chiese italiane censimento chiese edifici di culto edifici sacri beni immobili patrimonio ecclesiastico beni culturali ecclesiastici beni culturali della Chiesa cattolica edilizia di culto restauro adeguamento liturgico Positano Amalfi - Cava De' Tirreni chiesa sussidiaria S. Giacomo Parrocchia Santa Maria Assunta Pianta; Facciata; Pavimenti e pavimentazioni; Elementi decorativi; Struttura; Campanile nessuno XII - XVI(fondazione intero bene); XVIII - XVIII(restauro intero bene); 1777 - 1777(costruzione pavimento); 1791 - 1791(giurisdizione intero bene); 1866 - 1866(indulto intero bene); 1890 - 1890(notizie generali intero bene); XX - XX(restauri intero bene)
Chiesa di San Giacomo
Tipologia e qualificazione
chiesa sussidiaria
Denominazione
Chiesa di San Giacomo <Positano>
Altre denominazioni
Chiesa di S. Giacomo S. Giacomo
Ambito culturale (ruolo)
maestranze campane (costruzione)
neoclassico (ricostruzione facciata)
neomoresco (campanile (sommità))
barocco napoletano (programma decorativo)
neoclassico (programma decorativo)
Notizie Storiche
XII - XVI (fondazione intero bene)
Gli storici riferiscono varie epoche di fondazione della chiesa. L'Ercolino la fa risalire al XII secolo, Il Camera al XIII secolo, mentre il Talamo al XVI secolo. Probabilmente fu fondata dalla famiglia Parlato e successivamente curata da Positanesi che avevano relazione con la Spagna (donde l'intitolazione al santo di Compostela). Si pensa che alla chiesa era unito un cenobio, di cui si è persa memoria.
XVIII (restauro intero bene)
Nel corso del XVIII secolo la chiesa fu restaurata a cura di Giovanni Cimmino e dei suoi marinai.
1777 (costruzione pavimento)
Il pavimento maiolicato fu apposto nel 1777 (o 1707), come attesta un'iscrizione sul pavimento stesso.
1791 (giurisdizione intero bene)
La chiesa di San Giacomo, nel 1791, passa a far parte della parrocchia Santa Maria Assunta in Positano.
1866 (indulto intero bene)
Nel 1866 alla chiesa furono annesse particolari benefici spirituali dalla Sede Apostolica.
1890 (notizie generali intero bene)
Nel 1890 la chiesa era ben mantenuta e non necessitava di alcuna riparazione. Era regolarmente aperta al culto come chiesa succursale della parrocchia Santa Maria Assunta in Positano e non era soggetta ad alcun patronato.
XX (restauri intero bene)
Nel corso del secolo XX la chiesa è stata funzionante e aperta al culto, sottoposta a regolare manutenzione. In particolare negli ultimi anni del secolo è stato restaurato il campanile.
Descrizione
La chiesa di San Giacomo sorge nel centro dell'antico borgo medievale di Li Parlati (nella parte alta del paese), di cui ha rappresentato il fulcro intorno a cui esso si è formato e sviluppato. La chiesa prospetta, con la sua facciata neoclassica, sul sagrato antistante, che ha forma irregolare e che costituisce un invaso all'interno del fitto tessuto urbano, aprendosi come slargo delle stradine del rione. L'edificio sacro presenta pianta longitudinale a navata unica, con copertura a botte lunettata e decorata a scomparti. L'interno, illuminato dagli oblò che si aprono nelle lunette della volta, presenta una sovrapposizione di decori di gusto barocco e neoclassico. Le pareti laterali sono suddivise da paraste su cui corre il cornicione; nel loro spessore murario sono ricavate due piccole cappelle con altari, coperte da archi a tutto sesto. Del complesso fanno parte anche la sacrestia, il campanile, la canonica e latri locali. Particolarmente emergente risulta il campanile che svetta, con la sua singolare cuspide policroma e i decori neomoreschi, al di sopra del caseggiato rionale. La posizione della chiesa ha particolari pregi urbanistici ed ambientali ed ha rappresentato, specialmente grazie al suo campanile, quasi un simbolo identificativo del rione e del paese.
Pianta
L'impianto planimetrico della chiesa è di tipo longitudinale a navata unica. La pianta ha forma pressoché di rettangolo molto allungato, a cui si accede dall'unico ingresso in facciata. Sulla parete piana al fondo della chiesa si erge l'altare preconciliare con predella a tre gradini. Sulla parete sinistra si apre il varco che dà accesso alla sacrestia e al campanile.
Facciata
La facciata è semplice ed ha forma di tempietto greco. Presenta un varco centrale rettangolare e si conclude alla sommità con un timpano uniforme. Tinteggiata di giallo chiaro, presenta un basamento e semplici cornici a fascia, che sottolineano i suoi elementi principali.
Pavimenti e pavimentazioni
La pavimentazione della chiesa è parzialmente maiolicata (ora quasi del tutto consunta per il calpestio). Presenta un'epigrafe a cura di Giovanni Cimmini e dei suoi marinai che ne curarono la costruzione. Al centro del pavimento sono riportati i simboli dei pellegrini di Santiago de Compostela: bordone col nodo al centro, conchiglia e mantella.
Elementi decorativi
La decorazione è costituita da stucchi che ricoprono ampia superficie delle pareti e della volta, a forma di cornici, fasce, elementi simbolici e modanature varie. Particolarmente ricca è la decorazione della parete di fondo che ospita l'altare.
Struttura
L'edificio è realizzato in muratura di pietrame calcareo locale e malta di calce con intonaci a calce e stucchi. Il sistema costruttivo è quello tradizionale a muratura portante archivoltata. L'estradosso delle volte è coperto da tetto a spioventi con manto in cotto.
Campanile
Adiacente al lato sinistro della chiesa, si erge il campanile che forma un tutt'uno con essa e ne costituisce l’elemento peculiare che la caratterizza. Si compone di un alto basamento a pianta quadrata, su cui si alzano due ulteriori livelli; di essi, il primo presenta monofore ed è concluso da un coronamento traforato, il secondo, costituito da un cilindro raccordato al piano inferiore mediante volute angolari e concluso in alto da un cornicione circolare dentellato, presenta finestre ad arco inflesso in stile moresco. La sommità è costituita da una guglia a bulbo, di forma singolare, rivestita con ambrogette policrome e decorate.
Adeguamento liturgico
nessuno
Aggiunta di sedie movibili e di un leggio sul lato sinistro del presbiterio.