Maria del Carmine
Autore (ruolo)
Ravellese, Carmine (coro ligneo)
Giustiniani, Antonio (pavimento ceramico)
Ambito culturale (ruolo)
neoclassico (costruzione)
neoclassico (programma decorativo)
neoclassico (costruzione facciata)
Notizie Storiche

1535  (fondazione intero bene)

Nel 1535 il vecovo mons. F. D'Anna autorizzava la fondazione (probabilmente all'interno della preesistente compagnia eucaristica del Corpo di Cristo) di un sodalizio laicale dedicato alla Madonna della Bruna, concedendo licenza per edificare una omonima cappella presso la chiesa collegiata di Santa Maria a Mare, alla quale la confraternita venne assoggetta. La nuova costruzione fu fatta all'esterno dell'allora navata destra della collegiata, in appoggio al suo muro laterale, ed ebbe accesso unico dall'interno della chiesa.

1589 - 1604 (ampliamento e giurisdizione intero bene)

Nel 1589 la cappella fu ampliata con la costruzione di un nuovo ambiente adiacente sfruttando un'area del cortile della collegiata, concesso alla confraternita dal capitolo. Sul finire del secolo la confraternita si saldò ai valori spirituali del Carmelo e ne assunse il titolo (probabilmente nel 1604).

1717 - 1783 (confraternita intero bene)

La confraternita svolse nei secoli benemerite attività spirituali e sociali ed ebbe statuti approvati canonicamente nel 1717 e assentiti da regio decreto nel 1783.

1803 - 1827 (trasformazioni intero bene)

La confraternita ebbe nel Settecento un periodo particolarmente florido e il numero dei suoi iscritti crebbe al punto da porre il problema di una nuova e più ampia sede. Nel 1803 si decise il suo trasferimento presso la chiesa di Santa Maria Maddalena, che sorgeva nel piazzale della collegiata, ma il progetto non fu attuato. Soltanto nel 1826 furono realmente effettuati lavori di ampliamento della cappella, che venne radicalmente trasformata, con l'occupazione anche di altri locali vicini, nell'oratorio tuttora esistente. Nel 1827 fu eseguita la decorazione in stucco.

1832 - 1833 (completamento intero bene)

Negli anni 1832-1833 l'oratorio fu completato con l'esecuzione dell'imponente coro ligneo (opera di Carmine Ravellese) e con l'apertura, al termine di una lunga disputa, di un ingresso assiale (prospettante sul piazzale) e autonomo rispetto alla collegiata, dalla quale fino ad allora avveniva l'unico accesso. Nello stesso periodo Luigi Capone dipinse la pala d'altare e Antonio Giustiniani eseguì il pavimento in ceramica napoletana.

1839  (confraternita intero bene)

Nel 1839 l'associazione fu elevata ad arciconfraternita aggregandosi all'omonimo sodalizio in Roma.

2000 - 2003 (restauri intero bene)

Agli inizi del secolo XXI l'oratorio è stato sottoposto a più riprese a lavori generali di restauro sia interni che esterni e ad aggiornamento impiantistico, conclusi nel 2003.
Descrizione

