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Chiesa di San Giuseppe Operaio
Tipologia e qualificazione
chiesa parrocchiale
Denominazione
Chiesa di San Giuseppe Operaio <Aversa>
Altre denominazioni
Chiesa San Giuseppe
Ambito culturale (ruolo)
maestranze campane (costruzione)
Notizie Storiche
XX (inizio lavori carattere generale)
Nell'area nord della città di Aversa confinante con Teverola, con l'avvenuta costruzione di nuove abitazioni, il Vescovo A. Cece, volendo dare un'assistenza spirituale ai nuovi nuclei familiari, decise di far erigere una nuova chiesa dedicandola a San Giuseppe.
XX (inizio lavori carattere generale)
I lavori del nuovo edificio sacro furono completati nel 1974 e con essi la chiesa assunse il titolo di San Giuseppe Operaio per indicare il luogo circostante nonché l'istituzione della nuova festività di San Giuseppe (operaio).Un anno dopo, il 19 marzo 1975, con solenne celebrazione il vescovo la benedisse e l'aprì al culto.
Descrizione
Alla periferia della città di Aversa, lato nord a confine con la città di Teverola, sorse per volere del vescovo A. Cece, la chiesa di San Giuseppe Operaio per offrire assistenza spirituale al nuovo quartiere di case popolari, il rione URRA-Casa, in seguito meglio conosciuto come 'palazzine Gescal'. I lavori iniziarono nel 1968 e terminarono nel 1974. Un anno dopo, il 19 marzo del 1975, il vescovo benedisse la chiesa con solenne celebrazione e la consegnò al nuovo parroco. La chiesa si presenta con un ampio spazio antistante, con gradini agevoli e due scivoli in pietra (uno antistante e l'altro alla sinistra dell'ingresso). La facciata lineare, semplice e priva di decorazioni è interamente rivestita con mattoni di colore giallo. Precede l'ingresso il pronao a pianta quadrata con copertura a falde sorretta da due sottili pilastri in cemento armato. Attraversando il portale, anch'esso in cemento, si accede all'interno dove ci accoglie un pianta centrale dalla forma esagonale. Tre grosse rientranze danno alloggio al presbiterio al centro e due cappelle ai lati. La copertura è in cemento armato ed ha una forma piramidale. Il presbiterio è privo dell'altare tridentino; al centro è collocata una mensa in marmo realizzata con il riutilizzo di due piedritti di altare del XVIII sec., della stessa materia è l'ambone mentre la sede è il legno. La pavimentazione è in marmo bianco. Non è stato realizzato alcun campanile.
Facciata
La facciata lineare, semplice e priva di decorazioni è interamente rivestita con mattoni di colore giallo. Il portale è in cemento.
Pianta
La pianta è centrale dalla forma esagonale. Tre grosse rientranze danno alloggio al presbiterio al centro e due cappelle ai lati.
Coperture
La copertura è in cemento armato ed ha una forma piramidale.
Pavimenti e pavimentazioni
La pavimentazione è in marmo bianco.
Adeguamento liturgico
presbiterio - intervento strutturale (1970)
Il presbiterio non presenta l'altare tridentino, al suo posto vi è la sede realizzata in legno. Al centro una mensa in marmo realizzata con materiale di riuso.