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Castelvetrano
Mazara del Vallo
chiesa
rettoria
N.S. degli agonizzanti
Parrocchia di San Giovanni Battista
Pianta; Coperture; Pavimenti e pavimentazioni
nessuno
XV - XV(edificazione intero bene); XVII - XVII(rifacimento facciata intero bene); 1644 - 1644(nuova intitolazione intero bene); 1690 - 1690(restauro intero bene); XVIII - XVIII(decorazione della volta intero bene); XX - XX(chiusura al culto intero bene)
Chiesa di Nostra Signora degli agonizzanti
Tipologia e qualificazione chiesa rettoria
Denominazione Chiesa di Nostra Signora degli agonizzanti <Castelvetrano>
Altre denominazioni Chiesa degli agonizzanti
N.S. degli agonizzanti
Ambito culturale (ruolo)
maestranze siciliane (edificazione)
tardo manierismo siciliano (ristrutturazione)
Notizie Storiche

XV  (edificazione intero bene)

La chiesa sorse nel secolo quindicesimo sotto il titolo di "San Sebastiano".

XVII  (rifacimento facciata intero bene)

Intorno alla metà del 1600 la facciata venne rimaneggiata inserendo un portale "tardo-manieristico" con forti influenze barocche.

1644  (nuova intitolazione intero bene)

Nel 1644 la chiesa assume il titolo di "N.S. degli agonizzanti", in quanto vi era addetta alla chiesa una congrega la cui missione era quella di seppellire i poverelli.

1690  (restauro intero bene)

Nel 1690, la chiesa fu restaurata ed ornata a spese dell'allora protettore della congrega Scipione Buscemi.

XVIII  (decorazione della volta intero bene)

Nel secolo XVIII il pittore Vito D'anna fu incaricato di affrescare parte della volta.

XX  (chiusura al culto intero bene)

Alla fine degli anni 80' del xx secolo la chiesa, per motivi di sicurezza dovuti alla staticità dell'edificio, venne chiusa al culto.
Descrizione

La chiesa dedicata a "N.S. degli agonizzanti" presenta una pianta a navata unica con una cappella laterale per lato, abside semicircolare e cantoria all'ingresso poggiante su un arco ribassato. La volta, a botte lunettata, presenta un affresco settecentesco del pittore Vito D'Anna. La chiesa nel XVII secolo venne ristrutturata e arricchita da decorazioni manieristiche con influssi tardo barocchi, visibili anche nel portale di ingresso anch'esso risalente a quel periodo. Il pavimento è costituito da lastre di marmo bicromo che formano un disegno quadrilobato al centro della navata. Esternamente la facciata è suddivisa in due ordini da un cornicione aggettante; il primo ordine, ripartito da lesene in conci di tufo a vista, presenta al centro il portale tardo manieristico, mentre il secondo ordine presenta un semplice disegno a lesene con al centro una finestra, tale ultimo ordine, seguendo la struttura del tetto ha una chiusura a capanna. Il tetto si presenta a doppia falda con intelaiatura in legno e manto di tegole sovrastante, l'abside semicircolare presenta una copertura con cupola. Le cappelle laterali aggettano verso l'esterno con andamento semicircolare ed una copertura piana. Il campanile angolare, posto sopra le stanze adibite a canonica, presenta una semplice struttura regolare con due finestre portacampana.
Pianta
a navata unica con abside semicircolare e una cappella laterale per lato, oltre ad una cantoria sovrastante il portone di ingresso.
Coperture
la navata principale è coperta da un tetto a doppia falda in legno e manto di tegole e sottostante contro soffitto a botte lunettata. L'abside ha una copertura a cupola e le cappelle laterali una copertura piana.
Pavimenti e pavimentazioni
lastre in marmo bicromo che formano un disegno quadrilobato al centro della navata.
Adeguamento liturgico

nessuno
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