L'oratorio di Santa Maria del Carmine fa parte del complesso monumentale di Santa Maria a Mare e sorge in appoggio alla navata sinistra della collegiata, rispetto alla quale si sviluppa parallelamente ma con orientamento inverso. Lo spazio antistante l'ingresso secondario della collegiata (dal lato della sua navata sinistra), per questo, risulta costituire il sagrato dell'oratorio, su cui esso prospetta con la sua facciata neoclassica, parzialmente nascosta dal corpo avanzato dell'esonartece laterale della collegiata. Il contesto è costituito dalle propaggini più a monte del centro storico di Maiori, aggrappate alle pendici rocciose digradanti verso il mare. Esso si compone di edilizia storica e stratificata, parzialmente sostituita da inserimenti moderni. L'oratorio al suo interno si sviluppa longitudinalmente e consta di una sola aula conclusa da un'abside, in cui è alloggiato il presbiterio. Lungo le pareti, occupate da stalli lignei, si articola un ordine architettonico fatto di paraste composite e di una trabeazione soprastante, con aggetti, su cui si impostano le arcate ribassate e le volte di copertura. Il modulo terminale dell'aula liturgica, prima dell'abside, è delimitato agli angoli da piedritti molto emergenti verso l'interno, in ritmo con le lesene della navata: i primi due sostengono l'arco trionfale e i secondi introducono all'abside; alla parete sinistra si apre una cantoria lignea con artistica balaustra mistilinea, a quella destra è collocato l'antico pulpito in legno. In controfacciata è presente un elemento d'arredo appartenente agli stalli confraternali, poco discosto dall'ingresso, creandovi una sorta di atrio interno. L'illuminazione è poco diffusa e proviene dalle finestre della parete destra e del tamburo.
Pianta
La pianta dell'oratorio, a schema longitudinale, si compone di una sola aula liturgica a forma rettangolare molto allungata ed absidata, con ingresso sul lato corto, in posizione assiale, benché schermato da un elemento d'arredo che genera una sorta di atrio interno con doppio passaggio laterale. Lungo le pareti sono presenti alcune leggere paraste scanalate, mentre il modulo che precede l'abside è segnato angolarmente da quattro piedritti articolati emergenti verso l'aula. Tutto intorno all'aula sono disposti gli stalli lignei confraternali, mentre in abside è collocato il presbiterio con l'altare preconciliare e i relativi gradini. Alla sacrestia si passa dalla parete absidale sinistra.
Facciata
La facciata neoclassica della chiesa si accosta ad angolo alla fiancata esterna della vicina collegiata e il suo lato destro risulta occluso da corpi di fabbrica edificati dinanzi ad essa. Presenta, per questo, una composizione asimmetrica con una parasta angolare (su alto stilobate e con aggetto superiore) soltanto al bordo sinistro; manca la parasta simmetrica destra, di cui resta soltanto l'aggetto superiore. La sommità della facciata è data da frontone triangolare privo di base, al cui posto corrono semplici fasce decorative. Lungo l'asse centrale sono presenti il portale (a piattabanda con cornici latrali, fregio e mensola superiore su modiglioni) e una finestra ad arco ribassato, con cornici. La superficie è trattata ad intonaci civile color ocra chiaro e bianco avorio.
Pavimenti e pavimentazioni
La pregevole pavimentazione è composta da mattonelle esagonali, in ceramica decorata a motivi geometrici e colori vivaci, in cui prevalgono il celeste e il giallo. Sono anche presenti piccole aree pavimentali in marmo bianco.
Coperture
La copertura dell'aula è composta da una sequenza di volte a botte lunettate, separate da arcate ribassate. La copertura dell'ultimo modulo, invece, è composta da cupola emisferica su tamburo e pennacchi. In abside si trova un catino decorato. La sacrestia è coperta da volta a vela decorata. Il tetto esterno è composto dall'aggregazione di varie falde spioventi, in cui si inseriscono le falde ad ombrello che ricoprono l'estradosso della cupola. Il manto di protezione è in cotto tradizionale.
Elementi decorativi
La decorazione dell'oratorio è di gusto neoclassico ed è presente essenzialmente agli intradossi delle coperture, con cornici, modanature e stucchi vari che formano per lo più cassettoni esagonali con fregi e motivi floreali. Sono presenti anche riparti radiali in stucco (alla cupola), ghirlande ed altri motivi ornamentali a tema naturalistico.
Impianto strutturale
L'impianto strutturale è di tipo tradizionale, con muratura portante ed orizzontamenti archivoltati in muratura a diversa tipologia. La fiancata destra dell'edificio è realizzata in appoggio alla muratura della vicina collegiata. La struttura del tetto è in legno.
Sacrestia
La sacrestia è un ambiente quadrangolare, riccamente ornato e caratterizzato da nicchie nella muratura. Vi si accede dalla parete sinistra dell'abside.
Sagrato
Il sagrato è composto da uno spazio irregolare su cui prospetta anche l'ingresso laterale della collegiata con il suo esonartece. Si tratta di uno spazio singolare per essere intercluso tra i corpi del complesso monumentale, che lo delimitano a sud, e l'alta parete rocciosa che lo delimita a nord, mentre risulta interconnesso con la viabilità pedonale circostante. Ha pavimentazione in porfido decorativo.
Adeguamento liturgico

ambone - aggiunta arredo (2012)
Nel 2012 è stato aggiunto un ambone ligneo movibile, a forma di piccola tribuna, sulla sinistra, dinanzi al primo gradino dell'altare preconciliare.
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