chiese italiane censimento chiese edifici di culto edifici sacri beni immobili patrimonio ecclesiastico beni culturali ecclesiastici beni culturali della Chiesa cattolica edilizia di culto restauro adeguamento liturgico Succivo Aversa chiesa parrocchiale San Sossio Parrocchia di S. Sossio Facciata; Campanile; Pianta; Coperture; Pavimenti e pavimentazioni presbiterio - aggiunta arredo (1980) XVII - XVII(inizio lavori carattere generale); XVIII - XVIII(completamento carattere generale); XX - XX(completamento carattere generale); XX - XX(completamento carattere generale); XXI - XXI(restauro carattere generale)
Chiesa di San Sossio
Tipologia e qualificazione
chiesa parrocchiale
Denominazione
Chiesa di San Sossio <Succivo>
Altre denominazioni
Chiesa San Sossio
Ambito culturale (ruolo)
maestranze campane (costruzione)
Notizie Storiche
XVII (inizio lavori carattere generale)
La costruzione della chiesa di San Sossio risale al 1654 su commissione della Famiglia Filomarino di Napoli, come è inciso nell’architrave del bel portale di forme tipicamente rinascimentali.
XVIII (completamento carattere generale)
Sono del XVIII secolo le forme barocche degli arredi così come gli altari le acquasantiere ed il pavimento maiolicato.
XX (completamento carattere generale)
Con la Bolla del 6 agosto 1951 il Vescovo di Aversa Mons. A. Teutonico elevava la chiesa a Vicaria Curata, dando la possibilità di officiare la messa nei giorni festivi.
XX (completamento carattere generale)
Il 25/11/1986 il Vescovo Mons. G. Gazza ottenne il riconoscimento dallo Stato italiano di elevare la chiesa di San Sossio a parrocchia.
XXI (restauro carattere generale)
Nel 2010 la chiesa con l'intero casale di Teverolaccio, risalente al XV secolo, fu ristrutturata.
Descrizione
Il Casale di Teverolaccio, situato a circa 500 metri dal centro di Succivo, si compone di una torre, un castello, una chiesetta dedicata a San Sossio e un agglomerato di case, il tutto racchiuso da mura, il cui perimetro è tuttora ben visibile e sulle quali si aprono tre porte di accesso. La torre aragonese costituisce il primitivo nucleo di Teverolaccio, cui successivamente è stato accostato il palazzo ora visibile e la chiesa di San Sossio.
La costruzione della chiesa risale al 1654 su commissione della Famiglia Filomarino di Napoli come dichiarato nell’architrave del portale marmoreo di ingresso. Un piccolo sagrato racchiuso da un basso muretto protegge l'ingresso alla chiesa dalla grande spianata antistante. La facciata con tetto a capanna è semplice e lineare, priva di decorazioni, la impreziosisce il portale in marmo bianco, al di sopra una finestra arcuata. Sulla destra un campanile a vela a doppio fornice. La chiesa è a pianta centrale di forma rettangolare con angoli smussati, che nei pressi del presbiterio ospitano alla destra il pulpito in legno, mentre alla sinistra una delle tre gelosie che consentivano ai nobili proprietari la partecipazione alle celebrazioni liturgiche senza essere visti. Il presbiterio è diviso dall'aula liturgica da un ampio gradino sul quale è stato realizzato l'altare tridentino, ricopre l'intero spazio una soffitto voltato. L'aula liturgica, invece, è coperta da un soffitto piano con decorazioni a lacunari del XX secolo. La pavimentazione in cotto con fascia decorativa in maiolica dipinta del XVIII secolo, fa eccezione la rosa dei venti centrale realizzata nel XX secolo dopo il trafugamento.
Facciata
Un piccolo sagrato racchiuso da un basso muretto protegge l'ingresso alla chiesa dalla grande spianata antistante. La facciata con tetto a capanna è semplice e lineare, priva di decorazioni, la impreziosisce il portale in marmo bianco, al di sopra una finestra arcuata.
Campanile
Alla destra della facciata, in un unico corpo, vi è il piccolo campanile a vela a doppio fornice.
Pianta
La chiesa è a pianta centrale di forma rettangolare con angoli smussati, che nei pressi del presbiterio ospitano alla destra il pulpito in legno, mentre alla sinistra una delle tre gelosie che consentivano ai nobili proprietari la partecipazione alle celebrazioni liturgiche senza essere visti. Il presbiterio è diviso dall'aula liturgica da un ampio gradino sul quale è stato realizzato l'altare tridentino.
Coperture
L'aula liturgica è coperta da un soffitto piano con decorazioni a lacunari del XX secolo, mentre il piccolo presbiterio è sormontato da un volta a botte.
Pavimenti e pavimentazioni
La pavimentazione in cotto con fascia decorativa in maiolica dipinta del XVIII secolo, fa eccezione la rosa dei venti centrale realizzata nel XX secolo dopo il trafugamento.
Adeguamento liturgico
presbiterio - aggiunta arredo (1980)
Il presbiterio presenta l'altare tridentino del XVIII secolo sulla parete di fondo, in posizione discostata per dare accesso alla piccola sacrestia collocata nella parte retrostante. La mensa e l'ambone così come la sede sono in legno mobile.