chiese italiane censimento chiese edifici di culto edifici sacri beni immobili patrimonio ecclesiastico beni culturali ecclesiastici beni culturali della Chiesa cattolica edilizia di culto restauro adeguamento liturgico Bisacquino Monreale chiesa sussidiaria Santa Caterina Parrocchia di San Giovanni Battista Interni altare - aggiunta arredo (1970) 1450 - 1450(preesistenze intero bene); 1756 - 1756(completamento intero bene); 1761 - 1761(variazione d'uso intero bene); 1901 - 1901(rifacimento pavimento); 1914 - 1914(rifacimento prospetto); 1926 - 1968(passaggio di proprietà interno bene); 1965 - 1965(rifacimento prospetto)
Chiesa di Santa Caterina
Tipologia e qualificazione
chiesa sussidiaria
Denominazione
Chiesa di Santa Caterina <Bisacquino>
Ambito culturale (ruolo)
maestranze siciliane (costruzione)
Notizie Storiche
1450 (preesistenze intero bene)
La Chiesa di Santa Caterina secondo la tradizione fu costruita circa il 1450. Alla Chiesa originariamente era annesso un convento di religiose poi abitato dagli Agostiniani a cui successero i Trinitarii della redenzione degli Schiavi fra i quali si distinse padre Prospero Pacifico che ingrandì il convento e la Chiesa dedicandola a Santa Caterina Vergine e Martire.
1756 (completamento intero bene)
I Trinitari furono aboliti nel 1756 per decreto dell’Arcivescovo Mons. Francesco Testa e la Chiesa fu affidata ad un Beneficiale del clero secolare.
1761 (variazione d'uso intero bene)
Nel 1761 chiesa e convento furono adibiti a casa di esercizi spirituali.
1901 (rifacimento pavimento)
Nel 1901 il pavimento di mattoni maiolicati, già logori dopo un secolo di vita, fu rifatto a nuovo con mattoni in cemento e l’altare maggiore che era in gesso fu sostituito da uno di marmo.
1914 (rifacimento prospetto)
Nel 1914 il murifabbro Capritto Salvatore rifece a nuovo la vecchia facciata della Chiesa.
1926 - 1968 (passaggio di proprietà interno bene)
Nel 1926 chiesa e convento furono affidati alle Suore Bocconiste, andate via dopo il terremoto del 1968.
1965 (rifacimento prospetto)
Nel 1965 la facciata fu nuovamente rifatta e abbellita a cura di Suor Leonia Scimè, Superiora del Boccone del Povero.
Descrizione
La chiesa ha una pianta rettangolare ad una sola navata con soprastante tetto a falde impostata su spessi muri in conci calcarei. Il prospetto intonacato percorso ai lati da una coppia di lesene con capitelli corinzi presenta un semplice portale con soprastante finestra rettangolare.
Interni
L’interno presenta una ricca decorazione a stucchi con dorature. La pareti laterali, presentano cappelle lavorate. Il presbiterio è separato dall’aula da una cancellata in ferro battuto.
Adeguamento liturgico
altare - aggiunta arredo (1970)
Negli anni settanta viene aggiunto altare "coram populo".