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Chiesa di Santa Croce
Tipologia e qualificazione
chiesa parrocchiale
Denominazione
Chiesa di Santa Croce <Milano>
Altre denominazioni
S. Croce
Autore (ruolo)
Arpesani, Cecilio (costruzione)
Ambito culturale (ruolo)
eclettismo lombardo (costruzione)
Notizie Storiche
1913 - 1917 (costruzione intero bene)
Nel 1913, il cardinal Ferrari decise, nel XVI centenario costantiniano, di fondare una chiesa che ricordasse l'editto del 313. La costruzione dell'edificio ecclesiastico su progetto di Cecilio Arpesani si avviò il 28 settembre dello stesso anno con la posa della prima pietra e si concluse con l'apertura della chiesa con rito solenne, il 24 dicembre del 1917.
1930 (completamento intero bene)
Ad inizio degli anni Trenta del Novecento la chiesa non era ancora terminata: la facciata principale non era completata e la sacrestia era in costruzione. Era invece completa e decorata la cripta dedicata ai caduti della Prima Guerra Mondiale.
1939 - 1945 (completamento interno)
Il terziario veronese Carlo Donati, per sdebitarsi dell'accoglienza che i Padri gli avevano riservato come rifugiato di guerra, affrescò l'intera chiesa.
1940 (consacrazione intero bene)
La chiesa venne dedicata il 3 maggio del 1940.
1968 - 1979 (adeguamento interno)
Adeguamento liturgico del presbiterio e successivamente (1977-79) inserimento di due amboni, realizzati in marmo bianco di Carrara, opera dello scultore Angelo Grilli di Pavia.
2015 - 2016 (manutenzione esterno)
Intervento sulle coperture: ricorsa del manto in coppi della navata centrale; rifacimento manto delle navate laterali.
Descrizione
La chiesa orientata a sud-ovest ha un impianto basilicale a croce latina (transetto addossato alla presbiterio) e sorge sopra un alto basamento anticipato da una ampia scalinata composta da dieci gradini.
La facciata principale a salienti a sottolineare la partizione interna è anticipata da un pronao octastilo, con fusti di colonne in granito di Baveno e capitelli di ordine composito reggenti l'alta architrave, su cui risalta la scritta in mosaico inneggiante il XVI centenario costantiniano. Al di sopra una parete mosaicata in cui si aprono cinque monofore e un frontone con mosaici dorati di ispirazione bizantina. Gli altri prospetti esterni sono in laterizio a vista.
Internamente le tre navate, di cui absidata estradossata solo quella centrale, sono divise da due file di nove colonne in serizzo con capitello corinzio che sorreggono archi a tutto sesto e superiormente l'alta muratura della navata centrale. Nelle pareti delle navate laterali e in quelle della navata centrale si aprono delle monofore in corrispondenza di ciascuna campata. Tutte le pareti interne furono decorate tra il 1933 e il 1942 dal pittore Carlo Donati. Un ampio arco trionfale, anch'esso dipinto, si apre sul presbiterio dove si elevano l'altare e il ciborio in pregiati marmi policromi.
Nelle navate laterali si trovano due corridoi con cappelle devozionali e confessionali. Nel transetto sinistro si conserva la cappella del Sacro Cuore e in quello destro la cappella della Madonna del Perpetuo Soccorso. Nella parete di fondo del corridoio destro si ha accesso alla cripta, ora adibita ad aula di preghiera, che conserva le lapidi dei caduti della Prima Guerra Mondiale.
Il battistero ad impianto esagonale con terminazione a cuspide è collocato nella terza campata tra la navata centrale e quella laterale sinistra.
Impianto strutturale
La chiesa orientata a sud-ovest ha un impianto basilicale a tre navate, di cui absidata solo quella centrale e transetto addossato alla parte presbiterale.
Campanile
Non è presente il campanile.
Struttura
Muratura in laterizi e malta, strutture lignee e strutture in cemento armato nelle coperture.
Coperture
Capriate lignee, a vista nella navata centrale, con manto in coppi.
Elementi decorativi
Decorazioni interne a tempera opera di Carlo Donati (1939-1945): nelle navate laterali sono raffigurate le stazioni della via Crucis; nella parete superiore della navata centrale episodi della Croce; nel catino absidale Cristo Crocifisso.
Elementi decorativi
Quadro della Madonna, attribuito a Rizo da Candia (1421-1495) conservato nella cappella del transetto laterale destro.
Elementi decorativi
Mosaico opera di Matteo Tevini nella cappella del Sacro Cuore (1935).
Elementi decorativi
Cappella della Madonna del Perpetuo Soccorso nel transetto laterale destro, opera dell'architetto Uccelli di Parma (1937).
Elementi decorativi
Portale di ingresso con formelle in ceramica.
Elementi decorativi
Mosaici, tra cui quello dorato sul frontone della facciata principale opera della ditta Sgorlon su progetto di Paolo Rivetta.
Opere d'arte
Amboni, realizzati in marmo bianco di Carrara, opera dello scultore Angelo Grilli di Pavia.
Soffitto
Capriate lignee a vista nella navata centrale e nel transetto; cassettonato in cemento armato nelle navate laterali.
Adeguamento liturgico
presbiterio - intervento strutturale (1968)
Spostamento dell'altare dal ciborio ad una posizione avanzata nel presbiterio e successivamente (1977-78) realizzazione di due amboni in marmo di Carrrara.